Catania-Fidelis Andria: Mi ritorni in ment Ex

Gianvito Plasmati, qui in azione contro il Messina, unico doppio ex di turno

Gianvito Plasmati, qui in azione contro il Messina, unico doppio ex di turno 

Nuovo viaggio nel mondo dei 'doppi ex' del passato e del presente...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti. Una miscela esplosiva di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite dentro il cassetto dei ricordi da stadio. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Presente: Plasmati in doppia cifra...
In vista della gara tra Catania e Fidelis Andria, in programma sabato 7 maggio alle ore 16 allo stadio “Cibali-Angelo Massimino”, riflettori puntati sui 'doppi ex' del presente e del passato. L’unico rappresentante attuale è l’attaccante Gianvito Plasmati, in biancazzurro nella Serie C2 edizione 2005-06. Per il ‘colosso’ di Matera quella di Andria è stata la stagione più prolifica della carriera, l’unica conclusa in doppia cifra: 12 reti in 31 incontri. Un exploit che gli valse l’acquisto proprio da parte della società rossazzurra, fresca di promozione in massima serie. In campo nella gara d'andata per una decina di minuti giusto il tempo di colpire il palo...

Armando Pantanelli, alla Fidelis nel 1997-98 



Una porta per tre
Terzetto tra i legni, con tre personaggi che si sono accostati alla porta rossazzurra nello stesso lustro. Si parte da Armando Pantanelli, portiere del Catania dall’estate del 2004 a quella del 2007 per un totale di 117 presenze e 151 reti al passivo. Tre stagioni tra alti (tantissimi) e bassi (soprattutto nel post 2 febbraio) con l’orgoglio di esser stato il capitano della formazione che conquistò la promozione in Serie A il 28 maggio del 2007. Prima di difendere la porta etnea, il portiere piemontese, dal gennaio al giugno 1998, aveva difeso quella dei pugliesi (25 reti incassate in 27 incontri, in Serie B). Poca gloria in rossazzurro per Vitangelo Spadavecchia, cresciuto proprio nel settore giovanile della Fidelis Andria. L’estremo difensore, nativo di Molfetta, giunse a Catania nel gennaio 2007 per far da ‘secondo’ ad Armando Pantanelli. In sei mesi solo panchina. Chiusura con Gaetano Romano, prodotto del vivaio catanese (nessuna presenza in prima squadra) all'Andria nelle stagione 2006-07 e 2007-08 in C2. (Il percorso giovanile)

Vincenzino Del Vecchio, il primo da destra tra gli accosciati 



Difesa: Vincenzino Del Vecchio, il più rappresentativo
Poker tra i difensori. Il più importante, senza nulla togliere agli altri tre, è sicuramente il compianto Vincenzo Del Vecchio, stoico combattente napoletano. Giunto a Catania nell’estate 1990, in C1, Del Vecchio indossò il rossazzurro per due stagioni, totalizzando 59 presenze e 6 reti, prima di esser ceduto proprio alla Fidelis Andria. Nelle due stagioni in biancazzurro, entrambe in Serie B, mise insieme 55 presenze. Nell’estate del 1994 il ritorno nella ‘sua’ Catania, stavolta non in C1 ma in CND e con la fascia di capitano sul braccio. Ancora un biennio carico di spirito di sacrificio, corsa e sudore a volontà per altre 56 gare impreziosite da 5 reti e dalla promozione in C2 conseguita con mister Busetta in panca. Dal 1995 al 1999 trova spazio il terzino sinistro Alessandro Cicchetti: 105 presenze (11 delle quali in Coppa Italia) e reti 2 reti con la casacca dell’Elefante e un decisivo apporto nella promozione in Serie C1 alla guida di Pierino Cucchi. In biancazzurro nella stagione 1991-92 in Serie C1. A cavallo con il nuovo millennio troviamo Valeriano Recchi, trentotto presenze e una rete con la Fidelis Andria dall’estate 1997 al dicembre 1998; al Catania nel biennio 1999-2001 per un totale di 53 presenze e 2 reti, una delle quali siglata al Messina. Conclusione con David Giubilato, al Catania dal giugno al dicembre del 2000 per un totale di 7 presenze. Ceduto proprio alla Fidelis Andria, nel gennaio del 2001. Poca fortuna anche in Puglia, con appena 7 presenze in sei mesi.


