Catania-Foggia, presentazione: riprendere la corsa

'Tano' Calil, in azione a Messina, sfida tra bomber col foggiano Iemmello

'Tano' Calil, in azione a Messina, sfida tra bomber col foggiano Iemmello 

La presentazione della gara tra etnei e satanelli, in programma sabato sera al "Massimino"...

Big match da vincere
Doveva essere il big match del campionato per via del blasone (28 campionati in A: 17 per i padroni di casa, 11 per gli ospiti) e per la qualità tecnica di ambedue gli organici. Doveva, poteva, lo sarà (forse) più avanti… Ma al di là del divario evidenziato nell’attuale classifica, figlio di una penalizzazione che ‘trattiene’ gli etnei nei bassifondi, Catania-Foggia è gara da riflettori serali. Tra Real Madrid-Barcelona (in programma alle ore 18.15) e Juventus-Milan (fischio d’inizio alle ore 20.45) s’incastra la sfida tra etnei e pugliesi che di terza serie ha ben poco.

Gara di cartello (presumibile una cornice di pubblico ancor più numerosa rispetto ai ‘classici’ dieci-undicimila) per un Catania che, classifica alla mano, non può far altro che vincere. I due punti incamerati nei derby contro Akragas e Messina, giunti al termine di due gare dalla storia ben diversa, oltre al morale e al campanile servono a ben poco. Nella situazione attuale in cui versa la formazione di mister Pancaro – terzultima a +3 dall’ultimo posto (occupato dal Martina) ed ad altrettante lunghezze dalla tredicesima piazza (occupata dal Matera) che equivale la salvezza senza passare dai play-out – in ogni partita bisogna fare bottino pieno, a prescindere dall’avversario di turno. Solito discorso, trito e ritrito, ma che occorre ripetere di tanto in tanto per non perdere di vista l’obiettivo primario della stagione: il mantenimento della categoria (o, se preferite, evitare di sprofondare tra i dilettanti) e secondariamente provare ad intrufolarsi in lotte per traguardi più ambiziosi.

Obiettivamente questo Catania, valori tecnici alla mano, non corre il rischio di sprofondare senza riuscire a risalire in tempo. Il rischio, invece, è quello di perdere troppo terreno dalle zone nobili della graduatoria e quindi di non poter giocarsi al meglio le proprie carte nella seconda parte di stagione. Dopo il calo fisiologico registrato dopo il successo sul Martina, con due punti in tre partite, bisogna riprendere ad accelerare. Riprendere a correre, sfruttando al meglio un calendario che, da qui a Natale, appare sulla carta abbastanza favorevole: le trasferte contro Lupa Castelli Romani e Melfi alternate alle gare casalinghe con Benevento (unica big) e Paganese. Cinque gare, compreso il big match coi satanelli, per andare alla sosta natalizia con una classifica migliore e più consona ai valori tecnici espressi dai ragazzi di mister Pancaro.

Una rincorsa che (ri)parte proprio con l’avversario più insidioso che potesse capitare: il Foggia dell’ex Roberto De Zerbi, indicato da tutti come grande favorito per il successo finale. I satanelli, attualmente al terzo posto (in coabitazione con Lecce e Benevento) a -6 dalla Casertana capolista, sono reduci dall’incredibile sconfitta casalinga contro il Monopoli. Due a zero per i biancoverdi in virtù delle prodezze balistiche di Gambino e Croce (tra l’altro gli unici tiri verso la porta di Narciso) e della giornata di grazia del portiere monopolitano Pisseri, protagonista di numerosi interventi miracolosi con ben due calci di rigore parati ai foggiani Sarno e Iemmello, quest’ultimo il capocannoniere del Girone C con 6 reti. Tanta rabbia in corpo per una squadra che dopo un avvio stentato, un punto in tre partite, aveva imboccato la strada giusta (5 vittorie e 2 pareggi) mettendo nel mirino le primissime posizioni.

Un incidente di percorso che non mette in discussione il valore di una formazione costruita per tentare il salto diretto in Serie B. La voglia di riscatto del Foggia s’incrocia con la voglia di ripartire del Catania: due squadre amanti dello spettacolo (miglior attacco del girone con 16 reti insieme alla Casertana) che, al “Massimino”, si daranno battaglia senza esclusioni di colpi.