Catania-Lupa C.R. 1-0: le pagelle rossazzurre

Un guizzante Luigi Falcone.

Un guizzante Luigi Falcone. 

Di Cecco, Garufo e Falcone i migliori della classe; insufficienti quasi tutti gli altri, in particolar modo Russotto e Calil.

Liverani SV: Non subisce un tiro in porta, eccezion fatta per una conclusione ciabattata di Morbidelli nella ripresa. Spettatore non pagante.

Garufo voto 7: Continue avanzate, inserimenti, suggerimenti tentati e persino un tiro dalla distanza. Tutti elementi che dimostrano quanto in fatto di grinta e determinazione abbia attualmente pochi eguali, nonostante sotto il profilo qualitativo lasci spesso a desiderare. Eppure il cross per il gol partita lo realizza proprio lui.

Ferrario voto 5,5: Al 10° sciupa malamente di testa da buona posizione sugli sviluppi di un corner. Nel primo tempo soffre oltremodo Mastropietro, che lo costringe pure ad un fallo da ammonizione al 19°. Cresce nella ripresa quando esce puntualmente in anticipo sugli attaccanti avversari per far ripartire l’azione dei compagni.

Bastrini voto 5,5: Morbidelli gli fa il solletico, e non soffre granché in marcatura, sebbene commetta un errore di concentrazione al 34° quando regala un pallone agli avversari nella propria metà campo. Va un po’ in affanno nella ripresa sulle ripartenze veloci della Lupa.

Nunzella voto 5,5: Molta confusione, poco arrosto sulla sua corsia. Parzialmente giustificato dal fatto di non trovare mai la collaborazione degli esterni alti, tant’è che spesso si ritrova costretto a partire in progressione individuale.

Agazzi voto 5,5: Gioca in maniera ordinata, ma non accende mai la luce e non riesce a innescare i movimenti dei trequartisti, anche se è in tal senso penalizzato dall’eccessiva distanza tra i reparti, non sufficientemente attenzionata dal tecnico.

Di Cecco voto 7: Non sempre lucido nelle giocate, ma è uno dei pochi a non abbassare mai la guardia, per poi alzarla alla grande nei minuti finali, dopo il gol di Plasmati.

Russotto voto 4,5: Paradossalmente, dopo Falcone è il giocatore che produce più iniziative e crea grattacapi alla retroguardia avversaria. A differenza del compagno, però, conclude quasi sempre le proprie azioni con errori gravi, dall’inutile assist ad un marcatissimo Calil nel primo tempo al gol divorato a due passi dalla porta nella ripresa. Polveri bagnate.

Bombagi voto 5: Inizia bene il match, sfiorando subito il gol con un colpo di testa ravvicinato in area, e provando a lanciare in profondità gli esterni offensivi. Al 25° una sua bomba da fuori area lascia intravedere le doti non proprio eccellenti di Tassi. Dopodiché, tuttavia, spegne improvvisamente e troppo anticipatamente la luce.
-> Calderini voto 4,5: Mezz’ora di partita per lui. Provoca l’ammonizione di Rosato, rimedia a sua volta un giallo e quando si ritrova a gestire il pallone cincischia dando l’impressione di non avere idee sul da farsi.

Falcone voto 7: Uno dei pochi a lottare e crederci fino alla fine. I compagni hanno idee confuse, gli avversari sono chiusi a riccio, per cui l’unica cosa che resta da fare è avviare iniziative personali che lui conduce con profitto, soprattutto quando, nella ripresa, Moriero lo piazza fisso sulla fascia destra, sulla quale parte in progressione, guadagna punizioni e corner e sforna discreti traversoni. Acqua nel deserto.
-> Castiglia voto 4: Entra subito dopo l’1-0 per aiutare i compagni a proteggere il risultato. I pochissimi minuti disputati rendono la prestazione ingiudicabile; il voto si riferisce al gol del raddoppio che spreca, neanche lui sa come, al 92°.

Calil voto 4: Chiuso nella morsa della difesa laziale, non fa molto, o semplicemente non riesce proprio a trovare spazi e intesa coi compagni. Forse un po’ troppo repentinamente Moriero lo fa uscire, ma fino a quel momento non aveva fatto nulla per meritarsi la presenza in campo.
-> Plasmati voto 6,5: Fino al liberatorio gol del vantaggio, nonostante i numerosi palloni alti che arrivano dalle sue parti, incide poco e niente. In occasione del gol, inoltre, è ampiamente agevolato dall’uscita a vuoto di Tassi. Ad ogni modo, tutto bene quel che finisce bene.

All. Moriero voto 4,5: Insiste col 4-2-3-1 che dopo avergli garantito sprazzi di vivacità nelle primissime partite sulla panchina etnea, da qualche settimana non sembra più offrire le dovute garanzie. Non corregge l’eccessiva distanza tra i reparti e l’inferiorità numerica patita in mediana. Come al solito al momento delle sostituzioni opera scelte coraggiose e viene premiato, anche se stavolta per merito da attribuire principalmente alla buona sorte. Degli 11 animali che invocava in conferenza stampa neanche l’ombra, e in vista delle ultime quattro giornate si tratta di un vero e proprio allarme.

LUPA CR voto 7: Una squadra retrocessa matematicamente soltanto oggi, ma mentalmente ormai da mesi, gioca con grande orgoglio ed ha il merito di riuscire a limitare il potenziale offensivo etneo, nonostante sia composta da elementi più vicini al dilettantismo che non al professionismo, compreso il simpatico e pittoresco tecnico Palazzi.

Arbitro Volpi voto 5,5: Qualche fallo di mano di tanto in tanto non visto, una regola del vantaggio non applicata che compromette una ripartenza del Catania, ma complessivamente una direzione non troppo problematica.