Catania-Rende, ex: La B viaggia sulle ali di Aquilino De Petrillo

Lino De Petrillo insieme a Lorenzo Barlassina nella stagione 1979/80(Foto: Tutto il Catania minuto per minuto)

Lino De Petrillo insieme a Lorenzo Barlassina nella stagione 1979/80(Foto: Tutto il Catania minuto per minuto)  

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex passati e presenti

DA ROCCAMONFINA CON FURORE
La vittoria sul Rende, firmata da Damiano Morra, non si rivela la classica panacea che toglie ogni male…. Il 4 novembre del 1979 i rossazzurri escono con le ossa rotte del “Romagnoli” di Campobasso. Dopo il 4-1 rimediato in terra molisana il Catania di Gennaro Rambone ha l’opportunità di riscattarsi, con due match consecutivi al “Cibali”. Lorenzo Barlassina decide il confronto con il Livorno, mentre la settimana seguente una rete di Carletto Borghi a sette dalla conclusione consente agli etnei di regolare il Montevarchi. Il successo sugli aretini, il terzo nelle ultime quattro gare, finisce in secondo piano per via dell’uscita fuori luogo di mister Rambone che fa un gestaccio verso la tribuna e toglie il disturbo. Dopo otto giornate, con la squadra seconda in classifica ad un solo punto dalla vetta, il Presidentissimo Angelo Massimino decide di affidare la panchina rossazzurra a Aquilino De Petrillo, per tutti semplicemente “Lino”. Originario di Roccamonfina (un paesino in provincia di Caserta), pisano d’adozione, De Petrillo arriva ai piedi dell’Etna dopo l’esperienza di Messina e con la promozione nei professionisti alla guida del Potenza nella stagione 1974-75. Il battesimo è di fuoco, a Siracusa contro la capolista. È il 25 novembre 1979, Roberto Sorrentino mura gli attacchi aretusei, Marco Piga sigla la rete della vittoria che dà al Catania il primato.



L’avventura catanese di De Petrillo parte nel miglior dei modi, con un successo. Il bis arriva puntuale la settimana seguente contro la Nocerina, nella “prima” del tecnico campano al “Cibali”: apre Barlassina, pareggia Petrella per i molossi, chiude Gigi Chiavaro a 13 minuti dal termine. È l’inizio di un lungo testa a testa con Campobasso prima, Livorno e Foggia, concluso con successo il 25 maggio 1980 a Reggio Calabria con il ritorno in Serie B dalla porta d’ingresso. La storia tra il Catania e De Petrillo si conclude amaramente il 28 settembre dello stesso anno, a Roma, sotto i colpi della Lazio che rifila un sonoro 4-0 agli etnei. Triste epilogo, giunto dopo un periodo assai teso nel quale lo stesso De Petrillo aveva presentato le dimissioni per via di alcuni dissapori con la società. Dopo le annate, con fortune alterne, al timone di Benevento, Lucchese, Cosenza, Nocerina, Sorrento, Atletico Catania, Enna e Trapani, nella stagione 1997-98 De Petrillo conclude la sua lunga carriera di allenatore in quel di Rende, con un quindicesimo posto nel Campionato Nazionale Dilettanti.

Giovanni Ricciardo, il primo da sinistra, in azione nella gara di andata 



EX ATTUALI
Due gli ex attuali, entrambi presenti nell’organico del Rende. Il più esperto del duo è Giovanni Ricciardo, attaccante messinese classe 1986, pescato dalla società etnea dalla Villacidrese nel giugno 2010. Esperienza mordi e fuggi seguita, un mese dopo, dal passaggio al Milazzo, in Serie C2. Dopo l’esperienza mamertina Ricciardo ha indossato le maglie di Matera, Casale, Melfi, Fondi, Casertana, Nardò, Siracusa Sicula Leonzio e da questa estate quella del Rende. In campo nella gara di andata, per 75 minuti, Ricciardo nel corso di questo campionato ha realizzato 3 reti in 25 gare. Chi ha trovato poco spazio è Francesco Felleca. Per l’attaccante campano, classe 1998, appena 9 spezzoni in questa stagione senza mai riuscire a perforare la porta avversaria. Nel curriculum di Felleca una brevissima esperienza catanese, iniziata nel febbraio 2016 e conclusa con una presenza (qualche minuto) nella gara del 7 maggio contro la Fidelis Andria, quella decisiva per il mantenimento della categoria.

Francesco Felleca, il secondo da destra, nel giorno della sua presentazione 



MI RITORNI IN MENT…EX
Classica carrellata finale con i doppi ex del passato. In questa categoria, oltre al già citato Lino De Petrillo, trovano posto altri quattro personaggi. Si parte da Rosario Picone, prodotto del vivaio catanese. Nel corso degli anni ottanta il buon Picone, nato a Centuripe nel 1959, ha totalizzato 78 presenze con la casacca del Catania, messe insieme in più riprese. In mezzo a tanto rossazzurro si colloca, nella stagione 1983-84, la parentesi in quel di Rende nel campionato di Serie C1. Nello stesso periodo storico si colloca il centrocampista Maurizio Raise, calciatore del Rende nella stagione 1979-80 per un totale di 5 presenze. Qualche stagione più tardi, precisamente nel campionato di Serie C1 edizione 1988-89, l’esperienza catanese conclusa con 25 presenze. In tempi relativamente recenti ritroviamo Giovanni Paschetta, difensore silano originario di Belvedere Marittimo. Per il centrale calabrese, giunto a Catania nell’estate del 2004 dopo gli anni di Acireale, sedici presenze con la maglia degli etnei nel biennio 2004-06, periodo caratterizzato da una parentesi semestrale al Crotone. A Rende, tra il 2010 e il 2012, nelle vesti di calciatore prima e di tecnico poi. Poker completato da mister Pino Caramanno. Brillante l’esperienza rennina per il tecnico di Piana degli Albanesi, promosso nel campionato di Serie C2 al termine della stagione 1977-1978. A Catania nel torneo di Serie C1 edizione 1991-92 per un quinto posto finale, a pari merito con l’Ischia Isolaverde, non all’altezza delle aspettative iniziali. In chiusura, menzione per Antonio Marletta, difensore catanese classe 1953, in Sicilia con le maglie di Enna, Siracusa ed Atletico Catania, al Rende tra il 1978 e il 1980 e in campo nella partita contro il Catania disputata al “Marco Lorenzon” il 2 Marzo 1980.