Catania-Casertana: Michele Zeoli, l'ex che non sarà mai un ex
- di Salvatore Emanuele
- Serie C | Zeoli | Casertana | ex |
- 14 Feb 2025 8:22

Un provato MIchele Zeoli al termine di Catania-Benevento 1-0 che sancì la salvezza degli etnei...
L'attuale ''vice'' di Pavanel, tecnico della Casertana, ritorna nella sua Catania...
Gli incroci tra campo e fuori-campo nella sfida tra Catania e Casertana, match in programma allo stadio “Angelo Massimino” domenica 16 febbraio alle ore 17.30, sono tanti e interessanti. In casa rossazzurra, l’ex di turno, è Adriano Montalto. L’attaccante originario di Erice, attualmente infortunato, ha vissuto in quel di Caserta un’annata sostanzialmente proficua, contraddistinta – numeri alla mano – da 12 reti in 27 gare. Buona l’esperienza campana anche per Armando Anastasio, falchetto (al pari di Montalto) nella scorsa stagione. Colorita e folta la “colonia” di ex rossazzurri nell’organico dei campani. In difesa ecco Loris Bacchetti, calciatore transitato (letteralmente) in rossazzurro agli albori della stagione 2015/16. Storie recenti sono quelle di Ivan Kontek e Francesco Deli, rossazzurri per parte della scorsa stagione: il primo nella seconda parte, il secondo per parte della prima. Un rompicapo, insomma. Tra i dirigenti, nelle vesti di direttore sportivo dei falchetti, ecco Carlo Taldo, attaccante del Catania in due riprese: dal gennaio al giugno 2003 e, sempre nello stesso periodo dell’anno, nel 2024. Esperienze opposte, con la prima arricchita da una serie di reti decisive (su tutte la doppietta rifilata al Cagliari all’ultima giornata) e la seconda con una sola gioia personale, quella realizzata al Venezia nel giorno del debutto bis…
Da sx verso dx: Michele Zeoli, Max Borgobello, Carlo Taldo, Alessandro Zoppetti, Ernesto Terra e Houssine Karja in azione in Catania-Ternana 1-1 del 2003/04
E poi c’è lui, l’ex che non sarà mai un ex: Michele Zeoli. Calciatore, viceallenatore, tecnico della Primavera, collaboratore tecnico e, infine, tecnico della prima squadra. Una vita da mediano, direbbe Luciano Ligabue, “Lì nel mezzo, finché ce n'hai stai lì, stai lì, sempre lì…”, anche se lui, Zorro, in rossazzurro non ha ricoperto quel ruolo. Poca importa, perché il soldato Michele, per il Catania, avrebbe giocato anche in porta.Di tutto e di più, ma soprattutto un grande Uomo e un professionista esemplare innamorato del Catania e di Catania. Un soldato, così come è stato definito da Vincenzo Grella, che non si è mai tirato indietro ogni qualvolta è stato chiamato in causa. Ad ogni chiamata del Catania ha sempre risposto “presente”, con il cuore, pronto a lanciarsi nella mischia, rigorosamente in prima fila. In trincea, a soffrire, a vivere sulla propria pelle la paura di un possibile umiliante play-out. Sudore e impegno, invece, gli hanno lasciato in dote una Coppa Italia vinta e una semifinale play-off sfiorata con una squadra dal centrocampo ridotto all’osso. Il massimo possibile, quando tutti pensavano al peggio. E come un soldato, pronto per ogni evenienza, è stato accantonato con fin troppa leggerezza, quando, invece, occorreva tenerselo stretto. Perché uno come Michele Zeoli, al Catania, farebbe sempre bene. Con qualsiasi incarico.