Catania-Matera 2-1: le pagelle rossazzurre

Grande giornata per Falcone.

Grande giornata per Falcone. 

Sontuoso Bergamelli, incisivi sia Calil che Falcone. Ancora male l'accoppiata Musacci-Agazzi. Anche Plasmati in tilt.

Liverani voto 6,5: Attento come sempre, è sicuro sulla conclusione in area di Armellino al 50° e presente sulla conclusione da fuori area di Iannini. Tradito dalla perfida traiettoria della conclusione di Carretta in occasione del gol materano.

Garufo voto 6,5: Casoli è intraprendente ma lui lo controlla bene. Offre sempre il suo supporto in fase offensiva, spingendo come un matto sulla fascia praticamente per l’intero match.

Ferrario voto 6,5: Infantino per lui e Bergamelli è davvero poca roba. Nel finale svetta sui lanci “in the box” provati dagli avversari. Unico neo la scarsa reattività sulle carambole susseguenti alle traverse colte dal Matera che fungono da preludio al 2-1 degli ospiti.

Bergamelli voto 7,5: Non sbaglia un intervento difensivo, eccellendo sia anticipo che nei corpo a corpo. La sua solidità permette alla squadra di reggere, sia prima che dopo il vantaggio.

Nunzella voto 6: Carretta è l’esterno più pericoloso di Padalino e lo soffre un po’, pur reggendo. Non può spingere come vorrebbe e confeziona soltanto un buon cross per Calil al 25° del primo tempo.

Agazzi voto 4,5: Da salvare soltanto la grinta con cui va in pressione sui portatori di palla avversari (in particolare su De Rose) fino alla fine. Per il resto, quando si ritrova la palla tra i piedi manifesta un’immotivata sfiducia nei propri mezzi, che lo porta ad appoggiare quasi sempre indietro ai difensori.

Musacci voto 4,5: Anche lui, come Agazzi, ci mette soltanto la grinta. Ed anche lui è invitato da Pancaro a pressare alto sul loro mediano basso De Rose. Dopo aver rimediato un’ammonizione per fallo su Infantino al limite dell’area, viene sostituito dal tecnico.
-> Calderini voto 6,5: Impatta bene il pallone che riceve dal cross di Falcone, consentendo a Calil di depositare in rete a porta vuota dopo la goffa respinta di Bifulco. Dopo il vantaggio aiuta a far risalire la squadra e a far tirare il fiato ai compagni portandosi il pallone verso la meta campo avversaria.

Di Cecco voto 6,5: Alterna buone giocate in verticale a momenti di black-out. Ma non smette mai di lottare e pressare, ed ha il grande merito di servire a Falcone il pallone d’oro del 2-0.

Falcone voto 7,5: Nel primo tempo è l’unico che prova qualche guizzo sulla fascia. Nella ripresa, spostato a sinistra, sale in cattedra, servendo il cross da cui scaturirà l’1-0 e mostrando rapidità e fiuto del gol in occasione del raddoppio. A ciò va aggiunto che, evidentemente motivato dalla buona prestazione, pressa come un matto gli avversari contribuendo alla protezione del risultato.

Plasmati voto 4: Non gli arrivano moltissimi palloni, ma quei pochi o li manca o li gestisce male. Esce per infortunio.
-> Scarsella voto 6: Contribuisce alla difesa del vantaggio spizzando in avanti i rinvii di Liverani ed allargando il gioco quando porta palla, non lesinando impegno e tackle in fase di interdizione.

Calil voto 7: L’unico a cercare la porta nel primo tempo con un colpo di testa su cross di Nunzella. Da ala sinistra si danna pressando da una parte all’altra del campo la difesa avversaria. Dopo l’infortunio di Plasmati torna a fare la punta e si trova al posto giusto nel momento giusto in occasione della respinta sul tiro a volo di Calderini.
-> Bastrini SV: Chiamato a rinforzare la difesa col passaggio al 5-4-1 nell’arroventato finale.

All.Pancaro voto 6: La prima frazione di gioco dei suoi è irritante. Una serie di improduttive iniziative individuali provocate dall’assenza di un’idea di gioco, di un movimento collettivo. Nella ripresa passa per pochi attimi al 4-4-2, salvo poi tornare al 4-3-3 a causa dell’infortunio di Plasmati (ma con interpreti più consoni come Scarsella e Calderini) e la squadra acquista immediatamente smalto e dinamismo trovando il gol e poi il raddoppio. Qualche rischio di troppo nel finale, ma alla fine l’obiettivo è raggiunto, e di questi tempi non va certamente buttato via, a prescindere dal modo in cui è maturato.

MATERA voto 6: La squadra di Padalino, il mentore della grande rimonta in classifica dei lucani, approccia la partita sciorinando un gioco apprezzabile (d’altronde, al cospetto del Catania del primo tempo chiunque farebbe bella figura) che fa grosso affidamento sull’intelligenza tattica di Iannini capace di fare praticamente tutto (cambi di gioco, inserimenti, tiri da fuori), nonché sull’inarrestabile movimento dell’ala destra Carretta. Nella ripresa finisce la benzina e il Catania ne approfitta, ma i biancazzurri non si danno per vinti e conquistano, se non altro, l’onore delle armi, grazie a un finale combattivo.

Arbitro Balice voto 5: Fin troppo indulgente nei confronti dei ripetuti falli commessi dal Matera, in particolar modo da De Rose e Tomi. Esce i cartellini soltanto nel finale, essendo stato in precedenza troppo occupato a battibeccare con i componenti di entrambe le panchine.