Catania-Casertana 1-2: le pagelle rossazzurre

Manneh, il migliore dei suoi

Manneh, il migliore dei suoi 

Diverse insufficienze, di Semenzato quella più grave. Bene i subentrati Lodi e (soprattutto) Manneh.

PISSERI voto 6: Resta immobile sul tiro con cui Padovan porta in vantaggio i suoi. Poco può fare sul secondo gol dell’attaccante avversario. A cinque minuti dalla fine evita che lo stesso Padovan realizzi una tripletta, con una parata che tiene il Catania in corsa.

AYA voto 5,5: Grave disattenzione in occasione del raddoppio dei falchetti, quando insieme ai compagni di reparto lascia scattare Padovan in posizione regolare. Per il resto controlla bene l’area di rigore e soffre soltanto la rapidità di Turchetta, che sfugge spesso al terzino destro di turno (Esposito prima, Semenzato poi).

TEDESCHI voto 5,5: Non riesce ad arginare Padovan sul primo gol ed è corresponsabile del patatrac collettivo che porta allo 0-2. Si riscatta nella ripresa liberando l’area da un paio di traversoni sfornati da uno scatenato Turchetta (notevole in particolare l’anticipo su Padovan al 65°).

MARCHESE voto 6: Nel primo tempo, a parte il grave errore di attenzione sul secondo gol di Padovan, è tra i migliori. Spinge, dribbla, sforna traversoni e, a differenza di molti compagni, affronta i duelli individuali con la dovuta grinta. Nella ripresa gioca costantemente nella metà campo avversaria, prova a duettare con Di Grazia e crea qualche grattacapo ai propri dirimpettai, che però a loro volta approfittano della sopraggiunta stanchezza per affondare sullo stesso lato in un paio di circostanze.

ESPOSITO voto 5,5: Esuberante negli uno contro uno, non riesce però a sopravanzare il muro eretto da Finizio sulla sua corsia. Inoltre, soffre gli affondi di Turchetta. Viene richiamato in panchina da Lucarelli al minuto numero 57.
-> DI GRAZIA voto 6: Inizia sulla fascia destra e da lì effettua due cross invitanti ma non raccolti dai compagni; poi, dopo l’ingresso di Manneh, passa a sinistra, prova ripetuti scambi con Marchese, cerca la superiorità numerica, ma non riesce ad andare oltre una punizione guadagnata ed un tiro a giro troppo alto.

MAZZARANI voto 6: Tiene a galla il Catania nel primo tempo, servendo con lucidità a Fornito l’assist per il gol dell’1-2. Dopo l’inizio shock, Lucarelli lo piazza da trequartista; poi, dopo l’uscita di Bucolo, va a fare il quarto di sinistra in un 4-2-4. Al di fuori dei posizionamenti cerca di fungere da riferimento per i compagni ma non riesce a creare ulteriori pericoli, eccezion fatta per una punizione ben calciata al 55°, ma respinta da Cardelli. Esce al 78°.
-> LODI voto 6,5: Non ancora pienamente recuperato, viene rischiato contro ogni pronostico da Lucarelli, che lo lancia nel convulso finale. Con piglio da leader il regista di Frattamaggiore fornisce un grande assist a Ripa pochi minuti dopo l’ingresso in campo e all’86° prova la conclusione personale, deviata in angolo.

BUCOLO voto 6,5: Insieme a Tedeschi lascia a Padovan lo spazio per tirare e segnare il momentaneo 0-1. In mezzo al campo combatte da par suo ed a fine primo tempo conquista con caparbietà un corner, che però Camplone non fa battere ritenendo scaduto il tempo di gioco. E’ addirittura straripante al 52°, quando dribbla un avversario e impensierisce seriamente Cardelli con una botta di destro deviata in angolo. Cinque minuti dopo viene richiamato in panchina e non gradisce affatto (sentimento condiviso dal pubblico).
-> CACCETTA voto 5,5: Cerca di dare un po’ d’ordine e geometrie ad un centrocampo messo in difficoltà dall’assetto tattico sbilanciato proposto da Lucarelli nella ripresa. All’84° perde un brutto pallone nei pressi dell’area di rigore e concede a Marotta la possibilità di andare al tiro.

