Catania-Perugia, ex: sulle rive del Trasimeno

Davide Baiocco in maglia biancorossa contrastato da Innelli

Davide Baiocco in maglia biancorossa contrastato da Innelli 

Consueto appuntamento alla riscoperta dei "doppi ex". In vista del Perugia, un elenco assai lungo...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti, un mix di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri, emozioni sopite e pensieri che ormai rimossi. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Made in Gaucci…
Vasto, vastissimo l’elenco dei “doppi ex” di Catania e Perugia. Un elenco che negli anni della presidenza dei Gaucci – proprietari contemporaneamente di entrambi i club – si è arricchito ulteriormente, con numerosi arrivi provenienti dalla “casa madre” perugina verso Catania. Oltre alla dozzina di rossazzurri traghettati nell’estate del 2004 sulle rive del Trasimeno – di cui parleremo più avanti – i calciatori catapultati da Perugia furono: Emanuele Berrettoni, attaccante, 30 presenze nel Perugia dal 2001 al 2004 ; 16 presenze e 3 reti (doppietta al Napoli, gol alla Viola) in rossazzurro. Altro attaccante Cristian Bucchi, prelevato dai dilettanti del Settempeda lanciato in A con la maglia biancorossa nel 1998/99; al Catania 13 presenze e 2 reti prima di passare dall’estate 2002 al gennaio 2003. Parentesi sfortunate anche per i centrocampisti Sergio Campolo (7 presenze in rossazzurro nel 2000 prima di passare al Messina) e Marco Capparella, in rete proprio ai peloritani. Poco più di una meteora Almamy Doumbia, ala ivoriana portata in Italia dal Perugia di Gaucci e girato al Catania nel gennaio 2003. Per non parlare di Fabio Gatti, perugino doc, prodotto del vivaio umbro arrivato in rossazzurro nel 2002, proprio dal Perugia, con tanti buoni propositi: esperienza negativa seguita dal pronto ritorno alla casa madre. Discorso simile per il centrocampista francese Gaël Genevier giunto dall’Umbria nel gennaio del 2004. Di tutt’altro genere la stagione rossazzurra del terzinoAndrea Giallombardo, tra le rivelazioni del Catania affidato a Colantuono. Percorso inverso per il portiere Emanuele Concetti – del quale approfondiremo più avanti – , per il centrocampista libico Jehad Muntasser (in rossazzurro nel 2000/01, in biancorosso nel 2004/05) e per il fantasista Totò Criniti che dopo un brillante campionato nel Catania (20 presenze e 5 reti nel 2000/01) venne portato a Perugia senza però brillare. Salvatore Monaco, roccioso difensore, “dirottato” da Perugia a Catania nel biennio2002/04, per un totale di 46 presenze e 4 reti. Luigi Pagliuca, centrocampista rossazzurro nel 2003/04, altra promessa non mantenuta. Emiliano Testini, perugino di nascita, indossò la casacca biancorossa a più riprese e quella ro rossazzurra nel 2001. Altro attaccante, poco fortunato, l’argentino Juan Martín Turchi, in rossazzurro nella stagione 2000/01.Situazione particolare per l’attaccante Gabriele Scandurra che nell’anno 2004 indossò prima la maglia del Perugia, poi quella del Catania e, infine, nuovamente quella dei grifoni umbri.

