Catania-Messina: un derby pieno di ex

Gianluca Musacci in azione nell'ultimo derby disputato a Messina

Gianluca Musacci in azione nell'ultimo derby disputato a Messina 

Ampia panoramica sui doppi ex passati e presenti

LA SFIDA NELLA SFIDA
Catania-Messina è un derby siciliano dalla lunga storia, piena di sfide emozionati e giornate indimenticabili per entrambe le tifoserie. Negli anni ci sono stati tantissimi personaggi, tra calciatori, tecnici e dirigenti, che hanno attraversato il fiume all’Alcantara sia in un senso che nell’altro. Un viavài che continua copioso anche al giorno d’oggi, come le gelide acque che s’insinuano tra le Gole. Il match in programma domenica 9 ottobre alle ore 16.30 – il numero 34 tra campionato e coppe in terra catanese –, già di suo pieno zeppo di spunti interessanti, sarà arricchito ulteriormente dal fattore ex.

Una sfida nella sfida, in tutte le salse. Il confronto più interessante sarà sicuramente in mediana con Saro Bucolo da una parte e Gianluca Musacci dall’altra. Per il centrocampista catanese, piacevolissima sorpresa nel buio di Taranto, il passato giallorosso è ricco di soddisfazioni: 83 presenze e una rete tra il 2012 e il 2015 con due promozioni nel carniere, rispettivamente in Seconda Divisione e in Lega Pro. Score diametralmente diverso per Musacci: 21 presenze e una rete (un gollonzo al Catanzaro) in rossazzurro nella scorsa stagione; un’annata contrassegnata da troppi alti e bassi e incomprensioni tattiche. Confronto in mediana a due, ma che poteva essere a quattro. Nel Catania, infatti, ci sono altri due centrocampisti dal passato peloritano: Giuseppe Fornito (30 presenze e 2 reti nella scorsa stagione) e Giuseppe Russo (al Messina nel biennio 2002-04 e nella seconda parte della scorsa stagione), il primo salterà il derby per infortunio, mentre il mediano catanese sarà ‘costretto’ a fare da spettatore perché non rientra nei piani tecnici del club etneo.

Saro Bucolo, ex capitano del Messina 



In avanti, il peso dell’attacco dell’Elefante potrebbe ricadere nuovamente su Maks Barisic. L’attaccante sloveno, classe 1995, conserva del giallorosso un fresco ricordo: 2 reti in 9 reti nella seconda parte della scorsa stagione. Ad impedire il classico gol dell’ex ci saranno verosimilmente il portiere Alessandro Berardi (aggregatosi alla compagine etnea lo scorso 28 agosto per qualche giorno, prima di far rientro a Messina) e soprattutto Giordano Maccarrone, difensore catanese (classe 1990) cresciuto nel settore giovanile rossazzurro tra il 2010 e il 2013.

Sarà sfida anche in panchina, con i due preparatori dei portieri in bella mostra. Da una parte, quella rossazzurra, troviamo Marco Onorati, portiere giallorosso nel biennio 1993-95; sul fronte giallorosso ecco Vincenzo Di Muro, portiere del Catania sul finire degli anni ’90 e preparatore degli estremi difensori etnei nella scorsa stagione. Come se non bastasse, ci sono ex anche tra i dirigenti. Christian Argurio, attuale Direttore Sportivo etneo, al Messina nella scorsa stagione con le stesse mansioni ricoperte attualmente in Via Magenta.

Pietro e la rinascita giallorossa
Capitolo a parte merita l’esperienza peloritana di Pietro Lo Monaco, attuale amministratore delegato degli etnei. Nella storia calcistica del dirigente di Torre Annunziata il Messina occupa un posto importante. In giallorosso come calciatore negli anni settanta (come centrocampista) e dal 2012 al 2015 come presidente. Tre le promozioni col Messina: una da calciatore (1973-74, in Serie D) e due da dirigente (nel 2012-13 in Seconda Divisione e nel 2013-14 in Lega Pro). Esperienza conclusa amaramente con la retrocessione in D al termine dei play-out contro la Reggina.

