Catania-Livorno: mi ritorni in ment ex

Marco Biagianti, prima volta da ex al

Marco Biagianti, prima volta da ex al "Massimino" 

In vista della gara tra etnei e labronici, in programma domenica 2 febbraio al "Massimino", riflettori puntati sull'unico ex di turno: Marco Biagianti, mediano amaranto dal lunghissimo passato rossazzurro...

Applausi per Marco!
Nel match contro il Livorno, di vitale importanza per le sorti del Catania, non può passare inosservato il primo ritorno da ex del centrocampista Marco Biagianti, passato ai toscani lo scorso 29 agosto dopo sette anni di rossazzurro. Prima volta da ex al “Massimino”, seconda da avversario dopo la gara d’andata disputata al “Picchi” di Livorno lo scorso 15 settembre. Novanta minuti in campo per il mediano fiorentino contro il suo recente passato. Tante emozioni, ma di certo inferiori di quelle che potrà provare domenica 2 febbraio quando calcherà il green etneo. Ogni passo un ricordo. Applausi per Marco, cuore rossazzurro!

Commiato strappalacrime
“Grazie per questo bellissimo viaggio lungo 7 anni! In bocca al lupo di vero cuore. ‘Non smettete di credere nei vostri sogni’. Un abbraccio grande. Marco #27 “. Con questo bigliettino, lasciato nello spogliatoio di Torre del Grifo, Marco Biagianti aveva salutato il Popolo Rossazzurro dopo 7 anni conditi da 154 presenze, 3 reti, una convocazione in Nazionale e 7 salvezze consecutive. Un addio strappalacrime, in grado di accarezzare il cuore ed addolcire anche i più critici, che dipinge al meglio l’uomo Biagianti. Il calciatore, Catania, l’ha conosciuto sotto diverse sfaccettature, apprezzandone temperamento, spirito di sacrificio e doti tecniche.. L’ascesa: dall’esordio di fuoco del 27 maggio 2007, giorno dell’indimenticabile spareggio salvezza contro il Chievo a Bologna, passando per il trionfo di Palermo del primo marzo 2009, alla salvezze da protagonista con Zenga e Mihajlovic in panchina. Un rendimento da top-player, in grado di catapultarlo nel giro della Nazionale azzurra (unica convocazione nel giugno 2009 con Lippi c.t.). Ma il destino, talvolta, è amaro e crudele. La discesa: sfumato il passaggio in rosanero, per suo stesso volere, da quel momento la carriera di Marco ha subito un lento e silenzioso declino, frutto di infortuni vari che ne hanno limitato (o meglio paralizzato) il rendimento. Nell’ultima stagione, con Rolando Maran in panchina, un sensibile ritorno, anche se distante dagli standard a cui Marco aveva abituato la platea etnea.