Catania-Chievo Vr (2-1): Almi gooool!

Sergio Bernardo Almiron, doppietta d'autore

Sergio Bernardo Almiron, doppietta d'autore 

Il commento al match del "Massimino" tra etnei e clivensi. Per i rossazzurri di Maran, sesto posto, quinta vittoria interna e quarto risultato utile di fila. Un buon viatico in vista del "Derby di Sicilia"

Quarto risultato utile di fila
Convincente affermazione interna del Catania di Rolando Maran. Al “Massimino” i rossazzurri piegano per 2-1 un Chievo scorbutico, più avvezzo alla ‘distruzione’ che all’impostazione del gioco. Decisiva la doppietta di uno straordinario Sergio Bernardo Almiron, in rete al 50’con un perentorio colpo di testa e all’87’ al termine di una fantasmagorica azione personale. Ininfluente la rete messa a segno dal clivense Andreolli (terza rete di fila per il difensore) in pieno recupero. Uniche note stonate gli infortuni nel primo tempo di Bergessio e Biagianti. Il Catania vince e lo fa con ampio merito, cogliendo la quinta vittoria casalinga della stagione (meglio ha fatto soltanto la Fiorentina di Montella con 6), il quarto risultato utile di fila (due pareggi e due vittorie) e, in attesa del posticipo dell’Olimpico tra Roma e Torino, si proietta al sesto posto della classifica con ben 9 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Uno scenario assai lusinghiero e soddisfacente che pone i rossazzurri di “The Edge” Maran, dopo appena tredici turni, a metà strada dell’obiettivo prefissato in estate: la salvezza. Traguardo minimo (ma fondamentale per la crescita del progetto) ma che, a questo punto della stagione, diventa un ‘tantino’ riduttivo. Il Catania, soprattutto al “Massimino”, è una tra le poche formazioni in grado di sciorinare un calcio gradevole, confortato da risultati importanti. La ‘pochezza’ di qualità, nell’attuale serie A, è un fatto ormai assodato: un assioma. Dire, quindi, che questo Catania non è inferiore a nessun’altar squadra non è un’eresia. Analizzando il cammino degli etnei, infatti, si evince che le sconfitte fin qui rimediate (a parte quella di Firenze), erano ampiamente evitabili. Da ciò scaturisce la consapevolezza di essere una squadra quadrata, rodata e pronta a recitare una parte molto importante nell’attuale torneo. Avanti così!

Al “Barbera” con convinzione ed umiltà!
Alla vigilia della gara contro i clivensi le maggiori preoccupazioni provenivano dalla lista dei diffidati: Gomez, Spolli e Bellusci. La paura di poter ‘perdere’ qualche elemento importante in vista del derby di Palermo era molto forte. Molto. Al triplice fischio dello scadente Peruzzo di Schio, però, la consapevolezza di aver evitato ‘gialli’ pesanti, fortifica ancor di più un Catania che arriverà al “Renzo Barbera” con ben 8 punti di vantaggio sugli eterni rivali rosanero. Oltretutto, i rosanero quest’oggi sono usciti letteralmente ‘tartassati’ dallo stadio “Dall’Ara” di Bologna. Al di là delle tre ‘pappine’ incassate, il Palermo in vista del derby sarà privo di Ujkani, Labrin e Barreto, espulsi e di conseguenza squalificati. Aquila ‘spennata’ ma proprio per questo da non sottovalutare. Numeri alla mano, infatti, il Catania avrà i favori del pronostico, ma non bisogna dimenticare che i derby sfuggono sempre ad ogni logica e previsione. Ecco perché bisogna affrontare il “Derby di Sicilia” sia con la consapevolezza della propria forza che con la giusta dose di umiltà; perché percorrere l’A19 (ribattezza A0-4 l’uno marzo 2009) con l’idea di aver già vinto sarebbe un errore ‘mortale’! -21 all’Alba: “Siete stati folli, siete stati affamati, siete stati umili, siete stati elefanti!”