Catania-Monopoli 4-1: Il trionfo della perseveranza

Finalmente Russotto conquista i propri tifosi

Finalmente Russotto conquista i propri tifosi 

Rigoli insiste sul sentiero tracciato a Cosenza e i fatti gli danno ragione, decretando la rinascita di Russotto.

Era dall'inizio della scorsa stagione che il Catania non riusciva a centrare tre vittorie di fila. Parimenti, i tifosi etnei non ammiravano quattro gol al “Massimino” da oltre un anno (precisamente dal 4-1 al Catanzaro dell'11 ottobre 2015). Questi due semplici dati bastano e avanzano per rimarcare l'importanza dell'impresa odierna, ulteriormente arricchita dal fatto di essere stata propiziata da una prestazione convincente. Adesso i rossazzurri si attestano all'ottavo posto della graduatoria e cominciano a consolidarsi zona playoff, strizzando l'occhio alla “top five”, ormai non così lontana, raggiungendo la quale si potrebbe usufruire di un calendario sulla carta più facile nella coda del campionato. Con le quattro reti rifilate al Monopoli, inoltre, la squadra di Rigoli è salita al quarto posto nella classifica dei gol fatti (attendendo il Foggia), ed anche questa statistica non è frutto del caso ma indica che l'allenatore sta cominciando a rivedere la propria predisposizione al “primo non prenderle” che ha spesso e volentieri caratterizzato gli incontri del Catania fino alla partita con la Vibonese.

Pochi cambi da una parte e dall'altra
Nonostante si sia giocato solo tre giorni fa a Cosenza e si rigiocherà tra altri quattro giorni a Siracusa, Pino Rigoli non lascia spazio alcuno al turnover e riparte dalle certezze acquisite a Cosenza, nella speranza di rinvendirle. Dunque, ancora Parisi per Di Cecco, Scoppa in mediana e, soprattutto, Russotto in avanti a scapito di Di Grazia. Al posto dell'indisponibile Anastasi il tecnico di Raccuja schiera Barisic, il più simile al centravanti catanese per caratteristiche fisiche anche se non può essere certamente considerato un giocatore di ruolo. Questo la dice lunga sulla rinnovata esclusione di Paolucci e Calil, anche in ottica gennaio.
Il mister del Monopoli Diego Zanin non rivoluziona tatticamente la propria squadra, confermando il 4-3-3 solitamente utilizzato e cambiando soltanto tre giocatori rispetto all'11 titolare che ha sconfitto il Taranto sabato scorso: Forbes terzino al posto dello squalificato Ricucci; il polivalente Viola in mediana in luogo di Balestrero; il “falso nueve” Gatto preferito alla promessa Mavretic nel tridente.

La magia del tandem Scoppa-Russotto risolve il rompicapo
Le condizioni del terreno di gioco incidono inevitabilmente sulla qualità del gioco ma a sorpresa non ne minano l'intensità. Sin dalle prime battute il Catania si mostra incisivo e prova con caparbietà a trovare i varchi giusti sulla trequarti, sfruttando le accelerazioni di Russotto e il movimento di Mazzarani che svaria su tutto il fronte. Chi entra in difficoltà è Barisic che viene immediatamente restituito da Rigoli al ruolo originario di ala. I padroni di casa affondano spesso sulle fasce ma si fa sentire la mancanza di un vero uomo d'area di rigore, “alla Anastasi”, in occasione dei traversoni operati dagli esterni. Il Monopoli si mostra particolarmente abile e rapido nelle ripartenze. Genchi e Gatto cercano spesso pericolose triangolazioni, mentre a sinistra Montini è supportato dalla spinta costante di Pinto. Per sbloccare un match tutto sommato equilibrato serve un lampo di genio, e ci pensa Scoppa che si ricorda di essere un ottimo lanciatore e taglia la difesa biancoverde mettendo Russotto nelle condizioni di battere a rete e portare in vantaggio i suoi. La squadra rossazzurra commette l'errore di rilassarsi e concede una clamorosa occasione al Monopoli con Gatto che prende il tempo a Djordjevic e stacca tutto solo in piena area di rigore raccogliendo l'invito di Pinto dalla sinistra. Per fortuna del serbo, il numero 10 avversario sfiora il palo. Per il resto, il primo tempo conferma che in un campo del genere è inutile cercare il possesso palla insistito ed è più opportuno puntare sulle iniziative personali e sui calci piazzati per scardinare la difesa avversaria.

