Catania-Foggia 0-1: le pagelle rossazzurre

Brutta prestazione per il capitano.

Brutta prestazione per il capitano. 

Eccezion fatta per Biagianti, Marchese e Di Grazia, gli etnei non sfigurano contro la capolista.

Pisseri voto 6,5: Fa il suo dovere quando chiamato in causa. Nel primo tempo, poco impegnato dagli avversari, si esibisce con un dribbling su Mazzeo; nella ripresa si oppone ad una conclusione da lontano al minuto numero 55 e poco dopo intercetta un insidioso traversone di Chiricò. Incolpevole in occasione del gol.

Parisi voto 6,5: Ha il compito di arginare l'insidioso Di Piazza e lo svolge nel migliore dei modi, sciorinando una delle migliori prestazioni da quando indossa questa maglia. In particolar modo è decisivo al 54° quando ferma l'ex Akragas, lanciato a rete; in ritardo invece al 73° sullo stesso Di Piazza, il quale però spreca da buona posizione in area. Ogni tanto prova a spingersi in avanti allo scopo di effettuare traversoni insidiosi, riuscendo a guadagnare un buon calcio d'angolo a pochi minuti dalla fine.

Drausio voto 6: Sfortunato in occasione dell'autorete che risulterà decisiva: schiacciato da compagni e avversari, finisce con lo deviare inconsapevolmente il pallone nella propria porta. Per il resto è attento e non concede sbavature.

Bergamelli voto 6: Il centravanti avversario Mazzeo gioca prevalentemente dalle sue parti. Lo soffre un po' quando il Foggia gioca palla a terra ed il n°19 è abile ad eludere i suoi interventi e smistare velocemente sulle fasce; lo sovrasta invece ogni qualvolta la sfida si sposta sul gioco aereo. Nel complesso tiene botta.

Marchese voto 4,5: Impatto negativo sulla partita e sul risultato, non riesce a giocare con la consueta sicurezza. Al 47° è lui che commette il fallo che consente a Chiricò di battere la punizione dalla quale nasce il gol partita. Pochi minuti dopo, su azione d'angolo, sceglie bene il tempo dell'inserimento e dello stacco nell'area di rigore avversaria ma impatta malissimo, sciupando l'occasione del possibile pareggio. Sembra a corto di fiato e oltre a spingere poco non riesce a contenere a dovere gli avversari che attaccano dal suo lato. All'83° si pesta i piedi con Pozzebon nell'area foggiana (i due si esibiscono in una rovesciata congiunta degna del cartone animato “Holly & Benji”). In queste condizioni, non merita di mantenere il posto da titolare a scapito di Djordjevic.

Bucolo voto 6: Schierato da mezzala (anche) per guardare le spalle a Scoppa, fa bene il suo dovere e, di fatto, annulla il dirimpettaio Deli, proponendosi anche in qualche circostanza in avanti, come al minuto numero 13 quando prova una conclusione da fuori area.
dal 70° Tavares voto 5: Ha il “privilegio” di essere preferito a Pozzebon come primo cambio in corsa, ma non ripaga la fiducia del mister, non riuscendo a dare alcun contributo alla causa.

Scoppa voto 6: Decisamente meglio rispetto alla partita di Pagani. Più convinto in fase di interdizione, per un'ora abbondante entra nel vivo del match, proponendosi con puntualità ai compagni e provando ad innescare l'attacco con lanci che, per una questione di centimetri, per poco non si trasformano in assist. Nell'ultimo quarto d'ora, quando Pulvirenti inserisce Tavares e Pozzebon e quindi il suo supporto diventa ancor più necessario, improvvisamente si spegne e regala qualche pallone di troppo alla difesa rossonera, che ringrazia.

Biagianti voto 4: Dei tre del pacchetto di centrocampo è quello che ha il compito di giocare più alto, per pressare e all'occorrenza inserirsi. Nel primo tempo la sua prestazione non è da buttare: fa molto movimento e al 21° serve un buon pallone a Mazzarani. Nella ripresa, tuttavia, crolla fisicamente, da quasi l'impressione di non riuscire a reggersi in piedi, tant'è che finisce per perdere ogni palla che transita dalle sue parti. Rimane un mistero il motivo per cui continui ad essere utilizzato per tutto l'arco del match.