Giorgio Corona contrastato da Alessandro Potenza, altro ex rossazzurro 



MI RITORNI IN MENT…EX
Ampia carrellata finale con gli altri doppi ex del passato. Tra i portieri ritorviamo Enrico Nieri, Saul Santarelli (al Catania nella stagione 1997-98 in C2, al Messina di passaggio nel 2006-07), Gianni Marco Sansonetti e Emanuele Manitta, preparatore dei portieri etnei fino allo scorso primo marzo; storico portiere messinese con oltre 200 presenze in giallorosso.

Elenco abbastanza corposo per quanto concerne il reparto arretrato: Mario Miltone, Giovanni Simonini: Dante Lodrini,il compianto Antonio Ceccarini, Pier Giuseppe Mosti, (al Catania dal 1980 al 1985 e come allenatore per parte della stagione 1994-95; al Messina nel 1997 in CND. Giuseppe Sabadini (a Messina come tecnico nel 1995-96), Marco De Simone, Andrea Cuicchi ed Andrea Giallombardo: quarantuno presenze nel Catania 2003-04, titolare inamovibile nello scacchiere di mister Colantuono; giallorosso dal gennaio al giugno 2007 in massima serie senza incidere.

In mediana ritroviamo: Graziano Landoni, il palermitano Pippetto Romano, il marsalese Pasquale Marino (icona del calcio etneo, all’AS Messina nel 1993-94), Roberto Breda, Sergio Quinto Campolo e Manuel Coppola, giallorosso per un mese (dal gennaio al febbraio 2004), in rossazzurro nella seconda parte della scorsa stagione.

Valanga di nomi nel reparto avanzato: Antonio Peternel (attaccante goriziano anni trenta e primissimi anni quaranta) e Engelbert Koenig(punta austriaca anni quaranta); Sergio Quoiani, Sebastiano Alicata (attaccante di Carlentini, al Messina dal 1958-60, al Catania appena due presenze nella stagione 1962-63 in A), Giovanni Picat Re, Bortolo Mutti (a Messina come tecnico), il messinese Antonino Naccari (al Catania nella Serie C2 edizione 1995-96, prelevato proprio dall’A.S. Messina), Ciccio Pannitteri, Ignazio Panatteri. Chiusura con tre palermitani: Giorgio Corona (150 presenze in giallorosso), Emanuele Calaiò (2 reti in giallorosso, proprio al Catania nel 3-3 del “Celeste” del 2002) e Salvatore Cocuzza, quest’ultimo prelevato dalla società etnea nell’estate del 2006 dal Catanzaro ed aggregato alla Primavera rossazzurra; al Messina fino alla scorsa stagione.

Angelo Massimino insieme a Gennaro Rambone  



Nomi importanti in panchina. Il primo della lista è Egizio Rubino, protagonista col Catania di due promozioni, rispettivamente in Serie A nella stagione 1969-70 e in B nel 1974-75; al Messina nelle vesti di calciatore nel corso degli anni quaranta. Il pittoresco Gennaro Rambone, al Catania a più riprese nel corso degli anni settanta e ottanta, al Messina per parte della stagione 1981-82; Aquilino De Petrillo, al Messina in corso d’opera nella stagione 1978-79; al Catania l’anno seguente, in sostituzione di Rambone, con tanto di promozione in Serie B nella memorabile partita di Reggio Calabria. Antonio ‘Tonino’ Colomban, autentico simbolo del calcio peloritano sia da calciatore che da tecnico. Giovan Battista Fabbri (a Messina come calciatore, al Catania come tecnico nel 1983-84). Infine, lo stakanovista palermitano Angelo Busetta, protagonista di un clamoroso cambio in corsa nella stagione 1994-95, quando lasciò la panchina dell’AS Messina per quella del Catania. Stagione conclusa con la promozione in C2 degli etnei. Tra i dirigenti, oltre ai già citati Argurio e Lo Monaco, merita di essere menzionato Salvatore Massimino (fratello del Cavaliere), presidente della società biancoscudata dal 1984 al 1991. In tempi più recenti trovano posto Nicola Salerno e Fabrizio Ferrigno.