Catania-Napoli: la stella avversaria

Lorenzo Insigne, nascente stella partenopea

Lorenzo Insigne, nascente stella partenopea 

In vista della gara contro il Napoli 'fari' puntati sulla nascente stella avversaria: l'o 'scugnizzo' napoletano Lorenzo Insigne. Un accurato 'ritratto' a cura di Angela Sciuto

Lorenzo Insigne, l'oro di Napoli
Non e’ forse il più rappresentativo, ma di certo è il calciatore del momento: Lorenzo Insigne, napoletano verace classe 1991, è un giovane promettente cresciuto nel vivaio del Napoli. Il suo esordio in serie A, risale al gennaio 2010, poco prima di intraprendere l’esperienza con la Cavese, in Lega Pro.

Successivamente, per lui e per il suo bagaglio tecnico, seguirono le importanti esperienze di Foggia e Pescara. Proprio in Puglia, allenato da Zeman, firma il suo primo gol nel calcio professionistico, per poi attestarsi a fine stagione a quota 19. Sempre sotto la guida del boemo, l’anno successivo, contribuisce notevolmente alla promozione del Pescara in serie A, mettendo a segno soltanto un gol in meno rispetto alla stagione precedente. In entrambe le esperienze, nel 4-3-3 zemaniano, veniva schierato alto sull’esterno sinistro.

All’inizio della stagione 2012-2013, torna a vestire la maglia del Napoli. Subito titolare alla prima uscita di campionato contro il Palermo, proprio domenica scorsa (16-sett), in occasione della sfida casalinga contro il Parma, mette a segno il suo primo gol nella massima serie.

Per lui, dopo le esperienze in Nazionale under 20 e 21, il 2 settembre 2012, arriva la convocazione in quella maggiore. Prandelli lo impiega per la prima volta a Modena, nella partita contro Malta, gara valida per le qualificazioni al Mondiale 2014.

Il fisico non è dei più statuari: i suoi 163 cm non gli precludono comunque, di sfoggiare le indubbie doti tecniche di cui è fornito. Celere nell’impostare l’azione di gioco, è capace di dribblare ed aggirare l’avversario con grande facilità, abbinando a tali caratteristiche, un’invidiabile visione di gioco, impreziosita da una micidiale freddezza sottorete. “Lo Scugnizzo”, questo il suo soprannome, può far male da un momento all’altro, al pari dei suoi compagni di reparto, Cavani ed Hamsik, avendo in più, rispetto ai suoi titolati colleghi, una naturale voglia di onorare la casacca che indossa: un “azzurro” sognato sin da bambino, ripercorrendo, attraverso filmati e fotografie, le gesta di quel “numero 10” che a Napoli, è secondo soltanto a San Gennaro…