Di Grazia voto 4,5: Giornata no. Nella prima frazione di gioco commette tante sbavature, sbagliando anche giocate piuttosto semplici. Come se non bastasse, sembra anche avulso dalla partita. Nella secondo tempo va un po' meglio, cerca di proporsi sulla trequarti, andando al tiro al 70°, calcia la punizione che si schianta sulla traversa cinque minuti dopo e va vicino al gol al minuto numero 80, in ribattuta di controbalzo dopo la respinta di Guarna sul tiro da fuori di Russotto. Ci si aspetterebbe però molto di più da un giocatore delle sue potenzialità.

Mazzarani voto 6,5: Schierato da falso nueve per la seconda volta in stagione (la prima, a Siracusa, fu un fiasco), risponde agli scettici con una partita grintosa, nella quale, soprattutto nel primo tempo, mette in difficoltà il proprio marcatore Coletti, sottraendogli il pallone al 15° e andando a concludere verso la porta difesa da Guarna. Troppo frettoloso al 21° quando riceve un buon pallone da Biagianti ma calcia prematuramente. Arretra generosamente in mediana per aiutare la squadra a ripartire e far girare la sfera, provocando l'ammonizione di Martinelli. Va vicino alla deviazione vincente al 53° in area su cross di Russotto. Dopo l'ingresso di Tavares, passa sulla trequarti senza grossi risultati.
dall'80° Pozzebon SV: Gioca poco meno di un quarto d'ora e gli arriva un solo pallone, al minuto numero 83, quando pensa bene di provare la sforbiciata. Peccato che la stessa idea venga a Marchese che si trova al suo fianco e i due, insieme, finiscono col fare il solletico a Guarna.

Russotto voto 6,5: Nel primo tempo è tanto improduttivo quanto lo è Di Grazia. Nella ripresa, con una semplice giocata ripetuta in modo quasi scientifico, crea parecchi grattacapi alla corsia destra difensiva del Foggia. In sostanza, parte a testa bassa sulla fascia sinistra, andando “dritto per dritto”, e con la sua velocità salta agevolmente gli avversari costringendoli al fallo e, spesso, anche all'ammonizione (ne sanno qualcosa Loiacono e Coletti). Quando si tratta di sterzare e provare a fare qualcosa di diverso raramente pesca il “jolly”, ma al 79° con un gran destro mette in difficoltà Guarna.

All. Giovanni Pulvirenti voto 6: Al cospetto di un avversario nettamente più forte della Paganese, e non meno competitivo del Lecce, riesce finalmente a tirare fuori dai suoi l'orgoglio. Sorprende con la scelta del “falso nueve”, che per alcuni tratti del primo tempo si rivela azzeccata. Ottima la fase difensiva, si registrano progressi anche in mediana. Non mancano però alcune note stonate: serviva più reattività coi cambi (il gol il Catania lo ha preso al 3° minuto della ripresa) e il fatto di tenere in campo Biagianti, e non Bucolo, si è rivelata una mossa controproducente.

FOGGIA voto 5,5: Di ben altra pasta rispetto al Foggia di De Zerbi, ma anche rispetto alla squadra, allenata da Stroppa, che all'andata ha schiacciato il Catania nella propria area per quasi tutta la partita. Oggi i satanelli, un po' per maturità acquisita, un po' (forse) perché hanno sottovalutato i padroni di casa, per larghi tratti del match si sono accontentati di un possesso palla lento e sterile. Trovato il vantaggio senza neanche impegnarsi e con una buona dose di fortuna, non sono riusciti a siglare il raddoppio in contropiede e hanno anche rischiato di subire il gol del (meritato) pareggio.

Arbitro Amoroso voto 6: Ha avuto il merito di adottare un metro di giudizio uniforme in una partita caratterizzata da molti interventi a gamba tesa (compreso quello che ha determinato l'assegnazione del calcio di punizione decisivo).