Catania-Melfi 1-0: le pagelle rossazzurre

Uno spaesato Francesco Bombagi.

Uno spaesato Francesco Bombagi. 

Russotto determinante, Di Cecco altrettanto importante. Poche (e lievi) le insufficienze.

Liverani voto 5,5: Nelle prime battute un suo errato rinvio con le mani mette per un istante in difficoltà la retroguardia. Ripresa la concentrazione, devia in angolo l’unica conclusione insidiosa del primo tempo melfitano: il destro di contro balzo di Canotto al 24°. Nella ripresa non viene chiamato in causa direttamente ma non è impeccabile in uscita sul cross teso di Canotto al 58° e sul tentativo di Petta a pochi secondi dal fischio finale.

Pelagatti voto 6,5: Nel primo tempo non soffre particolarmente il dirimpettaio Longo, ma con una scivolata un po’ troppo aggressiva concede al Melfi una punizione da buona posizione al 37°. Durante la seconda frazione di gioco annulla Soumarè e tutti coloro che si aggirano dalle sue parti.

Bergamelli voto 6,5: Controlla con attenzione Masini. Unica sbavatura al 37° quando rinvia male di testa, replicando quanto fatto precedentemente da Nunzella (per sua fortuna Canotto non ne approfitta). Degna di nota una sua ripartenza “alla Baresi” al minuto numero 79.

Bastrini voto 6: Un suo bel lancio al 14° per Calderini propizia l’azione personale del compagno. Come Bergamelli, non soffre in marcatura ma di tanto in tanto perde la concentrazione, come al 39° quando inciampa sul pallone consentendo al Melfi un potenziale ribaltamento di fronte. Nella ripresa, appostato tutto solo sul secondo palo su azione d’angolo divora di testa il possibile 2-0, mentre in fase difensiva concede un tiro da posizione defilata a Canotto al 77°.

Nunzella voto 5,5: Come all’andata soffre l’esterno avversario Canotto, al quale concede un “assist” al 24° in piena area di rigore. Anche il terzino Annoni ogni tanto riesce ad arrivare al cross dalla sua zona di pertinenza. Esce fuori alla distanza e all’89° corona un pressing caparbio nella metà campo avversaria con un assist per Plasmati che, solissimo in area di rigore, si fa ipnotizzare da Santurro.

Castiglia voto 6,5: E’ suo il lancio dal quale scaturisce il gol del vantaggio di Russotto. Insieme a Di Cecco fa legna in mediana e difende con caparbietà il pallone. Nel secondo tempo qualche passaggio sbagliato di troppo ma anche un assist al bacio al 78° per Calil che spreca.

Di Cecco voto 7,5: Un vero e proprio muro invalicabile per i mediani del Melfi, ai quali strappa una quantità industriale di palloni, intuendone puntualmente le intenzioni con largo anticipo.
-> Plasmati voto 5: Moriero si permette il lusso di scoprire la sua mediana pur di disporre della sua fisicità e delle sue sponde in avanti per far respirare la squadra. Gianvito, tuttavia, non riesce a incidere in tal senso e spreca malamente la palla del possibile 2-0 all’89°.

Russotto voto 8: Decide la partita con un gol di pregevolissima fattura. Fa ammattire Giron, fa perdere la testa a Cason che viene espulso, mette in difficoltà pure Annoni quando viene piazzato da Moriero sulla corsia opposta. Tutte le occasioni del Catania portano la sua firma e nella maggior parte dei casi sono il frutto delle sue iniziative personali sulle fasce. L’unica pecca è costituita dall’eccessivo altruismo messo in atto al minuto numero 47 quando solo davanti a Santurro decide di servire Calderini.
-> Parisi SV: Entra a cinque minuti dalla fine e viene schierato da esterno alto, ruolo in cui cerca di dare una mano pressando gli avversari.

Bombagi voto 5,5: Dovrebbe essere lui l’anello di congiunzione tra centrocampo ed attacco ma non trova mai l’intesa coi compagni e le uniche tracce positive del suo match sono iniziative personali come la conclusione da fuori area a tempo scaduto nella prima frazione di gioco, e il cross perfetto per Bastrini dalla bandierina nella ripresa.

Calderini voto 6: Preferito nuovamente a Falcone nel ruolo di ala sinistra, è discretamente intraprendente anche se mai incisivo. Al 47° sbaglia a porta praticamente sguarnita, ma è parzialmente giustificato dal passaggio troppo potente di Russotto. Esce tra i fischi (immeritati, a parere di chi scrive) al 59°.
-> Agazzi voto 6,5: Gioca una buona mezz’ora da mediano davanti alla difesa, col compito di gestire la manovra e smorzare il pressing melfitano. Soddisfa le richieste del mister con una prova ordinata e razionale.

Calil voto 6: Un attaccante che sbaglia un gol come quello che divora lui al 78° in piena area su assist di Castiglia è da bocciatura. Ma il brasiliano compensa con una prova di sacrificio. Mai servito dai trequartisti (se non sporadicamente da Russotto), retrocede spesso per dare una mano in fase di contenimento, e si inventa un grande assist mettendo lo stesso Russotto a tu per tu con Santurro al 47°.

All. Moriero voto 6: Porta a casa ciò che serviva, i tre punti. E lo fa senza soffrire troppo, a differenza di quanto accaduto con la Lupa Castelli. La scelta di seguire costantemente le mosse di Ugolotti e schierarsi sistematicamente a specchio, col senno di poi, paga. Gli etnei infatti non concedono spazi e solo qualche errore individuale dei difensori e la buona vena di Canotto riescono a impensierire Liverani. Il grosso limite è quello di non capitalizzare il gran lavoro svolto da Russotto sulle fasce e tenere in vita l’avversario fino al fischio finale.

MELFI voto 5: Da salvare solo l’orgoglio che la squadra lucana mette in campo fino alla fine. Per il resto troppa imprecisione dalla mediana in sù, e troppa “leggerezza” in difesa. Ugolotti prova a rimediare inserendo il regista Zane e il velocista Soumarè nella ripresa ma non ottiene il cambio di passo che si aspetta. “Tradito” dalla follia di Cason che lo lascia in 10, il tecnico dei lucani si gioca come carta della disperazione Canotto nel ruolo di falso nueve, ma anche in questo caso non viene ripagato.

Arbitro Guccini voto 6,5: La partita a tratti diventa tesa, ma lui la controlla senza troppi patemi uscendo i cartellini al momento giusto, come nel caso della sacrosanta espulsione di Cason.