Catania-Potenza 1-1: le pagelle dei rossazzurri

Di Piazza festeggiato dai compagni dopo il gol

Di Piazza festeggiato dai compagni dopo il gol 

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara coi lucani

PISSERI voto 6: Alla mezzora del primo tempo evita una clamorosa autorete smanacciando sulla linea il goffo retropassaggio di testa di Silvestri. Incolpevole in occasione della rete di Gioia, quest’ultimo lasciato colpevolmente solo dai difensori etnei. A parte queste due circostanze non viene mai chiamato seriamente in causa dagli attaccanti lucani.

CARRIERO voto 6,5: Confermato come esterno basso di destra, dopo i cinquanta e più minuti di Viterbo, l’ex Casertana disputa una partita positiva, fatta di tanta corsa e sacrificio. Dinamismo da vendere, si fa apprezzare sia in fase difensiva che in quella di spinta. Talvolta un po’ troppo irruento, becca due ammonizioni che gli valgono l’espulsione a 13 minuti dalla fine. Salterà Catanzaro per squalifica, peccato.

AYA voto 6: Che Franca fosse un cliente difficile lo si era capito già nel corso della gara di andata persa la “Viviani” per 3-1. L’italo-tunisino ingaggia un duello rusticano, tuttavia sempre entro i limiti della correttezza, vinto ai punti proprio dal numero 4 rossazzurro. Sfiora la rete in avvio di ripresa. Termina come esterno destro, così come avvenuto a Viterbo, dopo l’espulsione di Carriero.

SILVESTRI voto 5,5: Pomeriggio complicato per il numero 5 rossazzurro, contrassegnato da qualche disimpegno errato di troppo. Al trentesimo rischia l’autorete con un retropassaggio aereo da infarto che costringe Pisseri ad un intervento disperato. Sfiora la rete all’8’ della ripresa, con un colpo di testa parato a terra da Breza. Di certo non è stata la sua miglior performance catanese.

BARAYE voto 6: Suo il fallo (su Coccia) dal quale scaturisce il gol del vantaggio potentino. A rilento nel primo tempo aumenta i giri del motore nella ripresa, con una serie di discese sull’out mancino che costringono i difensori ospiti al fallo.

RIZZO voto 6: Così come molti suoi compagni di squadra anche il numero 18 alterna ad un primo tempo insufficiente una ripresa in grande spolvero, agevolata dallo spostamento davanti alla difesa. Grintoso, spezza e fa ripartire l’azione spesso e volentieri. Decisamente in progresso rispetto a all’esibizione di Viterbo. Rimedia un giallo che lo farà entrare in diffida.

LODI voto 5,5: Partita dai due volti anche per Ciccio. Nel primo tempo (e nell’economia della partita) pesa maledettamente l’errore dal dischetto, il secondo in stagione dopo quello al Siracusa. Nei secondi quarantacinque minuti di gioco prende per mano la squadra, distribuendo palloni ‘giocabili’ e ringhiando, talvolta, anche sugli avversari, così come si fa in C.

BIAGIANTI voto 6: Primo tempo in sofferenza, così come tutto il centrocampo etneo, ripresa volitiva nella quale si evidenzia maggior precisione soprattutto in appoggio. Conclude la partita numero 250 in rossazzurro nell’insolita veste di difensore centrale, tra l’altro, anche, con ottimi risultati: almeno tre gli interventi decisivi che allontanano il Potenza dalla porta di Pisseri.

MANNEH voto 6,5: Per buona parte del primo tempo è lui il rossazzurro più pimpante, con una serie di incursioni che mettono in difficoltà la retroguardia potentina, nella fattispecie il numero 6 Sepe. Ha il merito di guadagnare il calcio di rigore (sprecato da Lodi) e un paio di punizioni in zona pericolosa. guadagna un paio di punizioni nei primi dieci minuti. Nella ripresa, a differenza del resto della squadra, va a corrente alternata. Sbaglia qualche controllo, a volte sembra estraniarsi, ma quando si accende son dolori, così come avviene in occasione della rete dell’1-1 con il pregevole filtrante per Marotta.
dall’89’LIGUORI s.v.: In campo negli ultimi minuti si fa notare per una bella discesa sulla destra stroncata da un difensore potentino ma non dall’intervento arbitrale. Esordio in rossazzurro e tra i professionisti senza voto.

CURIALE voto 5: Dal punto di vista della condizione fisica è tutt’altro giocatore rispetto a quello appesantito di qualche mesetto fa. Nonostante ciò, però, davanti alla porta non riesce ad essere letale così come accadeva nella scorsa annata. Fra il 15’ e il 17’ della ripresa fallisce due occasioni ghiotte davanti a Breza rimediandosi i fischi sonori dei presenti al “Massimino” che lo accompagnano anche al momento della sostituzione. Diffidato, rimedia un’ammonizione evitabile nel primo tempo che gli farà saltare la gara di Catanzaro per squalifica.
dal 62’ MAROTTA voto 6: Lasciato in panchina per un’ora abbondante l’attaccante campano entra in campo piazzandosi al centro dell’attacco. Suo il tiro-cross che porta al gol di Di Piazza.

ANGIULLI voto 5: Vaga per il campo in cerca della giusta posizione senza mai trovarla. Si va notare per n un buon cross ma niente di più.
dal 46’DI PIAZZA voto 6,5: Il suo ingresso cambia il volto della partita, rivitalizzando un attacco che nel primo tempo, ad eccezione di Manneh, non aveva creato grossi problemi a Breza. Lui, soprattutto nei primi venti minuti, li crea alla difesa lucana, costringendo il vivace Coccia al raddoppio difensivo. Ribadisce in rete il tiro-cross di Marotta che gli vale il secondo gol in rossazzurro.

NOVELLINO voto 6,5: Alla prima da allenatore del Catania il tecnico campano, privo di Calapai, Sarno, Esposito, Di Grazia e Ciancio, schiera inizialmente un 4-3-2-1 con Carriero esterno basso di destra, Manneh e Angiulli a sostegno dell’unica punta Curiale. Nella ripresa, con i suoi sotto di un gol ed a secco di palle-gol ad eccezione del rigore procurato dal gambiano, l’innesto di una punta (Di Piazza) per un centrocampista (Angiulli) desta dal torpore il Catania, costringendo il Potenza alla difensiva. Nel finale, nonostante l’inferiorità numerica, prova a vincere la gara inserendo il giovane Liguori al posto di uno stanco Manneh. Carisma ed esperienza da vendere, si fa notare (positivamente) quando spegne sul nascere un pericoloso focolaio che vede coinvolto Di Piazza. Nonostante il risultato finale, che interrompe una striscia di otto successi di fila al “Massimino”, la sua ‘prima’ in rossazzurro lascia ben sperare, soprattutto in termini di reazione alle avversità.

POTENZA voto 5,5 Nel primo tempo la formazione di Raffaele, già letale nella gara di andata, riesce ad imbrigliare la manovra catanese ravvivata dal solo Manneh. Ottenuto il vantaggio, complice una chiara distrazione della difesa catanese, i potentini nel corso dei secondi quarantacinque minuti di gioco subiscono in modo evidente la pressione dei padroni di casa senza riuscire ad impensierire Pisseri, neanche in superiorità numerica.

ARBITRO MIELE voto 5,5: Direzione di gara all’inglese per il fischietto torinese, con alcune interpretazioni spesso discutibili. Giusta la distribuzione dei cartellini, espulsione inclusa, così come il calcio di rigore fischiato al 13’ del primo tempo per un fallo su Manneh.