Catania-Lanciano 3-3: le pagelle rossazzurre

Rosina esulta dopo il gol su rigore...

Rosina esulta dopo il gol su rigore... 

Le pagelle del Catania che ha pareggiato la prima gara di campionato al Massimino contro la Virtus Lanciano.

TERRACCIANO: Bravo nel primo tempo a vanificare due pericolose occasioni degli avversari. Salva un gol-nogol sulla linea e benedice il palo alla sua sinistra allo scadere dei primi quarantacinque minuti. Nel secondo tempo non riesce a neutralizzare i due rigori del Lanciano. VOTO 6

PERUZZI: Soffre terribilmente il suo avversario diretto Gatto. Poche sbavature nel primo tempo anche se in affanno. Nella ripresa il Lanciano colpisce sul suo lato. Procura il primo rigore per gli ospiti e favorisce l’azione per il secondo gol. VOTO 4,5

SPOLLI: Buon primo tempo, sbroglia diverse situazioni di pericolo. Nella ripresa sbanda insieme a tutto il reparto arretrato e da un suo errore scaturisce il gol del definitivo 3-3. VOTO 5

GYOMBER: Discreta partita per il difensore rossazzurro che paga il mancato rinvio di testa in occasione del terzo e ultimo gol del Lanciano. Dopo l’ingresso di Sauro viene spostato a destra da Pellegrino. VOTO 5

MONZON: Bisognerebbe capire se il suo ruolo naturale è quello di terzino o esterno offensivo. Commette qualche errore in fase di copertura anche se i pericoli maggiori il Lanciano li ha creati sul lato opposto. VOTO 5,5

RINAUDO: Solita grinta e solita caparbietà nel sradicare palloni agli avversari. La sua prestazione viene un po’ mascherata dalla presenza al suo fianco di Chrapek che lo limita nei movimenti in mezzo al campo. VOTO 6

CHRAPEK: Palla al piede si propone in maniera interessante, riesce soprattutto a far girare palla. Poco incisivo negli ultimi 30 metri, da lui ci si aspetta qualche invenzione in più. VOTO 6

MARTHINO: Serve un gran pallone a Calaiò per il primo gol stagionale del Catania. Realizza nella ripresa il gol del momentaneo 2-2 al termine di una bellissima azione. Risulta il migliore in campo insieme a Rosina. Regala spunti interessanti e buoni movimenti, con e senza palla. VOTO 7

ROSINA: Insieme a Martinho il migliore in campo al Massimino. Gioca qualche metro più indietro rispetto alla sua posizione naturale. Fa girare palla ed è lui a prendere in mano la squadra. Forse più vicino a Calaiò rende meglio. VOTO 7

CALAIO': Sblocca il risultato su assist di Martinho. Freddo a battere il portiere avversario. Difende bene la palla ma dovrebbe essere servito in maniera migliore dai compagni. Con Rosina più vicino diventerebbe devastante. VOTO 6,5

CASTRO: Partita grigia per l’argentino. Poco reattivo e spesso lontano dal vivo del gioco. Non riesce a sfondare sulla fascia e non è lucido nel saltare l’avversario. Si procura il rigore che porta poi al momentaneo 3-2 per i rossazzurri. VOTO 5

LETO: Non riesce ad incidere sul match anche perché viene servito poco. Senza voto

SAURO: Si piazza al centro della difesa con Gyomber spostato a destra. Un buon intervento a spazzare di testa. Senza voto

CALELLO: Pochi minuti per lui, subentrato al posto di Rosina. Senza voto

PELLEGRINO: Catania bello a metà, ossia dal centrocampo in su. Errori grossolani in difesa. La Serie B è un campionato difficilissimo in cui bisogna calarsi con grandissima attenzione, qualunque sia il nome dell’avversario. Siamo ancora alla prima, bisogna migliorare alcuni automatismi e trovare la quadratura del cerchio. Il carattere dimostrato dai ragazzi e la qualità tecnica di buona parte della squadra sono comunque una garanzia. VOTO 6

ARBITRO MINELLI: Scellerato. Inizia la partita malissimo con numerose disattenzioni su falli evidenti ai danni dei giocatori rossazzurri nei pressi dell’area avversaria. Innervosisce i 22 in campo con cartellini gialli rifilati da ambo le parti. Qualche dubbio sul gol-nogol del Lanciano nel primo tempo con la parata miracolosa di Terracciano sulla linea. Netti i due rigori a favore degli ospiti. Il rigore per il Catania può starci ma in altre occasioni può anche non essere fischiato. Nel finale si lascia andare con cartellini gialli ai danni dei rossazzurri e per finire espelle Calaiò dopo il triplice fischio finale senza che l’attaccante etneo abbia alzato dito e voce. VOTO 4