Catania-Genoa: mi ritorni in ment ex

Marchese e Lodi: passato rossazzurro, presente rossoblù

Marchese e Lodi: passato rossazzurro, presente rossoblù 

In vista di Catania-Genoa fari puntati sui cinque ex della gara: Bizzarri, Marchese, Manfredini e Lodi da una parte; Tachtsidis dall’altra.



Grifone rossazzurro
Nella gara tra Catania e Genoa, in programma domenica 6 ottobre alle ore 15 allo stadio “Angelo Massimino”, riflettori puntati su ben 5 ex: uno tra le fila rossazzurre, quattro tra quelle rossoblù. Bizzarri, Marchese, Manfredini e Lodi nel Genoa, Tachtsidis nel Catania.

Bizzarri, eroe al “Barbera”
Arrivato dal Gimnàstic de Tarragona nell’estate del 2007 Albano Benjamin Bizzarri, dopo un avvio da titolare, viene relegato in panchina dal tecnico Silvio Baldini, lasciando il posto al ‘discontinuo’ Ciro Polito. La svolta nell’esperienza catanese di Bizzarri coincide con l’arrivo sulla panchina etnea di Walter Zenga che, oltre a piazzare Vargas a centrocampo, riconsegna le ‘chiavi’ della porta etnea al portiere argentino. In due stagioni totalizza 46 presenze (7 in coppa Italia) incassando 58 reti (11 delle quali in coppa Italia) regalandosi, però, giornate memorabili. Memorabili come le parate che rievocano nella mente dei tifosi rossazzurri la leggendaria vittoria del “Renzo Barbera” del primo marzo 2009. Nel 4 a 0 rossazzurro ai ‘cugini’ rosanero spiccano, senza ombra di dubbio, anche gli interventi miracolosi del portiere argentino abile e, talvolta, anche fortunato a ‘murare’ tutti gli attacchi del Palermo.

Manfredini, difensore goleador
Thomas Manfredini è stato uno tra i più continui nella prima stagione dell’era Pulvirenti. Trenta presenze e tre reti, nella serie B 2004/05, per un difensore dal vizietto del gol. Reti importanti (tutte decisive) una delle quali, la prima, davvero bizzarra. Catanzaro stadio “Ceravolo” 21 settembre 2004: lancio dalla trequarti rossazzurra del biondo difensore, ‘strano’ movimento di Sasà Bruno che inganna il portiere calabro Lafuenti con il pallone che finisce lemme lemme in rete. Rete fortunosa. Altro sigillo, quello del 21 novembre 2004 che dà l’inizio alla rimonta sul Pescara (2-2 finale firmato da Ferrante). La ‘gemma’ di Thomas è senza ombra di dubbio il ‘chirurgico’ calcio di punizione che vale la vittoria sul Torino nella prima ‘Giornata Rossazzurra’ della storia, ovvero il 13 febbraio 2005.

Marchese, profeta in patria
L’esperienza rossazzurra di Giovanni Marchese, terzino sinistro di Delia, rappresenta l’esempio lampante per tutti coloro che attraverso il lavoro, la fatica e la dedizione riescono ad emergere dall’anonimato calcistico. Novantotto presenze (tra serie B, A e Coppa Italia), 5 reti e la storica promozione in serie A del 28 maggio 2006 vissuta da protagonista. Un bottino niente male per un difensore esploso in rossazzurro con Montella e confermatosi a buoni livelli con Maran. Due stagioni da protagonista, tra i migliori terzini della massima serie, prima dell’addio (dalle modalità ampiamente evitabili) della scorsa estate: passaggio a parametro zero al Genoa con in dote una ‘squalifica’ (fino al prossimo 18 ottobre) rimediata nell’ambio del processo “Bari-Bis” relativo al calcioscommesse. Una squalifica che costringerà Marchese a saltare l’atteso ritorno da ex al “Massimino”.

Lodi, mancino divino
Chi sarà molto probabilmente in campo, nel 3-4-3 del debuttante Gasperini (nuovo tecnico genoano), è Francesco Lodi, regista mancino specialista dei calci piazzati. Senza ombra di dubbio l’ex più atteso della gara è proprio il centrocampista di Frattamaggiore, trasferitosi improvvisamente (e inaspettatamente) al Genoa nel mercato estivo nell’ambito dello scambio con il greco Tachtsidis. Novanta presenze e ben 20 reti, tra campionato e Coppa Italia, per il “Ciccio rossazzurro” tra il gennaio del 2011 e il giugno del 2013. Diciotto reti tutte siglate ‘da fermo’, con pennellate d’autore su punizione (una delle quali proprio al Genoa nella scorsa stagione) che hanno infiammato più volte il Popolo del “Massimino”. Indimenticabile la doppietta siglata al Lecce nel giorno del suo esordio in rossazzurro del 13 febbraio 2011. Due reti su punizione sotto la Nord in cinque minuti per ribaltare una sconfitta che avrebbe avuto delle conseguenze catastrofiche. Curiosità: al Lecce è legato anche un gol subito nell’insolite vesti di portiere nella gara del “Massimino” dell’11 aprile 2012.

Tachtsidis, genoano di passaggio
L’unico rossazzurro dal passato genoano è il greco Panagiotis Tachtsidis, portato in Italia proprio dalla società presieduta da Enrico Preziosi nell’aprile 2010. Nonostante un contratto quinquennale, contraddistinto da continui prestiti (a Cesena, Grosseto, Hellas Verona e Roma), “Taxi” non ha mai indossato la casacca ligure in gare ufficiali. Proprio per questo il centrocampista greco può considerarsi un genoano di passaggio. Un motivo in più per disputare una grande gara al cospetto di una società che non ha creduto totalmente nelle qualità del mediano ellenico.