Catania-Lecce: Mi ritorni in ment Ex

Nedo Sonetti, il 'Sergente di ferro' di Piombino

Nedo Sonetti, il 'Sergente di ferro' di Piombino 

Nuovo appuntamento nel mondo dei 'doppi ex' passati e presenti...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti. Una miscela esplosiva di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite dentro il cassetto dei ricordi da stadio. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Presente: tanta roba
In vista della gara tra Lecce e Catania, in programma sabato 13 febbraio alle ore 20.30 allo stadio “Angelo Massimino”, fari puntati sui 'doppi ex' del passato e del presente. Capitolo abbastanza ricco, con una miriade di nomi che emergono sia dal passato che dal presente. Abbastanza corposa la rappresentanza attuale con ben sei elementi: cinque tra gli etnei, uno per i salentini.Il più ‘longevo’ in terra salentina è senza ombra di dubbio Stefano Ferrario. Esperienza a due riprese per il difensore milanese in maglia giallorossa. Più lunga la prima: 41 presenze e una rete (alla Lazio) dal 2010 al gennaio 2012. Dopo i sei mesi poco fortunati di Parma, con appena 4 presenze, il ritorno in Salento dove colleziona 9 presenze nel campionato di Lega Pro. L’impronta salentina abbastanza accentuata (almeno per quanto riguarda la formazione calcistica) anche per Leonardo Nunzella. Il terzino brindisino, dopo aver dato i ‘primi calci’ nelle giovanili della squadra della sua città, ha proseguito la sua crescita calcistica proprio in Salento. A maturazione completata ecco il passaggio semestrale alla Paganese, per ‘farsi le ossa’. Nell’estate 2013 il ritorno a Lecce, in Prima Divisione. Coi salentini nel girone d’andata scende in campo soltanto in 4 occasioni. Impiego col contagocce sfociato nel passaggio al Lanciano nel gennaio 2014. Percorso simile anche per Luigi Falcone brindisino di Mesagne, nelle giovanili giallorosse (insieme a Nunzella) tra il 2010 e il 2012. Dopo la buona stagione al Lanciano (18 presenze e 3 reti nella Serie B 2012-13) il ritorno a Lecce, stavolta nella prima squadra. Ritorno mordi e fuggi seguito dalla cessione al Varese dopo appena 2 mesi. Ex recentissimo è il centrocampista Matteo Pessina, al Lecce nei primi sei mesi dell'attuale campionato con appena tre gettoni: soltanto panchina nella gara d'andata del "Via del Mare". Quinto ed ultimo ex leccese è Emanuele Manitta, attuale preparatore dei portieri rossazzurri. Nella carriera dell’estremo difensore siciliano vi è anche una parentesi in Salento, vissuta nella stagione 2000-01 in Serie A. Parentesi poco fortunata per Manitta (neanche una presenza) relegato al ruolo di dodicesimo dall’esperto titolare Antonio Chimenti. L’unico rappresentante giallorosso è il tecnico Piero Braglia. Centrocampista, classe 1955, in rossazzurro nel biennio 1985-87 per un totale di 65 presenze e 5 reti.

Leo Nunzella, in azione nella gara di andata  



Indimenticabili
“Perché indimenticabile ancora sei per me, anche se i giorni passano più duri senza te. Tutte le cose che farò avranno dentro un po' di te, perché lo so dovunque andrai in ogni istante resterai indimenticabile”. ( “Indimenticabile” - Antonello Venditti)

