Catania-Reggina: il pirotecnico 3-3 del '70

Romano Fogli intervistato da un giornalista insieme al Presidentissimo Massimino

Romano Fogli intervistato da un giornalista insieme al Presidentissimo Massimino 

Il racconto del pareggio "messicano" tra etnei e calabresi valevole per la Coppa Italia 1970-71

DEBUTTO CASALINGO
Catania, sei settembre 1970. Allo stadio “Cibali”, per la seconda giornata del primo turno di Coppa Italia (Girone 9) i rossazzurri di Egizio Rubino ospitano gli amaranto di Romolo Bizzotto (Serie B). Nel primo turno, gli etnei hanno impattato per 0-0 in quel di Caserta, mentre i calabresi sono stati umiliati a domicilio dal Napoli con un “tennistico” 1-6. Per il Catania, fresco di promozione in Serie A, la prima conseguita sotto la presidenza di Angelo Massimino, si tratta del debutto stagionale tra le mura amiche. Un debutto da “consumare” proprio quella Reggina, sconfitta sul proprio terreno di gioco il 14 di giugno dello stesso anno, nel giorno che ha sancito il salto in paradiso dell’Elefante. Scherzi del calendario…

Una formazione del Catania 1969/70 



EFFETTO AZTECA
L’estate del 1970 è ormai agli sgoccioli, ma i ricordi agrodolci del primo mondiale messicano sono ancora caldissimi e continuano ad aleggiare sull’italico stivale; anche a Catania. Sulla scia delle partite tra gli azzurri di Ferruccio Valcareggi, contro Germania in semifinale e Brasile in finale (concluse rispettivamente sul 4 a 3 e sull’ 1 a 4), Catania e Reggina danno vita ad una gara dal sapore…messicano. Dopo tredici minuti i rossazzurri trovano subito il gol del vantaggio con Romando Fogli. L’ex bandiera di Bologna e Milan, alla prima al Cibali, inaugura nel miglior dei modi l’esperienza catanese. Ma per i colpi di scena, a differenza di quanto accadde tra italiani e tedeschi il 17 giugno, non bisogna aspettare i tempi supplementari (tra l’altro non previsti dal regolamento). Nel giro di un minuto, tra il 44’ e il 45’, l’attaccante reggino Gianni Merighi, prelevato in estate dal Modena, ribalta il risultato con una doppietta. Al termine dei primi quarantacinque minuti di gioco la Reggina è sorprendentemente avanti. Nella prima parte della ripresa, mister Rubino cambia il difensore Cherubini e l’attaccante Cavazzoni con Montanari e Domenico Ventura. L’ex attaccante della Massiminiana, dopo dodici minuti dal suo ingresso in campo, riporta il risultato in parità firmando il suo primo gol con la casacca rossazzurra. A due minuti dalla fine Sergio Pietro Baisi, attaccante appena prelevato dal Pisa, si ‘traveste’ da Gigi Riva, completando il sorpasso degli etnei: a due minuti dalla fine è 3-2 per il Catania. Quando la vittoria rossazzurra sembra ormai fatta, la Reggina si gioca il suo asso nella manica, gettando sul tavolo verde del Cibali il suo Karl-Heinz Schnellinger... Il difensore Liguori, entrato in campo due minuti prima al posto di Mannino, sigla al 90’ il gol che fissa il risultato finale sul 3-3. E fu così che il Cibali si trasformò per un giorno in Azteca, non quanto come risultato finale, ma più che altro come spettacolo e gol in campo.

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