Catania-Paganese 3-0: le pagelle rossazzurre

Il rapace Caetano Calil.

Il rapace Caetano Calil. 

Calil fuori categoria, Liverani nuovo “eroe” del “Massimino”; Pancaro vince, ma continua a non convincere.

Liverani voto 7,5: Infonde sicurezza alla squadra ostentandola su ogni conclusione lontano degli avversari, compresi i calci piazzati battuti da posizione temibile nella ripresa da Carcione e Berardino. Strepitoso in uscita su Cunzi nel primo tempo. Dimostra di non voler sprecare l’opportunità di tornare titolare da qui a fine stagione.

Garufo voto 7: Tecnicamente sarà anche imperfetto, ma non soffre mai le avanzate di Cicerelli sulla sua corsia e si propone con costanza in avanti, servendo a Calil l’assist per il 3-0.

Pelagatti voto 7: Il più sicuro del reparto arretrato, anche se talvolta le combinazioni tra Cicerelli, Cunzi e Gurma mettono in difficoltà anche lui. Ha però il merito di siglare con freddezza il 2-0 che mette in discesa il proseguo di partita.

Bergamelli voto 5,5: La mobilità di Cunzi lo mette in crisi diverse volte, inoltre non è perfetto in marcatura su Gurma.
-> Ferrario SV: Per lui solo dieci minuti al posto di Bergamelli, a partita già “congelata”.

Nunzella voto 6,5: Per l’ennesima volta impressiona per la capacità di resistere alla distanza e correre più degli altri fino al 93°. Mette in mezzo diversi cross interessanti non raccolti dai compagni, peccando di precisione solo in poche circostanze. Come al solito va un po’ in difficoltà dietro, in marcatura, anche se il cliente di giornata Cunzi si mostra particolarmente ostico.

Scarsella voto 6,5: La prestazione in generale è sul livello (abbastanza impalpabile) delle ultime uscite. Entra però in modo preponderante nell’azione del 2-0, in cui è lui, dopo aver chiamato Marruocco al miracolo sul colpo di testa, a raccogliere la respinta del portiere avversario e rimettere il pallone al centro dell’area, dove si fa trovare pronto Pelagatti.
-> Lulli voto 4: Passi per il discutibile e frettoloso secondo giallo estratto nel giro di mezzo secondo dal direttore di gara Mastrodonato, è assolutamente inconcepibile, sul risultato di 3-0, la dura entrata sulla caviglia del giocatore avversario che gli costa la prima ammonizione. Una “specialità” a cui ci ha ormai abituati ad ogni suo ingresso in campo nei finali di partita.

Musacci voto 6: Dal rientro dopo l’infortunio è la prima partita che conclude al fischio finale. Il minutaggio gli giova, e lui dimostra si saper crescere alla distanza propiziando con un giocata intelligente l’assist di Garufo per il 3-0 di Calil. Per un’ora abbondante di gioco è però preda dell’arrembante palleggio messo in atto dai mediani e dai trequartisti della Paganese.

Agazzi voto 5: Da mezzala continua a non trovare la migliore collocazione. In fase di interdizione è praticamente un giocatore regalato agli avversari, ed è costretto a ricorrere al fallo al limite dell’area (con ammonizione annessa) per evitare conseguenze peggiori. Meglio quando porta palla e prova a smistarla tra la fascia sinistra e la trequarti.

Russotto voto 6,5: La sua partita è un mix di buone giocate e note stonate. Dal primo dei due punti di vista, segnaliamo: le ammonizioni di Fortunato e Di Massa, da lui provocate; il pregevole cross che consente a Calil di realizzare di testa l’1-0; la progressione palla al piede nella seconda parte della ripresa che è l’unica arma utilizzata da Pancaro per far salire la squadra. Veniamo alle note stonate: nella maggior parte delle occasioni, le sue progressioni si concludono con un nulla di fatto; inoltre, continua a peccare di nervosismo, prendendo un evitabile giallo per un principio di rissa nel primo tempo e rischiando di lasciare in 10 i compagni nella restante parte del match, in cui continua a battibeccare con avversari e terna arbitrale.

Calil voto 8: Due traversoni gli arrivano nell’area piccola, e due gol lui realizza, andandosi peraltro a cercare il secondo (quello del 3-0) con un movimento di inserimento perfetto. Aiuta spesso i compagni retrocedendo sino al cerchio di centrocampo per proteggere il pallone e far ripartire l’azione. In uno dei pochi appoggi sbagliati, chiede persino scusa al pubblico. Fuoriclasse per la categoria e campione di umiltà.
-> Russo SV: Un Pancaro eccessivamente prudente lo preferisce a Plasmati (già pronto ad entrare) dopo l’espulsione di Lulli. Si piazza sulla destra e contribuisce a portare a casa il risultato già acquisito dai compagni.

Falcone voto 5,5: Come a Melfi è il meno concreto del tridente offensivo. Concede troppo spazio a finezze inconcludenti e poco alla sostanza.

All. Pancaro voto 5,5: Contro una formazione largamente rimaneggiata (soprattutto nel reparto arretrato) e non certo scintillante, vince sfruttando la caratura superiore del suo reparto offensivo e le migliori caratteristiche del proprio assetto tattico (particolarmente efficace nella costruzione di azioni pericolose) ma non convince per tutto il resto, in quanto la sua squadra continua a mettere in mostra quei difetti che hanno determinato il crollo verticale degli ultimi due mesi, vale a dire la totale assenza di filtro a centrocampo (scandaloso, da questo punto di vista, che un portiere di anni 36 possa concedersi una cavalcata per l’intera metà campo, senza essere contrastato da alcun avversario) e una scarsa cattiveria agonistica che porta i suoi ragazzi a privilegiare spesso giocate leziose quando sarebbe più opportuno aggredire l’avversario sfruttandone le evidenti magagne. Poteva inoltre risparmiarsi, sul 3-0 a cinque minuti dalla fine, la prudenza che lo ha portato a inserire Russo e non Plasmati, innervosito e mortificato da tale scelta.

PAGANESE voto 6,5: Grassadonia ha gli uomini contati in difesa e deve rinunciare al suo bomber principe Caccavallo, eppure viene a Catania senza timori reverenziali e propone un gioco coraggioso e propositivo. Purtroppo per lui, alcuni gregari utilizzati per l’emergenza, come Grillo e Di Massa, dimostrano di essere improponibili a questi livelli e vengono fatti a fettine da Russotto, Calil e compagni.

Arbitro Mastrodonato voto 4,5: Inanella una serie infinita di decisione illogiche che lo accompagnano per tutta la durata del match.