Nella speciale categoria degli 'indimenticabili' trovano posto questa settimana ben dieci personaggi. I primi della lista sono i compianti Guido Biondi e Elio Grani. Lancianese doc, classe 1952, Biondi indossò la casacca rossazzurra in due riprese intervallate dalla parentesi di Rovereto: dal 1969 al 1972 e dal 1973 al 1976 per un totale di 102 presenze, 5 reti e una promozione dalla C1 alla B conseguita nella stagione 74/75. Nel 1976 il passaggio proprio al Lecce. In Salento: 65 presenze e 5 reti. Percorso inverso per il difensore Elio Grani giunto a Catania, nel 1956, dopo un’annata poco fortunata a Lecce (4 presenze nel 52-53) e tre a Bari. In rossazzurro fino al 1962 ha collezionato 168 presenze, 4 reti e la promozione in Serie A del 1959-60 con mister Di Bella in panchina. Vent’anni più tardi (estate 1982) ecco Ennio Mastalli ed è subito promozione in Serie A al termine degli infiniti spareggi di Roma contro Como e Cremonese. Dal 1982 al 1985 Mastalli colleziona in rossazzurro 84 presenze e 12 reti. Dopo le parentesi pugliesi con Foggia e Lecce ritorna a Catania nella stagione 1988/89 senza però incidere così come fatto in precedenza. Altro salto ventennale, altra promozione. Beppe Baronchelli (47 presenze e 3 reti dal 2000 al 2003, in precedenza 16 gettoni nel Lecce 1997-98) valoroso capitano del Catania che conquistò la promozione in B nella bolgia dello “Jacovone” di Taranto. Compagno di squadra in quell’avventura indimenticabile il funambolico Claudio Bonomi, esterno mancino protagonista di uno splendido gol su punizione proprio al Taranto nel 3-0 del marzo 2002. In precedenza 24 presenze e 3 reti con la maglia salentina in massima serie. Quattro anni più tardi è il turno di un altro ‘blocco da promozione’, quella in A firmata da Pasquale Marino. Tra i difensori troviamo Cristian Silvestri giunto a Catania, nel gennaio 2005, proprio dal Lecce. Stagioni memorabili quelle vissute con la maglia rossazzurra coronate dalla promozione in Serie A del 2005/06, seguite dalle successive salvezze in massima serie nelle stagione 2006/07, 2007/08 e 2008/09. Centoventisette presenze e 6 reti con il clamoroso gol del possibile 0-5 al Palermo sfiorato nel derby del primo marzo 2009. Trio in mediana con Fabio Caserta (103 presenze e 14 reti in rossazzurro dal 2004 al 2007; 33 presenze e 3 reti in giallorosso nel campionato 2008-09); Renato Olive (promozione in B coi pugliesi nel 1995-96) e il catanese Orazio Russo. L’ex team manager rossazzurro, nativo di Misterbianco, da giovanissimo ha indossato la casacca leccese per tre stagioni dal 1993 al 1996 mettendo insieme 79 presenze e 10 reti tra A, B e C1. Al Catania in ben 4 riprese: dal 1991 al 1993, 1996-97, dal 2004 al 2006 e, infine, nel 2010 giusto il tempo di giocare in A con la maglia della squadra della sua città. Con l’Elefante 119 gettoni e 12 reti tra A, B, C1 e C2: una bandiera in ogni campo. Infine, anche se non hanno ottenuto promozioni in rossazzurro, ecco altri due personaggi indimenticabili: Loriano Cipriani e Lorenzo Stovini. L’attaccante livornese, prima di giungere a Catania, indossò il giallorosso tra il 1983 e il 1985 mettendo insieme 20 presenze e 11 reti, una delle quali proprio agli etnei (4 novembre 1984). Nel 1989 l’arrivo in Sicilia. In rossazzurro fino al 1993 per un totale di 113 presenze e 42 reti. La più importante quella realizzata al Palermo nel derby del 1993: bordata da oltre 40 metri su punizione e posto tra gli indimenticabili assicurato. Percorso simile anche per il difensore fiorentino. Cinque stagioni in Salento, tra il 2001 e il 2006, con 160 presenze, 2 reti, una promozione in A e due salvezze in massima serie. Col Catania 102 presenze, 3 reti e altrettante salvezze consecutive in A dal 2006 al 2009 prima di esser lasciato andar via con troppa facilità. Senza dubbio tra i migliori difensori ad aver indossato la casacca rossazzurra.

