Catania-Locri 2-0: le pagelle rossazzurre

Giovinco e Rapisarda, i match winner

Giovinco e Rapisarda, i match winner 

Le valutazioni riportate al termine della vittoriosa sfida col Locri. Rapisarda man of the match.

BETHERS SV: Spettatore non pagante, sempre attento nelle poche occasioni (uscite, prese) nelle quali viene chiamato in causa.

 

RAPISARDA voto 7,5: Dopo un primo tempo a luci alterne, sale in cattedra nella ripresa, quando Ferraro lo sposta sull’out di sinistra. E’ protagonista in entrambi i gol del Catania: è lui a sfornare il cross che conduce all’autogol di Dodaro ed è sempre lui a mettere in mezzo (dopo un puntuale inserimento) il pallone che Jefferson prolunga verso Giovinco per il 2-0. Al di là degli episodi, è sempre sul pezzo, proponendosi costantemente in avanti e vincendo quasi tutti i duelli individuali.

 

FERRARA voto 5,5: Al debutto da titolare, non soffre particolarmente in marcatura, complice un attacco ospite piuttosto timido. E’ però protagonista di alcune piccole sbavature che fanno rumoreggiare il pubblico e, forse, inducono Ferraro a sacrificarlo nell’intervallo sull’altare delle modifiche tattiche.

-> SARAO voto 6,5: Entra a inizio ripresa e buona parte della sua gara è dedita al sacrificio. Ogni tanto sfodera qualche virtuosismo ed è proprio lui, con un tacco smarcante, ad avviare l’azione del 2-0.

 

LORENZINI voto 6: L’unico intervento richiestogli è un anticipo al minuto numero 84, con il quale manda in corner un pallone indirizzato da Locri nell’area rossazzurra. Per il resto gestisce senza patemi di sorta.

 

CASTELLINI voto 6: Nel primo tempo, schierato da terzino sinistro, si fa vedere poco in avanti. Poi Ferraro lo sposta al centro della difesa e lui non batte ciglio, sciorinando l’ennesima prestazione affidabile.

 

RIZZO voto 6,5: Condivide con Rapisarda l’espressione “sempre sul pezzo”, consacrandosi sempre di più come uno dei pochi elementi davvero imprescindibili per gli equilibri complessivi di questa squadra. Peraltro, ha il pregio di essere un diesel, aumentando l’intensità di pressing e contrasti col passare dei minuti.

 

LODI voto 5,5: Classica partita resa complicata, per lui, dallo schermo predisposto dagli avversari. A ciò si aggiungono alcuni errori in fase di impostazione e nella battuta di taluni calci piazzati. Dai suoi piedi ci si attende sempre qualcosa in più.

-> GIOVINCO voto 7: Ferraro gli concede buona parte del secondo tempo e finalmente arriva la sua serata di gloria. Prima della magia con la quale firma il 2-0, si mette in mostra con i suoi movimenti tra le linee sulla trequarti e con alcune sgusciate che inducono gli avversari al fallo.

 

VITALE voto 6,5: Anche lui encomiabile per intensità ad oltranza. Rispetto a Rizzo è meno combattivo, ma altrettanto utile. E vista l’età denota un’ottima personalità.

 

SARNO voto 6: E’ il faro della squadra, viene costantemente cercato dai compagni per avviare azioni offensive e creare pericoli con le sue serpentine ed i suoi traversoni. Ci mette tutta la buona volontà, prova persino una magia con un pallonetto da distanza siderale nella ripresa, ma non riesce ad incidere come vorrebbe.

-> BANI voto 6: Per lui una decina di minuti, durante i quali si limita a giocate scolastiche per controllare il risultato.

 

DE LUCA voto 6: Schierato da prima punta (per la prima volta), si dà un bel da fare. Si muove parecchio, cercando combinazioni coi compagni di reparto, e in un paio di circostanze tenta la rovesciata in area nel primo tempo. Non riesce, però, a scardinare la difesa avversaria. Nella ripresa Ferraro lo riporta a sinistra, da lì riesce a servire un solo traversone, prima di essere richiamato in panchina.

-> JEFFERSON voto 6: Non è molto presente nella mezz’ora abbondante a lui concessa ma, quando il pallone arriva dalle sue parti, è sempre un pericolo. Prima “guadagna” un rigore negato da Fantozzi, poi con un preziosismo contribuisce all’azione del raddoppio.

 

FORCHIGNONE voto 6: Nell’ambito di una prima frazione di gioco non semplicissima per il Catania in avanti, di tanto in tanto si rende protagonista. Effettua alcuni traversoni e guadagna un calcio di punizione al limite dell’area. Ciò nonostante, Ferraro decide di sostituirlo nell’intervallo.

-> BOCCIA voto 6: Entra col proposito (del mister) di aumentare l’intensità sulle corsie laterali, in effetti spinge parecchio ma dal suo lato Sarno tende a fare da sé non valorizzando le sue sovrapposizioni. Non si mette granché in mostra, ma sicuramente non demerita.

 

All. FERRARO voto 6,5: Il match odierno si configura come uno dei più complicati. Il Locri concede pochi spazi e l’idea iniziale del mister (tridente leggero) non “spacca”. Al di là del solito tema della qualità della panchina, il merito dei ragazzi di Ferraro è quello di non mollare mai la presa e cercare costantemente, a viso aperto, il gol, dimostrando di non pagare i diversi cambi di moduli e uomini disposti dal tecnico nella ripresa.

 

LOCRI voto 6,5: Squadra ben organizzata, che pur badando principalmente ad ostruire gli sbocchi offensivi al Catania, allo stesso tempo non lo fa in modo “catenacciaro”, ma alzandosi in pressing quando necessario e provando ad affacciarsi nella metà campo avversaria quando possibile. Il limite è quello di una tendenziale timidezza offensiva e, soprattutto, di un calo mentale dopo l’1-0, a seguito del quale i calabresi non offrono la dovuta reazione.

 

Arbitro FANTOZZI voto 5: Gestione cervellotica di alcuni episodi. Nel primo tempo non fischia alcuni falli solari e assegna calci di punizione per interventi meno gravi. Nella ripresa non concede al Catania un rigore (Mbaye trattiene Jefferson dai pantaloncini). Per fortuna, per il resto non combina altri danni e non perde il controllo del match.