Catania-Palermo (4-0): le pagelle del derby

Ricchiuti, Schelotto e Lodi fra gli eroi rossazzurri...

Ricchiuti, Schelotto e Lodi fra gli eroi rossazzurri... 

I voti alle due squadre protagoniste del match. Monumentali Carboni e Ricchiuti, Schelotto mille polmoni. Cosmi sbaglia tutto, difesa rosanero imbarazzante.

ANDUJAR  6+ Fa il suo quando viene chiamato in causa, ovvero due volte su tiri dalla distanza di Balzaretti e Pinilla. Osserva  le conclusioni di Bacinovic ed Hernandez  insidiose ma fuori dallo specchio.


ALVAREZ  6 In una gara dove è impossibile trovare insufficienze, è però quello che ci va più vicino. Convince meno degli altri perché lontano dalla miglior forma, quando ormai la stagione volge al termine. Sì che dalle sue parti è Schelotto ad asfaltare la fascia, ma lui non trova gamba, spazio e ritmo per proporre una e dicasi una sola sovrapposizione nell’intero incontro. Qualche incertezza nel primo tempo, tutto molto più facile nella ripresa con gli avversari offensivamente inesistenti.


Fa la spese di un frettoloso Morganti che lo ammonisce pronti via. Non si va condizionare e gioca una gara accorta, di posizione ed esperienza. Si soffre (parola grossa) solo in qualche ripartenza del primo tempo. Poi ordinaria amministrazione.


SPOLLI  6,5 Contribuisce con forza e caparbietà a bagnare le polveri rosanero. Un paio di chiusure spettacolari, giganteggiando il più delle volte sull’attaccante di turno di marcare. Una sola incertezza, quando rischia di regalare il gol della bandiera ai cugini con una palla persa in disimpegno.


MARCHESE  6,5 Segnalato in buona forma in settimana, è l’esempio del gregario che può far bene facendo di necessità virtù. Non sempre preciso negli appoggi e qualche volte non re attivissimo, ma ha la virtù d’essersi proposto con grande continuità almeno per tutto il primo tempo (al contrario di Alvarez). Si concede pure un morbido assist mancino che imbecca Pesce nel dionisiaco 4-0.


CARBONI  8 Mastodontico. Nella sua prestazione è racchiusa quella dell’intera squadra. Qualche titubanza quando nel primo tempo quando la mediana si fa cogliere sfilacciata in contropiede. Lui non smette mai di correre e nella ripresa è praticamente ovunque. Randella e recupera palloni in quantità industriale elevando al massimo le sue attitudini. Prende per mano la squadra ed insieme al resto dei centrocampisti guida verso il trionfo finale.


LODI  7,5 Il compito di cucire tra mediana ed attacco non gli riesce benissimo nella prima frazione, e senza palla si fa prendere in mezzo più d’una volta. Svolta nella ripresa dal momento in cui la sua incursione in area manda in tilt Balzaretti ed uccella Sirigu. D lì non sbaglia più un passaggio, fa ottimamente il geometra e crea i presupposti per altri pericoli, non disdegnando lotta e pressing. Lo rileva Pesce a match chiuso.


SCHELOTTO  8 Novanta e passa minuti di corsa a perdifiato, che hanno sfiancato pure il terzino della nazionale italiana, e spesso pure il terzo di sinistra Bovo. Nel primo tempo su di lui poggiano tutte o quasi le proiezioni offensive rossazzurre, facendo da tappo al povero Balzaretti al quale non passerà nemmeno mezza volta per la testa di avventurarsi in azioni d’attacco. Prosegue scatti ed involate pure nella ripresa, mette in area la palla poi finalizzata da Ledesma e tanto altro.


RICCHIUTI  8 Il trascinatore vero di tutta la squadra. Un  moto perpetuo di pressing, contrasti vinti, dribbling, incursioni palla al piede. Lui e Schelotto sono per tutto il match anima e fonte per ogni azione rossazzurra. Una sua morbida verticalizzazione lancia Bergessio verso il 2-0. Poi, prima della standing ovation, qualche altro recupero di palla fino al limite della propria area.


BERGESSIO  7 Nel complesso non gioca un match trascendentale, se si considera che primo tempo è poco mobile, sonnecchia sulla sinistra e due volte non si presenta all’appuntamento con palloni invitanti. Ma il gesto del 2-0 fatto di stop a seguire, corsa dirompente a protezione della palla e destro secco scagliato con freddezza sotto la traversa è a dir poco di pregevole fattura.


MAXI LOPEZ  7 Manca il suo gol alla festa. Ma per il suo compleanno si regala comunque una splendida prestazione, se è vero che Munoz, Goian e Bovo non l’hanno mai preso o quasi. Scatenato negli uno contro uno, preziosissimo nel propiziare la topica di Balzaretti che sblocca la gara, ed il pericolo sotto porta poi capitalizzato da Ledesma.


*LEDESMA  6,5 In campo a protezione della mediana, viene premiato col secondo gol al Palermo quando si catapulta in area poco dopo essere entrato. Stona il gesto a zittire le critiche durante l’esultanza. Ma sia lui che Llama (identico gesto dopo il gol alla Samp) sanno d’aver dato troppo poco quest’anno.


*GOMEZ  6 Negli spazi si esalta e per poco non manda in gol pure Maxi.


