Catania-Juventus: presentazione della gara

Notte da cuori impavidi...

Notte da cuori impavidi... 

La presentazione della sfida tra rossazzurri e bianconeri in programma al "Massimino" domenica 23 marzo alle ore 20.45. Un testa coda dal pronostico a senso unico...

28 ottobre 2012
Cinquecentoundici giorni più tardi, era il 28 ottobre 2012, il Catania ritrova allo stadio “Angelo Massimino” la Juventus di Antonio Conte. Cinquecentoundici giorni non sono bastati per dimenticare la scandalosa direzione arbitrale del signor Andrea Gervasoni di Mantova (coadiuvato dagli “assistenti” Rizzoli di Bologna e Pepe di Juventus) che di fatto condizionò pesantemente l’andamento della gara tra rossazzurri e bianconeri (0-1 per la Juve). Tanta acqua è passata sotto i ponti, con altri due confronti tra le due formazioni disputati però in Piemonte, ma l’amaro fiele di quella giornata non è stato ancora digerito. Cinquecentoundici giorni dopo lo scenario è da “mission impossible”: la Juventus si accinge a conquistare il terzo scudetto di fila (il numero 30 e non 32) mentre il Catania annaspa all’ultimo posto della graduatoria con pochissime chance di salvezza. Ma prima di esalare l’ultimo respiro c’è un conto sportivo da saldare. Comunque vada questa stagione.

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti…
… pigghia lu bastuni e tira fora li denti! Settimana assai movimentata quella appena trascorsa in casa etnea. Rossazzurri in ritiro in quel di Ragusa, ben distante da una città che comincia a rumoreggiare spazientita per la situazione di classifica sempre più drammatica; scossoni nei quadri societari con arrivi (Sebastian Echave), ritorni (Maurizio Patti e Christian Argurio, quest’ultimo ex bianconero) ed addii (Orazio Russo); nuovi passi importanti per il futuro, con il presidente Pulvirenti che rilancia fiero firmando l’atto d’acquisto del terreno dove sorgerà il nuovo stadio del Calcio Catania. Tanta roba in una settimana che segue la clamorosa sconfitta di Reggio Emilia, contro un Sassuolo affamato che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. E non solo a parole. Ripartire dal primo tempo del “Mapei Stadium”? Troppo scontato. Cioè che bisogna ricordare dell’amara domenica emiliana è il coriaceo e battagliero spirito dei neroverdi, provando magari ad emularlo nella proibitiva gara contro la Juventus campione d’Italia. Emulare il Sassuolo senza farsi infilzare passivamente da un avversario superiore (con ben 55 punti in più in classifica rispetto agli etnei) e regalare al “Popolo Rossazzurro” una serata d’altri tempi. Una grande prestazione senza guardare quella classifica che in teoria concede ancora qualche flebile chance di salvezza (quart’ultimo posto distante 5 lunghezze). Nessun calcolo, nessuna nuova illusione, nessun lamento: celata abbassata, denti digrignati e cuore in campo: la maglia rossazzurra va onorata. -20 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”

Carica da “JuveCentus”
Primo posto in classifica con 14 punti di vantaggio sulla Roma seconda (giallorossi però con una gara da recuperare); imbattibilità giunta a quota 20 (ultima ed unica sconfitta in campionato quella di Firenze lo scorso 20 ottobre); carica a mille derivante dal passaggio ai quarti di finale di Europa League (finale in programma proprio allo “Juventus Stadium”) ed obiettivo dei cento punti in classifica quanto mai alla portata. Juventus stratosferica, Juventus imbattibile, Juventus dei record, Juventus ancora tremendamente affamata di successi . Una “macchina da guerra” quasi perfetta quella plasmata dal tecnico Antonio Conte, bravissimo nel trasmettere ai suoi giocatori una mentalità vincente che nell’era post-calciopoli sembrava persa. Grandi numeri per la “Vecchia Signora” nonostante le cocenti eliminazioni dalla Champions League e dalla Coppa Italia per mano di Galatasary e Roma. Due “macchie” che fanno male, soprattutto quella europea, cancellate però da un rendimento in campionato da schiacciasassi. Score impreziosito dalla soddisfazione non indifferente di aver battuto tutte le altre diciannove componenti della serie A 2013/14. Trovare una pecca, un punto debole a questa squadra appare un’utopia. Assoluta superiorità dei bianconeri o manifesta inferiorità delle avversarie? La verità, come spesso accade, sta nel mezzo…