Orazio Russo, catanese dal passato leccese  



Panchina: da Andreolli a Di Marzio
Altrettanto corposo l’elenco degli allenatori, nel quale troviamo personaggi di rilievo. Uno tra questi è Piero Andreolli, protagonista in protagonista della prima storica promozione in A dei rossazzurri conseguita nella stagione 1953/54. Al Lecce nel biennio 1962-64. Periodo giallorosso altalenante per Gigi De Canio, in Salento tra il 2009 e il 2011: esperienza partita nel modo peggiore, con la retrocessione in B, seguita dal pronto ritorno in massima serie e dalla successiva salvezza. Totalmente da dimenticare la parentesi in rossazzurro: 2 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte tra l’ottobre 2013 e il gennaio 2014. Leccese di San Cesario (così come Pellè) è Roberto Rizzo – a Catania nelle vesti di vice proprio del tecnico di Matera – calciatore prima e allenatore poi dei giallorossi. Altri leccesi sono Antonio Renna (a Lecce sia da calciatore che da tecnico, a Catania nel campionato cadetto 1984-85 senza grossi risulta) e Mario Russo (calciatore prima e tecnico poi dei salentini) protagonista a suo malgrado di una tra le più amare stagioni della storia rossazzurra: il campionato di C2 1995/96. Doppi parentesi anche per il navigato Nedo Sonetti, il Sergente di Ferro di Piombino. A Lecce in due riprese. La prima, poco fortunata, nel 1993-94 in Serie A conclusa con l’esonero dopo 11 giornate. Quattro anni più tardi il ritorno: ‘traghettatore’ dalla A alla B nel 1997-98, protagonista della promozione nel campionato seguente. Al Catania (insieme a Silvestri, Jeda e Pellè) per 31 giornate nel torneo 2004-05, concluso con una tranquilla salvezza. Altro livornese Mario Magnozzi, tecnico leccese nella stagione 1948-49, al Catania nel campionato seguente per appena quattordici giornate. Dulcis in fundo Gianni Di Marzio. Esperienza agrodolce quella del tecnico campano sulla panchina etnea. Prima stagione da incorniciare – con la storica promozione in A al termine dei memorabili spareggi romani, contro Como e Cremonese, nel giugno 1983 –, seconda annata da incubo conclusa con l’esonero dopo appena 12 giornate con il Catania ultimo in classifica. Prima del periodo catanese il biennio leccese 1980-82 in B.

Raffaele Schiavi, ex difensore rossazzurro  



Passato: da Anania a Pellé
Infine, ecco la classica carrellata finale. Partenza con un quartetto recentissimo: il portiere Luca Anania, il mediano Manuel Coppola ed i difensori Raffaele Schiavi e Antonio Mazzotta tutti in rossazzurro nella scorsa stagione. Andando ancor più a ritroso ecco il brasiliano Babù (meteora a Catania, buone annate in Salento con Zeman); i centrocampisti Enrico Engel (anni ’30), Aldo Gavazzi (anni 40-50), Osvaldo Biancari (anni 50-60) e Maurizio Raise (anni ’80); il terzino anni 70-80 Eliseo Croci; il mediano (divenuto poi allenatore di entrambe le squadre) Giovanni Degni; l’attaccante Luigi Della Rocca (rossazzurro nel 2003-04, al Lecce nella scorsa stagione); i difensori Vincenzo Marino (anni ’80), Walter Dondoni (anni ’90), Alberto Malusci e Nicola Mariniello (entrambi nei primi anni 2000). Mediani dal passato importante sono il barlettano Gennaro Delvecchio e il ghanese Mark Edusei. Lo spilungone pugliesi (assai ghiotto di granita e gelato catanese) ha indossato la casacca rossazzura in più riprese per un totale di 121 presenze e 9 reti tra A e B. Altrettanto corposa l’esperienza in giallorosso con oltre 70 presenze e 9 reti tra A e Lega Pro. Attualmente a Melfi come secondo di mister Palumbo. Esperienze a due riprese per Edusei in Salento (1996-97 e 1998-2000) per un totale di 26 gettoni e una rete. Più fortunata l’esperienza catanese: 58 presenze tra il 2006 e il 2008 prima di esser messo fuori rosa per scelta tecnica dell’allora tecnico etneo Walter Zenga. In avanti, merita un capitolo a parte il brasiliano Jedaias Capucho Neves ‘Jeda’, al Catania dal gennaio al giugno 2005. Con la maglia rossazzurra ha totalizzato 19 presenze impreziosite da 6 reti, alcune delle quali decisive per le sorti di alcuni risultati. In rete contro Catanzaro, Ascoli, Empoli, Cesena e Treviso. Proprio contro la formazione trevigiana la sua serata migliore: una doppietta fantastica che suggellò una delle vittorie più belle del Catania di Sonetti. Ricordi positivi ma, anche, negativi. Cinque le reti realizzate da ex all'Elefante: due con la maglia del Crotone, una con quelle di Cagliari, Lecce (51 presenze e 9 reti dal 2010-11 e 2012-13) e Novara. Sempre nel reparto avanzato troviamo Angelo Pereni (rossazzurro negli anni 60-70, al Lecce nelle vesti di tecnico), Giovanni Picat Re (anni ’70), e Inacio Pià (anni 2000). Conclusione con il centravanti della Nazionale azzurra Graziano Pellè, leccese di San Cesario. Cresciuto proprio nelle giovanili giallorosse Pellè arrivò a Catania nel ‘convulso’ gennaio 2004 ad appena 19 anni. Quindici presenze coi rossazzurri di mister Sonetti senza alcuna rete.