Catania-Roma (1-0): Gladiatorii!

La grinta di Rolando Maran

La grinta di Rolando Maran 

Il commento alla vibrante ed intensa gara del "Massimino", tra etnei e capitolini, conclusa con la sofferta vittoria dei rossazzurri di Maran.

Prima vittoria del 2013
Ripartenza doveva essere e ripartenza è stata. Nell’atteso confronto del “Massimino” il Catania di Rolando Maran ‘liquida’ per una rete a zero la Roma di Zeman. Decisiva per gli etnei la rete siglata dal ‘papu’ Gomez con un geniale tocco morbido ‘sotto la Nord’. Vittoria tonificante, la prima del 2013, che giunge al termine di una gara dai due volti. Primo tempo di chiarissima ‘marca giallorossa’ con i ‘lupacchiotti’ di Zeman che sbagliano l’inverosimile. Roma padrona del possesso palla (a mio avviso, la miglior formazione vista fino a questo momento al “Massimino”), Roma maledettamente sciupona, con un Mattia Destro ‘emblema dello spreco’. Nella ripresa, complice la mossa di Maran, che sostituisce l’infortunato Almiron con Castro, la musica cambia. Il Catania sale di tono, osando un po’ di più in fase offensiva, serra i ranghi e la Roma non si vede più dalle parti di Andujar. Alla mezzora il gol che sblocca l’incontro: pregevole passaggio filtrante di Bergessio e delizioso pallonetto di Gomez sull’uscita di Goicoechea. Nel finale etnei vicini al raddoppio, con Castro prima e Bergessio poi, ma, anche, altrettanto vicini a subire la rimonta giallorossa: miracoloso Andujar su Dodò. L’1-0 finale regala agli etnei l’ottava vittoria in campionato (settima al “Massimino”) e un ‘succoso’ +12 sulla terzultima posizione occupata dal Genoa (tra l’altro prossimo avversario dei rossazzurri). Per la Roma di Zeman, alla seconda sconfitta di fila, la zona Champions si allontana ulteriormente (adesso a -8), mentre aumentano i ‘soliti’ processi per il tecnico boemo: bel gioco si, ma i (grandi) risultati quando?

Maran batte Zeman
Nella gara di andata, disputata all’Olimpico in una notte di fine estate, una rete in pieno recupero dell’esordiente Nico Lopez negò a Rolando Maran la gioia del ‘debutto vincente’ in serie A. Una grandissima amarezza cancellata quest’oggi con questa vittoria di carattere firmata dal collettivo. In termini di gioco e spettacolarità non sarà stato il miglior Catania della stagione, questo appare evidente. Ma se si parla di sostanza, determinazione, cinismo e capacità di saper soffrire, il discorso cambia radicalmente. Grande merito a Rolando l’Umile che, dopo un primo tempo vissuto in apnea, riesce ad insabbiare nella ripresa gli schemi del dirimpettaio boemo. Decisivo l’ingresso in campo di Castro, decisiva la condotta tattica della gara. Meno spettacolo, ma più sostanza, perché, in fin dei conti, sono i maccheroni che riempiono la pancia.

Ricchiuti, in campo con la… ‘valigia’
In tempi come questi, con il calciomercato che un giorno ti proietta a destra e il giorno dopo a manca, è difficile trovare un giocatore capace di non farsi condizionare da queste ‘voci’ fastidiose e ricorrenti. Difficile si, ma non impossibile. Al “Massimino”, questo pomeriggio ecco unn calciatore, un Uomo, dal nome di Adrian Ricchiuti. Da mesi, infatti, il nome dell’italo-argentino è il primo nella lista dei partenti (probabile il passaggio alla Nocerina). Ma il ‘buon’ Adrian, nonostante tutto, regala al pubblico del “Massimino” (e non solo!) un quarto d’ora di grande professionalità: un esempio lampante per tutti quei colleghi ‘distrattati’ da possibili passaggi in piazze più appetitose. Davvero un bel vedere. Onore Adrian!

A Marassi con continuità
Tra sette giorni insidiosissima trasferta contro un Genoa con l’acqua alla gola. Grifone terzultimo, sconfitto in rimonta nello ‘spareggio salvezza’di Cagliari, e maledettamente bisognoso di punti per evitare lo spettro della retrocessione. Scenario ‘apocalittico’ accentuato dalle sicure assenze tra le fila etnee di Lodi (al secondo turno di stop) e Legrottaglie (anch’egli squalificato). Da verificare, anche, le condizioni di Sergio Almiron, quest’oggi uscito anzitempo. Errato, però, trasformare questa ‘fotografia negativa’ in attenuanti. La storia insegna che il girone di ritorno è tutto un altro campionato (stagione 2006/07 docet). Proprio per questo, al “Ferraris” bisogna far punti, perché prima si arriva all’obiettivo salvezza e meglio è. -11 all’Alba: “Siete stati folli, siete stati affamati, siete stati umili, siete stati elefanti!”