Catania-Paganese: Mi ritorni in ment Ex

Gianni Simonelli, portiere della Paganese negli anni settanta

Gianni Simonelli, portiere della Paganese negli anni settanta 

Nuovo viaggio nel mondo dei ‘doppi ex' del presente e del passato...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti. Una miscela esplosiva di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite dentro il cassetto dei ricordi da stadio. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Presente: Catania-Paganese 2-0
In vista della gara tra Catania e Paganese, in programma sabato 19 dicembre alle ore 15 allo stadio "Angelo Massimino", fari puntati sui 'doppi ex' del presente e del passato. Due gli ex attuali, entrambi inseriti nell'organico rossazzurro: Leonardo Nunzella e Luca Lulli. Il terzino brindisino ha indossato la casacca azzurrostellata proprio nella sua stagione d’esordio tra i professionisti. Campionato di terza serie 2012-13 concluso con 27 presenze e una tranquilla salvezza. Presente in quella Paganese, seppur a stagione in corso, anche Luca Lulli: appena 7 presenze in sei mesi per il centrocampista di Alatri.

Leo Nunzella, alla Paganese nella stagione 2012-13 



Quel quintetto anni settanta…
Catania-Paganese è un confronto circoscritto agli anni settanta dello scorso secolo: quattro confronti (compresi quelli disputati in terra campana) disputati tra il 1977 e il 1979. Si parte dal 30 ottobre 1977, al Cibali: campani avanti con Masiello, pareggio dei padroni di casa a sette minuti dallo scadere con Labrocca. A difesa della porta dei campani Gianni Simonelli, futuro tecnico dei rossazzurri nella stagione 1999-2000 (settimo posto con 49 punti e tanti rimpianti). Nella stagione seguente, l’8 ottobre 1978, finisce ancora in parità: 0-0. A difesa della porta campana non c’è il ‘filosofo’ di Saviano, ma il giovane Roberto Sorrentino, in difesa Vincenzo Leccese e Luigi Tarallo, in panchina il ‘buon’ Gennaro Rambone – di cui parleremo più avanti. Al termine di quella stagione gli azzurrostellati ‘scivolano’ in C2 e la dirigenza rossazzurra preleva in blocco portiere, difensori e tecnico. Dopo otto giornate del campionato 1979-80 Rambone 'cede' la panchina a Lino De Petrillo: il Catania comincia a carburare, andando a vincere a Siracusa prima e con la Nocerina poi. Al termine di quella stagione i rossazzurri conquistano la promozione in B: Roberto Sorrentino colleziona le prime 27 delle 168 presenze a difesa della porta etnea (nel 1982-83 arriverà anche un’altra promozione, in A), i difensori Luigi Tarallo e Vincenzo Leccese chiudono rispettivamente con 17 e 10 apparizioni.

Gennaro Rambone, quante panchine tra Catania a Pagani…
Merita un capitolo a parte il compianto Gennaro Rambone, tecnico napoletano giramondo, protagonista di numerosi andirivieni sia sulla panchina etnea che su quella campana. Si parte dalla C 1974-75, la prima stagione alla guida dei rossazzurri. Esperienza lampo, ristretta alle sole gare di Coppa Italia, prima della ‘staffetta’ con Egizio Rubino. Lasciata la Sicilia Rambone si accorda proprio con la Paganese, subentrando a mister Giancarlo Vitali: al termine della stagione lascia la panchina campana. Un anno più tardi il ritorno, in Serie C. Stagione 1976-77: annata quasi perfetta conclusa con il secondo posto in campionato e la semifinale della Coppa Italia semiprofessionisti. Nella stagione 1978-79, dopo la parentesi di Como, è ancora Paganese: ritorno amaro concluso con la retrocessione in C2. Lasciata Pagani mister Rambone ritorna a Catania per la seconda volta. Esperienza brevissima, conclusa dopo appena 8 giornate di campionato. Cinque anni più tardi, dopo le parentesi di Matera, Messina e Napoli, ennesimo ritorno a Catania, nella travagliata stagione cadetta 1985-86. In sella per le prime 14 giornate Rambone lascia la panchina etnea dopo la sconfitta di Cagliari. I rossazzurri non girano e dopo gli avvicendamenti tra Bianchetti e Colomban, alla 29esima giornata, riecco Rambone a condurre in salvo l’Elefante. Confermato per la stagione seguente, la 1986-87, dopo 29 giornate viene esonerato, lasciando definitivamente la panchina del Catania.