*PESCE  7 Firma l’apoteosi del poker rossazzurro con un morbido pallonetto, su imbeccata smarcante di Marchese. Immaginare di meglio era impossibile…


All. SIMEONE  9 In due settimane ha messo a punto una bomba ad orologeria,  fatta esplodere al momento giusto. Gara pressoché perfetta, condotta in maniera molto simile alle altre tre precedenti vittorie casalinghe. Primo tempo a ritmi medio bassi, qualche accelerazione e pallino del gioco lasciato anche agli avversari. Lo deducevamo qualche tempo fa, ora è una certezza. El Cholo preferisce una gestione di gara in crescendo, piuttosto che sprintare subito a mille e finire sulle gambe. Anche perché, lui l’aveva detto dalle origini, ereditava una condizione atletica generale quasi ai minimi termini. Dunque oculatezza e gestione delle forze sembrano essere diventate il suo dictat. Ripresa intrisa di rabbia, corsa, gran ritmo e determinazione. Poi oggi tutto ha girato come nemmeno nel più bello dei sogni. Metti Ledesma e fa gol, metti Gomez e quasi fa l’assist, metti Pesce e ti firma il poker in grande stile. Se si aggiunge la scelta iniziale di Schelotto (alla vigilia si contendeva il posto con Gomez) che ha frantumato una fascia, si capisce tutta la bontà del tecnico-motivatore argentino.

PALERMO


Sirigu  5 Non ha molte responsabilità, seppur prenda quattro gol e sul primo si fa uccellare dalla finta deviazione di Lodi. Bergessio lo trafigge in corsa, poi Ledesma da due passi. Probabile potesse coprire meglio la porta sul lob di Pesce.


Munoz  4,5 Come per gli altri compagni di reparto passa una giornata da incubo. Sprofonda nella ripresa, rimedia un giallo e distribuisce un altro paio di calcioni senza fare complimenti.


Goian  4,5 Alla lunga paga la differenza di passo con Maxi. Non gli prende quasi mai le misure e, a palla bassa, soffre con chiunque lo punti. Vedere come si fa tagliar fuori in occasione del tris di Ledesma.


Bovo  4,5 Dovrebbe guidare la difesa con personalità invece soccombe anche lui. Bruciato una volta da Maxi, fatica a contenere le sgroppate di Schelotto. A disagio nell’assetto a tre dietro.


Cassani  5 Incursore di buone qualità, mai sul fondo o in sovrapposizione.


Bacinovic  5,5 Pare in vena quando rilancia due pericolose ripartenze nel primo tempo, e con un bel destro sfiora anche il gol. Poi si sfalda dinanzi alla verve dei dirimpettai rossazzurri nella ripresa, uscendo quando un mediano come lui non serviva più alla causa.


Nocerino  5,5 Porta una discreta dose di dinamismo al centrocampo nel primo tempo, anche in un paio di contropiedi. Poi va incontro allo stesso destino di Bacinovic nel secondo tempo da incubo.


Migliaccio  5 Affonda senza reagire, come tutti, dopo un primo tempo a stento sufficiente. Ma anche lì dimostra di sentire troppo la partita, con cenni di nervosimo e non trovando mai i tempi per qualche inserimento.


<b>Balzaretti  4,5</b> Pomeriggio da incubo. A sua discolpa c’è da dire che gioca, almeno all’apparenza, con un acciacco alla caviglia rimediato ad inizio gara. Fatto sta che Schelotto lo asfalta, non arriva una sola volta a crossare dal fondo, per non parlare dell’appoggio sciagurato a Sirigu che sblocca la gara e ne segna il rendimento già discutibile. Un destro gli viene smanacciato da Andujar nella ripresa.


Pinilla  5 Qualche apprensione la crea all’inizio, ma sono pochissime le volte in cui riesce a far valere le sue importanti doti di corazziere dai piedi buoni.


Hernandez  6 Nella cattiva sorte è almeno l’unico che crea veri grattacapi alla difesa avversaria, destando l’idea di una qualche pericolosità. Guizzante nel primo tempo scaglia un sinistro di poco alto a conclusione di un contropiede. Smette di sfuggire alle marcature nella ripresa, quando firma l’unico tiro rosanero con una gran conclusione al volo fuori di un soffio. Egoista quando ruba palla a Spolli e potrebbe darla al compagno per il gol della bandiera.


*Pastore  5 Il suo ingresso in campo non crea la scossa sperata. Si incarta più volte, si fa ammonire e, nervoso, rischia anche il rosso.


All. Cosmi  3 La sua difesa a tre si dimostra un clamoroso fallimento, perché sottrae alla copertura gli unici elementi veloci ovvero gli esterni Cassani e Balzaretti, e perchè non da mai l'impressione di solidità e sicurezza. Non trova nessuna contromisura al naufragio del secondo tempo, contro il quale riesce a fare solo il cambio Pastore-Bacinovic. Relega i calciatori più importanti della squadra ed unici trascinatori, Pastore e Miccoli, in panca. Non dà nessuno stimolo ai suoi per la gara sulla carta più sentita della stagione. Sulla carta…


arbitro Morganti  6- Una frettolosa ammonizione a Silvestre pronti via, unita a qualche svista nella quale però collaborano assistenti di linea non perfetti. Poi pian piano si raddrizza e finisce per arbitrare con un discreto polso, non perdendo il controllo di una gara maschia ma corretta.