Catania-Sicula Leonzio, ex: Andrea D'Amico e quell'esordio in A con l'Inter ...

Andrea D'Amico, in maglia rossazzurra, contrastato da Dejan Stankovic in Catania-Inter del 2009

Andrea D'Amico, in maglia rossazzurra, contrastato da Dejan Stankovic in Catania-Inter del 2009 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex presenti e passati

Cuore catanese
Catania, 28 gennaio 2009. Al “Massimino”, nella gara valida per la ventunesima giornata del campionato di Serie A edizione 2008-09, il Catania di Walter Zenga ospita l’Inter di José Mourinho. Ai nerazzurri campioni d’Italia in carica bastano pochi minuti, appena 5, per sbloccare il risultato con il serbo Dejan Stankovic, abile a freddare Albano Bizzarri. Nella ripresa, al minuto 26, tocca a Zlatan Ibrahimovic sferrare la seconda stoccata che chiude il discorso. La vittoria dell’Inter è in ghiaccio. A ravvivare l’interesse dei tifosi rossazzurri presenti sugli spalti ci pensa mister Zenga mandando in campo “uno di loro”. È il minuto 86 quando el Malaka Jorge Martinez lascia il campo per Andrea D’Amico, centrocampista marca liotru che da lì a poco, il 17 di maggio, avrebbe compiuto vent’anni. Nelle giornate seguenti D’Amico, prodotto del vivaio rossazzurro, riesce a scendere nuovamente in campo, nell’ultimo quarto d’ora della gara di Bologna, valida per l’ultima giornata di un campionato concluso con una salvezza assai tranquilla. Quello, in terra felsinea, è l’ultimo atto della storia di D’Amico col ‘suo’ Catania. Dieci anni più tardi, dopo aver girovagato l’Italia, con le maglie di Reggiana, Colligiana, Milazzo, Portogruaro, L’Aquila, Vigor Lamezia, Ischia, Savona e dall’ottobre 2015 quella della Sicula Leonzio, D’Amico tornerà nuovamente al “Massimino”, nelle vesti di avversario, così come accadde il 13 agosto 2017 nella gara di Coppa Italia vinta dagli etnei di Lucarelli per 3 a 2.

Un giovanissimo Mattia Rossetti in maglia rossazzurra 



La corposa colonia catanese
La rappresentanza rossazzurra-catanese nell’attuale Sicula Leonzio non si ferma ad Andrea D’Amico. A parte Francesco Ripa, out a causa di un brutto infortunio, potrebbero trovare spazio al “Massimino” il difensore Andrea De Rossi, il centrocampista Walter Cozza e, soprattutto, quel Mattia Rossetti capocannoniere stagionale degli etnei nella Coppa Italia maggiore, in virtù della rete segnata al Como e alla doppietta rifilata al Foggia. Nella lista dei convocati di mister Vincenzo Torrente, che esordì sulla panchina dei bianconeri proprio nella gara di andata, potrebbe trovare nuovamente posto il ‘portierino’ Antonio Maugeri, classe 2001, catanese di Scordia. Tutto qui? Giammai! L’impronta etnea nel Leone bianconero è accentuata dalla presenza del presidente Giuseppe Leonardi, catanese classe 1990, artefice principale della rinascita calcistica lentinese. Tanto Catania anche nello staff: il direttore sportivo Davide Mignemi; il responsabile delle pubbliche relazioni Maurizio Ciancio; il team manager Antonio Varsallona; il responsabile del settore giovanile Massimiliano Borbone e l’allenatore della formazione Berretti Pier Paolo Alderisi. Per tutti i gusti, proprio tutti…

Ciccio Ripa in rossazzurro nel corso della scorsa stagione 



MI RITORNI IN MENT…EX
Classica carrellata finale con i doppi ex ripescati dal passato delle due squadre. Tre le presenze tra i portieri: Alessandro Garofalo (giunto a Catania nell’estate 1994-95 proprio dalla Leonzio) e Giovanni Giorgianni, al Catania dal 1996 al 1998, e il “baby”Christian Biondi, catanese classe 1998, prodotto del vivaio rossazzurro, per qualche giornata nella prima parte della stagione 2016-17 il meno battuto d’Italia. In difesa trovano posto Gigi Chiavaro, colonna del Catania anni settanta, a Lentini come tecnico; Pantaleo De Gennaro, in rossazzurro nel biennio 1976-78 (46 presenze e una rete), a Lentini come tecnico nel 1993-94; Rosario Picone, originario di Centuripe, prodotto del vivaio rossazzurro, 100 presenze con la maglia del Catania nel corso degli anni ottanta, a Lentini tra il 1989 e il 1992; Paolo Bianco, tecnico della Sicula Leonzio nella prima parte di questa stagione; Gabriele Cacciola (figlio di Gaspare, ex rossazzurro anni novanta), altro prodotto sfornato dalle giovanili etnee, e Mirko Esposito, quest’ultimo al Catania nella scorsa stagione.

Cospicuo l’elenco in mediana. Sul finire degli anni ottanta si colloca Nicola Palermo che tra il 1987 e il 1990 indossò a più riprese entrambe le casacche, andando a segno (con quella del Catania), nel match di Coppa Italia dell’agosto 1988 al “Nobile”. Qualche anno più tardi troviamo Sebastiano Pincio (a Lentini nella prima parte degli anni novanta, a Catania in Eccellenza nel 1993-94) e Gerardo De Rosa, quest’ultimo prelevato proprio dalla Leonzio nell’estate 1994, perno del Catania di Angelo Busetta che vinse il CND 1994-95. Storie recenti quelle dei due giovani Francesco Cerra, nativo di Acireale, compagno di squadra di Cacciola negli Allievi rossazzurri di qualche anno fa, e di Roberto Marino, (classe 1998) altro centrocampista catanese e prodotto della cantera di Torre del Grifo, unico siciliano aggregato alla rappresentativa di Serie D a partecipare al Torneo di Viareggio 2017.

Diogo Tavares, esperienza catanese da dimenticare 



Tanta roba anche nel reparto avanzato, dove spicca Adelmo Prenna, simbolo del Catania di Carmelo Di Bella negli anni sessanta. A Lentini, il compianto Memo, lo si ricorda nelle vesti di allenatore-giocatore nel biennio 1967-69. Seguono Augusto Ferrante ( in rossazzurro nella stagione 1962-63, con appena una gara in Coppa Italia); Marcello Pitino 28 reti in 90 gare con la maglia bianconera tra il 1988 e il 1990 in Serie C2, al Catania nelle vesti di dirigente nella stagione 2015-16; altro nome importane è quello di Tiziano D’Isidoro che prima di vestire il rossazzurro, tra il 1995 e il 1997 in C2, indossò la casacca bianconera della Leonzio andando a segno (con una doppietta) proprio contro gli etnei nella gara di Coppa Italia del 1991, vinta dai lentinesi per 4-2; reparto avanzato completato da Diogo Tavares e Giuseppe Sibilli.
Quintetto in panchina: Egizio Rubino (due promozioni sulla panca etnea, rispettivamente nel 1969-70 e nel 1974-75), il catanese Salvo Bianchetti, Osvaldo Jaconi, il palermitano Angelo Busetta ed il messinese (di Raccuja) Pino Rigoli.

Pino Rigoli sulla panchina della Sicula Leonzio