Affollamento in mediana
Il reparto con più presenze, tra i ‘doppi ex’ di Fidelis Andria e Catania, è sicuramente il centrocampo. Il più distante dai giorni nostri è Pasquale Casale, tra i protagonisti del Catania di Lino De Petrillo che conquistò la promozione in B al termine del campionato 1979-80. Per il centrocampista campano ben 65 presenze e 4 reti nel biennio rossazzurro 1979-81. Alla Fidelis Andria nelle vesti di tecnico nella stagione 1999-2000. Nei primi anni novanta trova postoGaspare Cacciola, attualmente alla guida del Noto in Serie D. Prodotto del vivaio rossazzurro, col Catania 10 presenze nei primissimi anni novanta. Nell’estate 1993, con gli etnei spediti dalla C1 all’Eccellenza, il passaggio proprio alla Fidelis Andria. Percorso simile anche per Willy Pittana: al Catania nella stagione 1992-93 (26 presenze e 2 reti), alla Fidelis Andria nella prima parte della stagione 1994-95. Negli anni bui della C2 ricordiamo Davide Faieta, rossazzurro dal 1996 al 1999 per un totale di 53 presenze e 4 reti in C2, in Puglia nella prima parte della stagione 2007-08. A cavallo col nuovo millennio ecco Alessandro Marzio: 66 presenze in Puglia, 34 in Sicilia dal 1999 al 2000, con il gol-vittoria di Castellammare di Stabia come ricordo migliore. Girone d’andata col Catania, girone di ritorno con l’Andria: è il caso di Marco Capparella: 14 presenze e una rete (siglata al Messina) nella prima parte della stagione 2000-01, 13 gettoni e 4 reti nella seconda parte di campionato. Esperienza mordi e fuggi per Almamy Doumbia, rossazzurro per sei mesi ma mai sceso in campo. Più duratura l’esperienza in Puglia: 3 reti in 70 presenze tra il 2008 e il 2011. Buoni trascorsi federiciani sono quelli di Alessandro Sturba: alla Fidelis Andria nel biennio 1996-98 (68 presenze e 8 reti) promozione in C1 nel 1996-97; al Catania nella stagione 2003-04 (17 presenze senza reti). Adriano Sartorio Mezavilla: appena 6 presenze in rossazzurro (dal gennaio al giugno 2005), 12 in quel di Andria nei primi sei mesi del 2010. Citazione particolare per Mattia Biso, centrocampista fosforoso ma incostante. Calciatore giramondo, con oltre 20 casacche diverse indossate, Biso indossò il biancazzurro della Fidelis nei primi sei mesi della stagione 1999-2000, totalizzando appena 7 presenze. Più duratura l’esperienza catanese: 29 gettoni e 2 reti (entrambe determinanti) dal gennaio 2006 al giugno del 2007. Un colpo di mercato fondamentale che permise a mister Pasquale Marino di completare un terzetto di centrocampo di tutto rispetto che vedeva già presenti Davide Baiocco e Fabio Caserta. Trentanove anni a maggio, Biso, si è trasferito lo scorso dicembre alla Fezzanese (squadra spezzina di Serie D). In chiusura ecco Renato Olive, coriaceo mediano pugliese di Putignano. Esperienza mordi e fuggi in rossazzurro, dal marzo al maggio 2006, con una manciata di minuti nel 4-2 di Cremona. Più duratura l’esperienza alla Fidelis: 45 presenze e 9 reti tra il 1996 e il 1998.

Tandem d’attacco ‘alla pugliese’
In avanti due pugliesi: Francesco Passiatore da Taranto e Umberto Del Core da Bari. Per la punta tarantina, in rossazzurro dall’estate 1998 all’autunno del 2000, 19 reti in 65 gare e una promozione in C1 nel 1999. In precedenza, nella stagione 1996-97, ventidue presenze e una rete con la casacca della Fidelis. Percorso inverso per il ‘folletto’ barese. A Catania dall’estate 2005 al dicembre 2006 per un totale di 42 partite (undici delle quali in massima serie) e 4 reti, tutte determinanti: il gol al debutto col Brescia e le ‘zampate’ contro Piacenza e Albinoleffe. Alla Fidelis Andria, in Serie C1, nelle stagioni 2010-11 e 2011-12 per un totale di14 reti in 37 incontri.

Umberto Del Core, al Catania per un anno e mezzo 



Allenatori con poca gloria
Tra gli allenatori il più rappresentativo è Osvaldo Jaconi, protagonista di un rapporto poco fortunato coi colori rossazzurri. La prima esperienza, la più duratura delle tre, risale alla stagione 1987-88: 9 ‘panchine’ prima del passaggio di consegne con Pietro Santin. Nel 1993 il ritorno a Catania viene stroncato dall’ estromissione a tavolino degli etnei dal campionato di C1: rossazzurri in Eccellenza, Jaconi al Castel di Sangro. Nove anni più tardi, estate del 2002, col Catania fresco di promozione in B, il terzo ‘tentativo’. Dopo un precampionato tutt’altro che entusiasmante, Osvaldo Jaconi, fiutando un’annata a dir poco complicata, decide di lasciare una panchina decisamente ‘stregata’. Sei anni più tardi, nella stagione 2008-09, l’esperienza alla guida dell’Andria BAT, in Serie C2, arenatasi nella semifinale play-off contro il Gela. Calciatore ad Andria (nella stagione 1995-96), allenatore a Catania: è il caso di Marco Giampaolo, attuale guida tecnica dell’Empoli in Serie A. Del tecnico di Bellinzona i catanesi conservano pochissimi ricordi positivi: un girone d’andata senza infamia e senza lode nel campionato 2010/11 concluso, dopo 22 giornate, con l’avvicendamento con Diego Simeone. Fortune alterne per Mario Russo: protagonista ad Andria con la promozione in B al termine del campionato 1991-92; poca gloria a Catania, nel torneo di C2 1995-96, funestata dalla tragica scomparsa del Presidentissimo Angelo Massimino. Conclusione con Franco Vannini, tecnico della Fidelis Andria nei primissimi anni novanta. Nell’estate 1991 il passaggio proprio al Catania. Sulla panchina rossazzurra poca gloria: appena 5 giornate prima di lasciare il posto a Caramanno.