FORNITO voto 6: Secondo gol consecutivo. Puntuale l’inserimento che valorizza l’assist di Mazzarani ed ottima la conclusione che riporta in partita il Catania. In crescita anche sotto il profilo prestazionale, anche se dà l’impressione di essere più sicuro con le giocate individuali, piuttosto che negli scambi coi compagni. Esce al 70°.
-> MANNEH voto 7: Per l’ennesima volta il gambiano assicura alla squadra un cambio di passo importante, con giocate efficaci e, soprattutto, rapide. Una rapidità, di pensiero ed esecuzione, che invece manca a molti compagni. Ad un minuto dal 90° sfiora la conquista di un penalty, non concesso da Camplone. E’ un peccato che un giocatore con queste potenzialità non abbia a disposizione un minutaggio più alto.

SEMENZATO voto 4: Comincia il match a sinistra in un 3-5-2, come a Fondi. Stavolta però le cose si mettono male e Lucarelli passa ad un 4-3-1-2 che lo vede collocato nell’inusuale posizione di mezzala. Nel secondo tempo, dopo l’uscita di Esposito, torna al ruolo naturale di terzino destro. In ognuna di queste posizioni, però, disputa una prestazione a dir poco deludente. Pochissima lucidità nelle giocate, pochissimo mordente nei contrasti, continue indecisioni ed insicurezze. In queste condizioni, non può certo fornire un contributo utile ad una squadra che ambisce al salto di categoria.

CURIALE voto 5: Entra nell’azione dell’1-2, contendendo la sfera al proprio marcatore e consentendo così a Mazzarani, che si trova nei pressi, di prolungare il pallone per Fornito. E’ l’unico contrasto virtuoso; per il resto è sistematicamente sovrastato dai lungagnoni della difesa avversaria. Il gioco aereo non è il suo forte, ma non si vede neanche nelle altre fasi di gioco.

RIPA voto 5,5: Rispetto al compagno di reparto è più “presente” e si fa notare in più di una circostanza. Gli manca soltanto la precisione. Nel primo tempo prova un tiro dal limite ed una girata in area; nella ripresa impegna Cardelli con un colpo di testa e sfiora il pari con un tiro al volo su assist di Lodi all’83°.

All. LUCARELLI voto 5: Confermare la stessa formazione delle vittoriose trasferte di Rende e Fondi, tenendo conto del precario stato di forma delle migliori alternative in panchina, sembrava una mossa logica. I suoi ragazzi, però, contrariamente al solito, si mostrano troppo disattenti in fase difensiva e quando il livornese cambia modulo il Catania è già sotto di due gol. La reazione della squadra non manca; rispetto ad altre situazioni di svantaggio (come, ad esempio, quella di Pagani), manca però la capacità di mantenere la necessaria calma e lucidità, che provoca una sequela infinita di errori in fase di impostazione. Soltanto Lodi, nel finale, riporta un po’ d’ordine, ma non basta per conquistare un pari che sarebbe stato meritato, ma al contempo non sufficiente, dopo il pareggio del Lecce nella giornata di ieri.

CASERTANA voto 7,5: Partita interpretata alla perfezione dall’undici di mister D’Angelo, che approfitta della verve dei propri attaccanti Turchetta e Padovan per sfruttare gli spazi inevitabilmente concessi da un Catania proteso alla ricerca della vittoria. Dopo il doppio vantaggio, sapientemente, la squadra ospite ha arretrato il proprio baricentro e protetto il risultato nel miglior modo in cui si possa farlo contro una squadra, come quella etnea, che sa giocare a pallone: e cioè alzando il pressing e chiudendo gli spazi ai portatori di palla. Al resto ci hanno pensato i tre giganti della difesa, pronti a spazzare ogni lancio lungo proveniente dalle retrovie.

Arbitro CAMPLONE voto 5: Non riesce a gestire a dovere un match caratterizzato da molti duelli rusticani e da un imperante nervosismo, indotto da una linea di giudizio spesso contradditoria. All’89° non ritiene falloso l’intervento in area di rigore su Manneh: l’episodio lascia più di qualche dubbio.