Catania-Genoa (4-0): Papu, Pitu e fantasia!

Barrientos, splendida doppietta...

Barrientos, splendida doppietta... 

Il commento al match del "Massimino" tra etnei e genoani. I temi "caldi": verso una salvezza tranquilla; 4-3-3, strada da seguire; Cesena o Torino?

Verso una salvezza tranquilla
Finalmente il 2012 vede il Catania vincente. Fra ripetuti rinvii e qualche partita non propriamente esaltante, i tifosi attendevano un pomeriggio come questo per tornare a gioire e guardare a un futuro di tranquillità. Era importante vincere, per il morale e la classifica. Lo si è fatto alla grandissima, distruggendo un Genoa obiettivamente inguardabile, sebbene sia da rimarcare come la brutta prestazione del Grifone sia da ascrivere soprattutto alla grande giornata di Lodi e compagnia. Il Genoa dell’ex Marino è la squadra tipica che può andare in enorme difficoltà con il Catania, team specialista nelle ripartenze veloci grazie a elementi rapidi e tecnici come Gomez, Barrientos o Bergessio, ben imbeccati da centrocampisti tecnici come Lodi o Almiron. I rossoblù liguri giocano e fanno giocare e, sommamente, imbarcano alla grande in virtù di una difesa che, in special modo fuori dalle mura amiche, si approssima a un colabrodo (fanno fede le cinque reti beccate a Palermo). Quindi, godiamoci i quattro gol e la classifica “serena”, ma non abbassiamo la guardia, perché ci attendono sfide difficilissime come quella di Torino o i recuperi con Cesena e Siena, match in cui ci sarà da battagliare e nessuno potrà attendersi le autostrade lasciate dai genoani. Dicevamo la classifica. Con due gare da recuperare, a quota 27, sono 9 i punti di vantaggio sul Lecce terz’ultimo, malgrado vi sia da sottolineare come anche le squadre che stanno sotto, eccetto Lecce e Novara abbiano due (Bologna e Siena) e una gara da recuperare (e con Cesena e lo stesso Siena sono scontri diretti...), nonché team come appunto Lecce e Novara stiano dando segni di risveglio, vedasi la vittoria a San Siro dei piemontesi di Mondonico. Insomma, i rossazzurri stanno veleggiando abbastanza lievemente verso la salvezza, unico e vero obiettivo stagionale. Ci sarà da vedere se si riuscirà, come vuole il presidente Pulvirenti, a sfondare quota 50, ma sarebbe un surplus. Il settimo anno consecutivo in A, record storico, viene prima di tutto.

4-3-3, strada da seguire
Alla luce dell’infortunio di Potenza e della “dipartita” di Alvarez, mi pare che la strada del “genetico” 4-3-3 rossazzurro sia la più percorribile. Oggi, con Bellusci squalificato, in panchina non era presente nessun difensore (anche Capuano ai box) e non si poteva fare altrimenti. Ma anche in caso di disponibilità del centrale ex ascolano, mettere tutti i difensori in campo senza riservarsi un’alternativa rimane pericoloso, a meno che non si voglia inserire Llama a sinistra, relegando Marchese in panca. Oltre tutto, non è solo questo. Ci sono elementi che con il 4-3-3 si esaltano, giocano meglio, rimane un peccato non sfruttarli a pieno. Mi riferisco a Gomez e Barrientos, per esempio, ma ho l’impressione che anche Lodi e Almiron, oggi eccezionali, riescano a innescare con più frequenza e precisione le ripartenze avendo davanti tre elementi rapidi come il “papu”, il “pitu” e il “lavandina”. Non vi sono dubbi che le migliori prestazioni ,le più convincenti anche in termini di reti realizzate, il Catania le abbia fornite con questo modulo. Oggi la partita si è messa subito come voleva Montella grazie al rigore trasformato da Lodi (sesta rete stagionale, capocannoniere) e, vieppiù, i ragazzi in maglia etnea si sono potuti esprimere la massimo delle possibilità. Se a uno come Gomez concedi quegli spazi, non hai speranze. E, infatti, oggi Gomez è tornato Gomez dopo un periodo di appannamento. Devastante sulla sua corsia di competenza, corse, dribbling, assist, rigore procurato e falli da ammonizioni subiti a iosa. Non solo. Si è potuta celebrare la prima doppietta di Barrientos che, dopo aver fallito un gol incredibile, si è rifatto con due “perle” nella ripresa, al culmine di una prestazione maiuscola. Questo è un giocatorone, deve solo tornare a livelli fisici e psicologici di livello. Da rimarcare la quinta rete di Bergessio, un ragazzo “da Catania”, uno che corre e lotta sempre; pur non essendo un cannoniere implacabile, i suoi gol si rivelano spesso pesanti (ricordiamo pure la scorsa stagione). Buono l’esordio di Motta, terzino di qualità che non potrà che migliorare buona la partita di Marchese e Izco, senza errori. Sul portiere v’è da fare una discussione a parte. Bene ha fatto Montella a confermare Kosicki dopo la buona prestazione effettuata contro la Roma. E bene ha fatto il ragazzo in campo. Buona sicurezza, buone parate, una certa propensione all’uscita. Qualcuno potrà obiettare che ha sbagliato un’uscita alta e ha rinviato una volta di pugno in maniera pericolosa, tuttavia si potrebbe rispondere che almeno ci ha tentato, cosa che in passato non sempre avveniva. La cosa più importante è non bruciarlo, non sarebbe (soprattutto per lui) produttivo esaltarlo, farne un eroe per poi “gettarlo” al primo errore. Pare evidente che debba crescere, e non sembrerebbe strano se si pensa che in pratica non ha mai giocato (ma non lo si poteva “scoprire” prima, considerate le lacune di Andujar?). Lasciamolo tranquillo e diamogli fiducia. Sarà lui, però, a doversela guadagnare con le prestazioni. Per adesso, posso dire solo che in 120’ circa non ha ancora preso gol. I suoi predecessori non penso abbiano fatto meglio...

Cesena o Torino?
Lo ha confermato lo stesso Presidente Pulvirenti nel postpartita: il prossimo match del Catania si svolgerà sabato sera a Torino contro la Juventus di Conte. Non è ufficiale, ma lunedì dovrebbe decidersi l’ennesimo rinvio per neve di Cesena-Catania, a dimostrazione che il campionato italiano sta diventando una vera e propria barzelletta. Se ne riparlerà a marzo, quando le condizioni atmosferiche, si suppone, saranno migliori. Quindi, sotto con i bianconeri, consapevoli di come si tratti di una gara “quasi” impossibile nel campo del la virtuale capoclassifica, per giunta anche imbattuta. Ho detto quasi, perché non bisogna dimenticare come squadre del livello di Siena e Bologna siano riuscite a portare a casa un punticino dallo Juve Stadium in virtù di prestazioni attente e gagliarde. Non solo. I rossazzurri nelle ultime due stagioni non è che abbiano fatto malissimo in terra piemontese, basti ricordare l’apoteosi di Lodi al 93’ dell’ultima occasione. Certo, contro Pirlo, Marchisio o Vucinic, ci sarà da replicare la prestazione odierna, mettendoci in più un pizzico di cattiveria in difesa, cosa non facile per un team che gioca e fa giocare a calcio come il Catania. Sarà disponibile un’opzione in più in difesa (Bellusci) e con i tempi che corrono si tratta di grasso che cola... Let’s go, Liotru, let’s go!!!