Catania-Cosenza, presentazione: Non perdere la rotta

Andrea Russotto in azione contro il Cosenza nella scorsa stagione

Andrea Russotto in azione contro il Cosenza nella scorsa stagione 

La presentazione della gara pre-pasquale tra etnei e calabresi

TURNO PRE-PASQUALE
Siamo agli sgoccioli della regular season di Lega Pro: nel girone C, a quattro giornate dal termine, è ancora tutto da decidere. Per il turno pre-pasquale di sabato 15 aprile il calendario mette di fronte Catania e Cosenza allo stadio "Angelo Massimino", il calcio d'inizio è fissato per le 18.30 (in pratica sarà il posticipo della 35ª giornata del girone C). La terna arbitrale sarà composta dal direttore di gara Riccardo Panarese della sezione di Lecce e dagli assistenti Di Stefano e Mazzei della sezione di Brindisi. I cosentini sono settimi in classifica con 48 punti, i rossazzurri undicesimi con 43. La partita d'andata, sabato 3 dicembre 2016 si giocava per la 16ª giornata, vide il Catania espugnare il "Gigi Marulla" per il primo successo esterno stagionale. Il match si concluse 2-1 per gli etnei: a passare per primi furono i padroni di casa grazie alla rete del parigino Baclet al 18° del primo tempo; dieci minuti più tardi arrivava il pareggio di Bergamelli che appoggiava in rete una respinta del portiere calabrese su un colpo di testa di Anastasi; il gol vittoria portava la firma di Mazzarani (al minuto 71), che concludeva una bella azione sull'asse Russotto-Anastasi.

CATANIA, NON MOLLARE
I rossazzurri sono reduci dalla partitaccia di Vibo Valentia, dalla quale però questa volta sono riusciti a portare a casa un punticino. In altre occasioni partite come quella giocata domenica avrebbero portato a risultati ben più amari. Anche questo fa morale. Dopo cinque sconfitte di fila il Catania ha ottenuto due risultati utili consecutivi, quattro punti in due gare. Certo, con la Vibonese ci si aspettava molto di più, quantomeno dalla prestazione, ma a questo punto bisogna concentrarsi sulla sfida al Cosenza. Nell'1-1 con la "Vibo" è risultato decisivo Barisic, al suo quarto sigillo stagionale, il terzo da subentrato: è stato determinante anche nel pareggio di Melfi (1-1 all'82°) e soprattutto per il gol vittoria a Messina. L'unico gol da titolare è stato il momentaneo 2-0 sul Monopoli, gara poi conclusasi 4-1 per gli etnei. Decisamente da dimenticare invece la prestazione di Diogo Tavares: sfortunato nella deviazione che ha regalato il vantaggio ai padroni di casa e disastroso sotto porta. Come se non bastasse, ai problemi di risultati degli ultimi mesi si stanno via via aggiungendo quelli relativi agli infortuni: dopo quello di Bergamelli contro la Virtus Francavilla, nell'infrasettimanale di mercoledì 5 aprile, è arrivato quello di Biagianti che dovrà stare fermo per almeno un mese (più o meno lo stesso discorso vale anche per il difensore); a Vibo si era rivisto finalmente Di Cecco, ma il centrocampista è stato costretto a uscire dopo trenta minuti dal suo ingresso in campo per una contusione alla caviglia. Infine contro i calabresi sabato non ci saranno neanche Fornito, vittima di una lesione muscolare di primo grado, e il solito Baldanzeddu.


COSENZA, DIFENDERE LA SETTIMA PIAZZA CON UN OCCHIO ALLA SESTA Come già evidenziato i "lupi della Sila" sono in settima posizione, con tre punti di vantaggio su Casertana, Andria e Paganese, e a più 5 dal Catania. Inoltre sono a soli due punti dal sesto posto che è occupato dalla Virtus Francavilla con 50 punti. Sei punti più su ci sono Juve Stabia e Siracusa, rispettivamente quarta e quinta. Una posizione davvero "strategica" quella in cui si trovano i ragazzi di mister De Angelis, possono sognare in grande ma devono anche guardarsi alle spalle, quello di Catania diventa un crocevia importante per i rossoblu. I calabresi nell'ultimo turno sono stati sconfitti a domicilio, per 2-1, dal sempre più sorprendente Siracusa di Andrea Sottil: nella "città dei Bruzi" gli aretusei colpiscono prima con De Silvestro al 29° e poi con Azzi al 49°, accorcia il solito Baclet su rigore nei minuti di recupero. Per il Cosenza è arrivato pertanto un altro scivolone dopo quattro turni: lo scorso 19 marzo la Juve Stabia andava a vincere al "Marulla" per 4-2, dopodiché c'erano stati tre risultati utili, i pareggi contro Casertana ( 1-1 fuori casa) e Lecce (0-0 in casa) e la vittoria con goleada a Monopoli (6-2). I silani hanno lo stesso numero di vittorie degli etnei, tredici, due sconfitte in più, dodici (contro le 10 rossazzurre) e due pareggi in meno, nove (contro gli undici del Catania). Il rendimento esterno dei cosentini è tra i migliori del girone C, precisamente il quarto: sono ben 23 i punti conquistati in trasferta, frutto di 6 vittorie e 5 pareggi, 6 sono le sconfitte; 26 gol fatti, 20 subiti, quello del Cosenza è il secondo miglior attacco esterno del girone, il primo è quello del Matera con 28 reti realizzate. Le "bocche di fuoco" dei "Bruzi" sono Baclet con 11 reti e Statella con 10. A quota 6 c'è Caccetta.

LA PILLOLA DEL PRE-PARTITA
La sfida di sabato con il Cosenza non deve finire con il Catania "agnellino" tra le fauci del "lupo". Se i cosentini, in questa stagione, fuori casa hanno fatto grandi cose, il Catania in casa, come da tradizione, non è da meno: sono 36 i punti ottenuti in questo campionato al "Massimino", undici le vittorie, tre i pareggi, altrettante le sconfitte; tra le mura amiche hanno vinto di più solo Foggia e Lecce (rispettivamente con 13 e 12 vittorie). Curiosità: così come il Cosenza è quarto nella speciale classifica dei rendimenti esterni, il Catania occupa la medesima posizione in quella dei rendimenti casalinghi. Per gli etnei la gara con i calabresi è molto delicata: a quattro giornate dal termine del campionato occupano l'attuale ultima posizione disponibile per accedere ai play-off, dietro ci sono Fondi a meno uno e Messina a meno quattro.