Passato: da Pantanelli a Santin
La tradizione dei portieri prosegue negli anni 2000 con Armando Pantanelli, protagonista in rossazzurro di interventi prodigiosi alternati a papere clamorose. Il primo Pantanelli rossazzurro si distinse per le proprie doti tra i pali divenendo, successivamente, capitano degli etnei. Prima stagione stratosferica, seguita da un altrettanto brillante campionato – quello del 2005/06 – concluso con la promozione in massima serie. In Serie A, però, non furono solo rose e fiori. Ad interventi prodigiosi si alternarono “papere” colossali, come quelle contro Palermo, Ascoli e Reggina, che incrinarono il rapporto con l’ambiente. Una caduta verticale, quasi inarrestabile, prima dell’ultima gara contro il Chievo a Bologna, dove Pantanelli ritrovò lo smalto dei giorni migliori, compiendo un paio di interventi decisivi. A difesa della porta azzurostellata nel campionato 2008-09. Tra i difensori troviamo Massimo Gregori (al Catania nell’amara stagione 1983-84, alla Paganese nel 1987-88) e il coriaceo Andrea Sottil. L’attuale tecnico del Siracusa ha indossato il rossazzurro dal 2005 al gennaio 2008 per un totale di 66 gare, 2 reti (contro Crotone e Livorno), una promozione in A nel 2006 seguita dalla salvezza nella stagione successiva. Alla Paganese nelle vesti di allenatore nel campionato 2014-15: torneo concluso con la permanenza in Lega Pro. Tra i centrocampisti il più distante dai giorni nostri è Guido Angelozzi, catanese classe 1955. Prodotto del vivaio rossazzurro, il ‘primo’ Angelozzi mise insieme, tra campionato e Coppa Italia, 16 presenze e 3 reti (due delle quali siglate al Messina) tra il 1973 e il 1975 prima di esser ceduto proprio alla Paganese. Il ritorno a Catania appena un anno più tardi, nell’estate del 1976: altri 34 gettoni e una rete fino al 1979. In rossazzurro nelle vesti di Direttore Sportivo nel torneo cadetto 2003-04. Nei primissimi anni duemila trova posto Fabrizio Caracciolo: 17 presenze e una rete (alla Lodigiani) nella Serie C1 2000-01; alla Paganese nel campionato 2008-09 con 2 reti in 30 partite disputate. Nello stesso decennio troviamo anche il regista peruginoFabio Gatti, in rossazzurro nella travagliata stagione 2002-03 in Serie B. Protagonista di un andirivieni insolito (nel corso del mercato di gennaio ritornò per qualche settimana a Perugia), concluse la stagione con 25 presenze, nessuna rete e ben due numeri di maglia il 14 e il 79. Alla Paganese dal gennaio al giugno 2011 senza grosse fortune. Ancor meno avvincente l’esperienza di Anderson Rodney de Oliveira detto Babú, centrocampista brasiliano al Catania nella stagione 2007-08, in Serie A, senza incidere. Stesso rendimento con la casacca dei campani nella stagione 2012-13. Sulla stessa scia del brasiliano si muove anche il franco-algerino Nassim Mendil: appena 6 presenze nel Catania 2002-03; 10 gettoni nella Paganese 2008-09. Conclusione con mister Pietro ‘Rino’ Santin: al Catania dal novembre 1987 al febbraio 1988 prima di esser rimpiazzato da mister Bruno Pace. Alla guida della Paganese nella stagione 2000-01.