Catania-Paganese, ex: il luminoso lustro etneo di Sorrentino

Roberto Sorrentino in azione a San Siro

Roberto Sorrentino in azione a San Siro 

Ampia panoramica sui 'doppi ex' presenti e passati di etnei e campani

DALLA C1 ALLA A
Catania, 8 ottobre 1978. Allo stadio Cibali ‘scende’ la Paganese di Gennaro Rambone. A difesa della porta campana c’è Roberto Sorrentino, classe 1955, originario di Napoli. In campo finisce 0-0, anche grazie alle parate del ventitreenne guardiapali che, tra l'altro, para un rigore a un certo Claudio Ciceri. Al termine di quella stagione gli azzurrostellati ‘scivolano’ in C2 e la dirigenza rossazzurra preleva il promettente portiere, insieme al tecnico e ai difensori Leccese e Tarallo. Per il portiere napoletano, la cui esperienza era ristretta soltanto in terza serie (con Paganese e Nocerina), quel trasferimento in Sicilia rappresenta la svolta della carriera.

Nella prima stagione a difesa della porta etnea, ovvero la 1979-80, Sorrentino contribuisce con 27 presenze (appena 15 reti subite) alla promozione in B dell’Elefante conseguita con Lino De Petrillo in panchina, tecnico che dopo 8 giornate aveva rimpiazzato Rambone.
In cadetteria, l’apporto dell’estremo difensore campano cresce di stagione in stagione parallelamente ai risultati della formazione rossazzurra. Nella prima stagione cadetta, conclusa con 38 presenze e 50 reti subite, il Catania di Mazzetti chiude al tredicesimo posto.

La stagione seguente, la 1981-82, Sorrentino migliora lo score personale (34 reti incassate in 35 incontri disputati) e il Catania chiude con un soddisfacente nono posto. Al terzo colpo arriva l’apoteosi: appena 19 reti subite in 37 gare e Serie A conquistata al termine degli indimenticabili spareggi romani contro Como e Cremonese. L’annata in massima serie – vissuta totalmente nelle retrovie della classifica – segna la sua quinta ed ultima stagione a difesa della porta dell’Elefante. Una triste chiusura di un’esperienza piena di soddisfazioni.

Fabrizio Ferrigno in mezzo ai 'colpi' di mercato del gennaio 2016 



UN SOLO EX ATTUALE
Negli attuali organici di Catania e Paganese non figurano calciatori che hanno indossato entrambe le casacche. Per trovare l’unico ex attuale non bisogna andare in campo, ma in tribuna… Tra i dirigenti campani, come direttore sportivo, troviamo una vecchia (in verità non troppa) conoscenza etnea: Fabrizio Ferrigno, tra i componenti della ‘triade’ composta da Marcello Pitino e Giuseppe Bonanno nella travagliata scorsa stagione.

MI RITORNI IN MENT…EX
Ampia carrellata finale con gli altri doppi ex del passato. Tra i pali, oltre al già citato Roberto Sorrentino, troviamo Armando Pantanelli: in rossazzurro dal 2004 al 2007; a difesa della porta azzurostellata nel campionato 2008-09.

Tra i difensori spicca la coppia formata da Luigi Tarallo e Vincenzo Leccese, passata in blocco (insieme a Sorrentino) dalal Paganese al Catania nell’estate del 1979. Sempre nel reparto arretrato trovano posto: Massimo Gregori (al Catania nell’amara stagione 1983-84, alla Paganese nel 1987-88); Andrea Sottil, in rossazzurro dal 2005 al gennaio 2008 per un totale di 66 gare, 2 reti (contro Crotone e Livorno); alla Paganese nelle vesti di allenatore nel campionato 2014-15. Leonardo Nunzella: 27 presenze nella Paganese 2012-13; in rossazzurro nella scorsa stagione per un totale di 33 presenze e 2 reti (entrambe su calcio piazzato, rispettivamente al Benevento e all’Akragas).

Leo Nunzella, alla Paganese nella stagione 2012-13 



Tra i centrocampisti ecco il catanese Guido Angelozzi (in rossazzurro sia come calciatore negli anni settanta, da direttore sportivo nella stagione 2003-04). Seguono: Giova Battista Rappa, al Catania nel 1978-79 (28 presenze e 4 gol) a Pagani nel biennio 1981-83; Fabrizio Caracciolo (17 presenze e una rete nella Serie C1 2000-01, alla Paganese nel campionato 2008-09 con 2 reti in 30 partite disputate); Fabio Gatti (in rossazzurro nella travagliata stagione 2002-03, alla Paganese dal gennaio al giugno 2011 senza grosse fortune) e Luca Lulli: in azzurrostellato nella stagione 2012-13; appena 10 presenze in rossazzurro raccolte nella prima parte dello scorso campionato concluso con un’espulsione proprio contro la Paganese. Tandem offensivo straniero con il brasiliano Babú (a Catania nella stagione 2007-08, in Campania nel campionato 2012-13) e il franco-algerino Nassim Mendil (appena 6 presenze nel Catania 2002-03, 10 gettoni nella Paganese 2008-09).

Terzetto in panchina con Pietro ‘Rino’ Santin (al Catania dal novembre 1987 al febbraio 1988; a Pagani nella stagione 2000-01), il ‘filosofo’ Gianni Simonelli (in Campania come portiere negli anni settanta, in rossazzurro come tecnico nella stagione 1999-2000) ed il focoso Gennaro Rambone, tecnico di entrambe le squadre a più riprese nel corso degli anni settanta ed ottanta.