…da Allievi a Zoppetti
Al di là dei trasferimenti in rapidi successione vissuti nel periodo di gestione della Famiglia Gaucci troviamo una miriade di “doppi ex”. Rigorosamente in ordine alfabetico troviamo Walter Allievi, centrocampista: 5 reti in 36 partite nel Catania 1986/87; in precedenza due anni nel Perugia con oltre settanta presenze e 6 reti. Corrado Benedetti, difensore: dal 1983 al 1986 al Perugia (96 presenze e 2 reti) al Catania nella stagione 1986/87. Il compianto Guido Biondi, oltre 100 presenze in rossazzurro, appena 17 presenze nel Perugia 1977/78. Altro difensore Antonio Ceccarini, al Catania dal 73/74, poi una nei primi anni settanta, 175 presenze nel Perugia dal 1976 al 1983. Paolo Dall’Oro difensore anni settanta. Menzione particolare per l’attaccante pugliese Umberto Del Core, autore della rete-promozione dei rossazzurri di Marino contro l’Albinoleffe il 28 maggio 2006: 36 presenze e 3 reti nel Perugia 2009/10. Parentesi umbra (2007/08) anche per Massimo De Martis, roccioso difensore sardo che indossò la casacca etnea dal 2001 al 2003 ottenendo una promozione in B. Altro difensore Walter Dondoni: al Catania nel biennio 1991/93, passato proprio al Perugia dopo la radiazione degli etnei, in Umbria 38 presenze nel biennio 93/95 e una promozione in B. Il centrocampista Franco Ermini: 22 presenze nel Perugia 1983/84, successivamente in rossazzurro. Esperienze entrambe negative per l’attaccante Marco Ferrante, in biancorosso nel 1994/95, in rossazzurro 19 presenze e 5 reti nella prima parte del campionato 2004/05. Altro attaccante Pietro Fiorindi:16 presenze e 6 reti nel Catania 56/57, chiuse la carriera in Umbria nel 1965. Salvatore Fresi,difensore giunto al Catania proprio dal Perugia: in rossazzurro appena 6 presenze. Viaggio inverso per Massimo Gregori, anch’egli difensore: 6 presenze nel Catania 1983/84, al Perugia nella stagione 1988/89. Alberto Grossetti difensore del Catania nella stagione 1968/69. Stefano Lombardi, 15 reti e un gol (proprio al Perugia al Curi) dal gennaio al giugno 2005; in precedenza in biancorosso nel 2001. Il portiere Dario Marigo, al Perugia nel 1982/83, al Catania dal 1984 al 1988: 90 presenze 87 reti incassate. L’indimenticabile Giorgio Mastropasqua, al Perugia nel 1970/71, protagonista a Catania dal 1982 al 1984. Il portiere Massimo Mattolini, in rossazzurro nel 1986/87. Il brasiliano Adriano Sartorio Mezavilla, rossazzurro nel 2005 ceduto successivamente proprio al Perugia. Gianni Migliorini, al Catania nel 1995/96. Il difensore Michelangelo Minieri - altro prodotto della “cantera” dei Gaucci – in rossazzurro nel 2001/02, al Perugia nel 2009. Andando ancor più a ritroso troviamo Arnaldo Luigi Nebbia e Luigi Gioacchino Nebbia, rispettivamente attaccante e terzino del Catania negli anni trenta. Chi ha avuto il Perugia nel destino è stato sicuramente Walter Alfredo Novellino, in Umbria sia nelle vesti di calciatore sia in quelle di tecnico. In mezzo l’esperienza in rossazzurro nel 1986/87, l’ultima della sua carriera da calciatore. Renato Olive, una presenza nel Catania 2005/06. Tris di portieri: Armando Pantanelli (116 presenze dal 2004 al 2007 nel Catania; al Perugia nel 1999/00 senza mai giocare); Mario Paradisi ( al Catania tra il1989 al 1992, al Perugia nelle vesti di preparatore dei portieri) e il compianto Andrea Pazzagli (una presenza nel Catania 1981/82 e due reti subite, in Umbria dal 1984 al 1986). Alberto Pignattelli, attaccante etneo anni trenta. Amedeo Rega, portiere anni quaranta. Icona catanese dal passato perugino: Orazio Russo, 4 presenze nel Perugia 2008. In rossazzurro a più riprese per un totale di oltre 100 presenze e una promozione in A. Attilio Tesser, difensore giunto a Catania nel 1986 proprio dal Perugia. Claudio Turchetto, attaccante, in rossazzurro negli anni settanta. Ternano doc, perugino di passaggio, rossazzurro mai rimpianto: Riccardo Zampagna. Altro difensore Alessandro Zoppetti, al Catania nel 2004; al Perugia dal 2008 al 2010. Tra gli allenatori, infine, troviamo il duo Stefano Colantuono Gabriele Matricciani – di cui parleremo più avanti – Guido Mazzetti (al Perugia sia da calciatore sia da tecnico), Egizio Rubino e Franco Vannini.

L’esodo del 2004…
Estate 2004. Dopo quattro stagioni altalenanti, due in C1 e altrettante in Serie B, la Famiglia Gaucci cede la società Calcio Catania 1946 al presidente Nino Pulvirenti, consegnandogli, sostanzialmente, una “scatola vuota”. In quella movimentata estate il Catania assemblato appena un anno prima dal catanese Guido Angelozzi viene “imballato” in blocco e spedito a Perugia. Dal Simeto sbarcano sulle rive del Trasimeno una dozzina di rossazzurri: il difensore Jamal Alioui, arrivato in prestito dal Perugia nel gennaio 2004; il portiere Emanuele Concetti (12 presenze, 20 reti subite); il centrocampista Gennaro Delvecchio (27 presenze e 8 reti nel 2003/04), cavallo di ritorno dal 2009 al 2011 senza ripetere quanto fatto di buono in precedenza; il difensore Nicola Diliso (34 presenze in rossazzurro, appena 2 presenze nel Perugia stagione successiva); il francese Gaël Genevier; il folletto calatino Giuseppe Mascara, reduce da un campionato fantasmagorico a Catania non seppe ripetersi a Perugia; il brasiliano Guilherme Raymundo do Prado, il ceco Jaroslav Šedivec( rossazzurro dal 2002 al 2004 per un totale di 39 presenze e 3 reti); il portiere Lorenzo Squizzi e il difensore Guglielmo Stendardo (42 presenze in rossazzurro e tanti consensi). Ad “attenderli” in quel di Perugia gli altri ex rossazzurro Muntasser, Scandurra e il futuro etneo Davide Baiocco, perugino doc e giocatore umbro a più riprese. Trasportata in Umbria anche la panchina con duo tecnico annesso: Stefano Colantuono e Gabriele Matricciani. In quella stagione , la 2004/05, i due confronti diretti tra Catania e Perugia finirono entrambi in parità: 0-0 al “Massimino”, 1-1 al “Curi”. Al termine di quella stagione quel Grifone “rossazzurro” venne smembrato dal fallimento che fece scomparire la società perugina dalla serie cadetta. Mascara ritornò a Catania per scrivere la storia del club etneo, seguito da Baiocco. Le basi del Catania di Pasquale Marino che conquistò la Serie A l’anno seguente, facendo dimenticare l’amarezza del “ratto” perugino…

Lanzafame: poche fiamme, tanto fumo
In vista della gara di sabato 31 gennaio l’unico ex che verosimilmente scenderà in campo è il centrocampista Davide Lanzafame. Prima di accasarsi al Perugia, nell’agosto 2014, Lanzafame, soprannominato Lanciafiamme, ha indossato la casacca rossazzurra nella stagione 2011/12: appena 11 presenze e una rete. L’unica gemma è il gol del pareggio al “San Paolo” di Napoli. Nel corso di questo torneo ha già collezionato 8 presenze, spesso da titolare, tuttavia senza realizzare reti.