Catania-Martina, ex: tra filosofia e provvidenza

Gianni Simonelli, la filosofia...

Gianni Simonelli, la filosofia... 

Nuovo viaggio nel mondo dei 'doppi ex' attuali e passati...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti. Una miscela esplosiva di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite dentro il cassetto dei ricordi da stadio. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Presente: Castiglia e Scarsella
In vista della gara tra Catania e Martina Franca, in programma domenica 25 ottobre allo stadio "Angelo Massimino", fari puntati sui 'doppi ex' del passato e del presente. Due gli ex attuali, entrambi tra i rossazzurri: Ivan Castiglia e Fabio Scarsella. Per il centrocampista silano esperienza in biancazzurro mordi e fuggi: 17 presenze in mezzo campionato (stagione 2007-08 in C1) prima di esser ceduto a gennaio alla Lucchese. Più redditizia l'esperienza pugliese di Scarsella: 3 reti in 29 presenze nella Seconda Divisione 2012-13.

Ivan Castiglia, ex biancazzurro  



Calciatori: Umberto, la provvidenza…
Elenco ristretto per quanto riguarda i ‘doppi ex’ del passato, appena otto tra i calciatori:un portiere, quattro difensori, due centrocampisti e un attaccante.Tra i legni troviamo l’indimenticabile Roberto Sorrentino, estremo difensore della porta dei rossazzurri dal 1979 al 1984. Due promozioni nel carniere (una in B nel 1979-80, una in A nel 1982-83) per un totale di 168 presenze. Al Martina Franca come tecnico nel campionato 2003-04. In difesa ecco il palermitano Tommaso Napoli, al Catania nella stagione 1988-89 per un totale di 12 presenze. Al Martina nelle vesti di tecnico nel gennaio 2014. Esperienza tutt’altro che positiva conclusa con la retrocessione in Serie D. A cavallo con il nuovo millennio troviamo il difensore pugliese Rocco Roberto Paris, giunto a Catania nell’estate 1999. Ventisette presenze in rossazzurro prima di far rientro al Bari. Qualche stagione più tardi l’approdo al Martina Franca. Esperienza mordi e fuggi: 15 presenze dal gennaio al giugno 2005. Percorso simile per Alessandro Del Grosso, al Catania nella travagliata stagione 2002-03 (30 presenze); al Martina Franca nel torneo 2006-07 (13 presenze). Quarto ed ultimo difensore della lista Nicola Diliso, pugliese di Bari: al Catania nel campionato cadetto 2003-04 (34 presenze); dodici mesi in Puglia (dal gennaio al giugno 2006 e dal gennaio al giugno 2007) con parentesi semestrale ad Avellino. In mediana ecco l’ivoriano Almamy Doumbia. Giunto a Catania nel corso del mercato di riparazione 2002, dalla ‘casa madre’ Perugia, l’allora diciannovenne Doumbia non trovò mai spazio in prima squadra. Poca fortuna anche qualche anno più tardi in quel di Martina: appena 8 presenze dal gennaio al giugno 2008. In tempi più recenti troviamo il centrocampista catanese Simone Caruso, attualmente al Noto in Serie D. Prodotto del vivaio rossazzurro, classe 1994, una sola presenza in prima squadra: 25 minuti nella debacle di Verona, contro l’Hellas, nell’aprile 2013. Al Martina Franca nella scorsa stagione per un totale di 23 presenze e una rete, in terza serie. Infine, ecco il calciatore più rappresentativo: l’attaccante ‘tascabile’ Umberto Del Core. Giunto a Catania dall’Arezzo nell’estate 2005, insieme a mister Pasquale Marino e gli altri attaccanti Gionatha Spinesi e Robertino De Zerbi, il ‘folletto’ barese ha indossato la casacca rossazzurra in 42 circostanze (undici delle quali in massima serie) andando a segno in 4 occasioni. Poche reti ma tutte provvidenziali: il gol al debutto col Brescia, e le ‘zampate’ contro Piacenzae Albinoleffe. Indimenticabile, soprattutto per il ‘peso’non indifferente, la rete siglata ai seriani il 28 maggio 2006 al “Massimino”: gol di rapina che valse la promozione in A degli etnei dopo 22 anni. Al Martina nel campionato 2012-13 per un totale di 9 presenze e una rete in mezza stagione nell’allora Seconda Divisione.

Umberto Del Core, la provvidenza  



Allenatori: Gianni, il filosofo…
Poker in panchina. Il più distante dai giorni nostri è il palermitano Giuseppe Caramanno. Al Martina Franca da calciatore (difensore) dal 1966 al 1969 per un totale di 88 presenze. Al Catania nelle vesti di tecnico nel torneo di C1 1991-92: annata in chiaro scuro, contraddistinta dalla breve staffetta (un mese circa) con Franco Vannini. Qualche stagione dopo ecco Mario Russo. Poca gloria a Catania: campionato di C2 1995-96, stagione disgraziata (conclusa all’ottavo posto) e funestata dalla tragica scomparsa del Presidentissimo Angelo Massimino. In precedenza sulla panchina dei pugliesi nella stagione 1982-83. Altro doppio tecnico è Maurizio Pellegrino: al Catania nelle vesti giocatore prima (tra il 1994 e il 1997, con una promozione in C2 nel 1995) e allenatore poi con fortune alterne (una promozione in B nel 2002 in coppia con Ciccio Graziani). Nel 2007-2008 sulla panchina dei pugliesi. Esperienza brevissima conclusa con un esonero dopo appena 8 (4 pareggi e 4 sconfitte). Dulcis in fundo Gianni Simonelli. Campano di Saviano, ex portiere negli anni settanta, Simonelli è stato ribattezzato il ‘filosofo’ per via di una laurea in lettere classiche. Serafico, impassibile, talvolta schivo, davanti alle telecamere celava tutta l’ansia e la tensione accumulate nel corso dei 90 minuti domenicali. “Il calcio sarebbe una cosa straordinaria se non ci fosse la domenica”: una sua massima che ne disegna al meglio personaggio. Al Catania nella stagione 1999-2000 in Serie C1. Campionato altalenante, con il picco del quarto posto dopo la vittoria di Castellammare di Stabia in aprile, proseguito con un crollo rovinoso finale e un deludente settimo posto, tra i silenzi ed incomprensioni tattiche (il giovanissimo Zampagna schierato insolitamente come esterno di centrocampo). Poca fortuna per un tecnico tra i più preparati della categoria. Al guida del Martina Franca nel campionato 2005-06. Tanta filosofia, pochi risultati.