Il festival dei gol
L'inizio del secondo tempo è scoppiettante. Prima Genchi scalda i guanti ad un Pisseri fino a quel punto inoperoso con un potente sinistro da fuori, poi arriva una pioggia di reti. In occasione del 2-0, grandi meriti vanno a Parisi che dopo essersi allungato il pallone si distende coraggiosamente in scivolata per anticipare l'intervento avversario e lanciare in profondità Russotto. Il numero 10 dimostra che il gol, e più in generale il buon momento attraversato, lo ha liberato psicologicamente e con molta lucidità aspetta il momento giusto per servire in area l'accorrente Barisic, che raddoppia. Neanche il tempo di esultare ed il Catania sforna il terzo gioiello, propiziato ancora da Russotto che addomestica in modo acrobatico un lancio e serve Mazzarani al centro dell'area di rigore. Il numero 32 si comporta da attaccante puro: prima inzucca verso la porta, poi, dopo la respinta di Mirarco, segna di rapina. Troppa grazia, Sant'Antonio, ed ecco arrivare la prima distrazione e con essa il gol col quale il Monopoli prova a riaprire la partita. Montini è scaltro a farsi trovare in posizione regolare sull'assist di Viola e complice la mancata chiusura di Parisi fredda Pisseri in uscita. Zanini ci crede e getta nella mischia gli esterni D'Auria e Mercadante al posto di Gatto e di uno spento Sounas. Ora gli ospiti si dispongono con un 4-4-2 e Rigoli risponde inserendo Di Cecco al posto di Mazzarani e schierando i suoi “a specchio”. Ne esce fuori una fase del match ampiamente controllata dal Catania che ha in Scoppa il controllore e in Bucolo il gladiatore della mediana. E pensare che fino a poco tempo fa si diceva che i due insieme si pestassero i piedi. La giornata d'oro di Rigoli prosegue con l'ingresso di Paolucci, che lo ripaga conquistando immediatamente un rigore. Il numero 9 trasforma e completa la festa.

Al “De Simone” derby succulento rovinato in partenza dai fatti pregressi
Come nel post-Cosenza adesso ci sarà poco tempo per respirare e godersi questo nuovo successo. Tra quattro giorni il Catania è di nuovo in campo e sarà protagonista di una delle partite più attese della stagione: il derby col Siracusa, che in campionato manca da 24 anni. La squadra allenata dall'ex Sottil e capitanata dall'indimenticato Davide Baiocco sta attraversando un buon momento, grazie al quale ha superato un inizio di stagione complicato e si è addirittura portata a ridosso della zona playoff. Ciò moltiplica le motivazioni degli aretusei, che sarebbero già alte a prescindere. E' un vero peccato che la sfida tra le due migliori siciliane del girone C sia rovinata dal divieto di trasferta posto per motivi di sicurezza nei confronti dei residenti in provincia di Catania dopo gli incresciosi episodi verificatisi in Coppa Italia di Lega Pro lo scorso agosto. Si tratta, dopo Taranto, della seconda volta in cui gli etnei dovranno fare a meno dei propri sostenitori lontano dalle mura amiche. Al di là di questi aspetti “extra-campo”, c'è però da dire che Russotto e compagni arrivano al derby nelle migliori condizioni possibili. Tutti i titolari del momento sono disponibili, eccezion fatta per Biagianti che però potrebbe recuperare, nella speranza che Anastasi faccia altrettanto. Qualora vi fosse la necessità di ruotare per motivi di stanchezza alcuni elementi, Rigoli potrebbe contare su gente del calibro di Bastrini, Di Cecco e Di Grazia. Dunque niente scuse, nell'auspicio che a Siracusa si riproponga l'approccio già sperimentato con successo a Cosenza.