Catania-Casertana 0-1: le pagelle rossazzurre

De Angelis approfitta dell''incertezza decisiva della difesa etnea.

De Angelis approfitta dell''incertezza decisiva della difesa etnea. 

Gravi insufficienze per mezza squadra e per il tecnico. In ripresa Musacci, Bergamelli "salva la faccia".

Liverani voto 5: L’incertezza in uscita in occasione del gol partita di De Angelis costa caro alla squadra e al suo voto in pagella, che avrebbe potuto essere molto più alto in virtù degli interventi notevoli in uscita su Matute e a tu per tu con Mancosu nella ripresa.

Garufo voto 4: Al 9° a causa di un’ingenua reazione si becca un cartellino giallo che condiziona il suo match. Al 31° un suo retropassaggio sbagliato costringe Ferrario al fallo, dal quale scaturisce la punizione grazie alla quale la Casertana fa suo il match.
-> Parisi SV: In campo per una decina di minuti, si limita a lanciare “in the box”.

Ferrario voto 4,5: Oltre all’ammonizione rimediata per il fallo su Alfageme per colpe imputabili più che altro a Garufo, va parecchio in difficoltà in marcatura sul mobile De Angelis, e nella ripresa rischia di combinare un pasticcio in disimpegno.

Bergamelli voto 5,5: Uno dei pochi che cerca di reggere ricorrendo quando serve anche alle maniere forti, come dimostra un corpo a corpo vinto con Matute nel primo tempo. Nel finale cerca di spingersi in avanti ma non riesce a suonare la carica. Peccato per il concorso di colpa con Liverani e Garufo sul gol di De Angelis.

Nunzella voto 4: L’ombra del giocatore eletto nella top 11 del girone d’andata. Un suo errato disimpegno di testa consente a Mangiacasale di battere a rete e centrare la traversa; lo stesso n°7 lo mette così in difficoltà al punto da sembrare un novello Di Livio; nella ripresa si spinge in avanti ma non azzecca neanche un cross.

Agazzi voto 5,5: Nel primo tempo tenta a più riprese il passaggio in verticale. Non sempre l’esecuzione è perfetta ma dà un minimo di vivacità alla manovra. Peccato che non abbia i tempi della conclusione a rete negli inserimenti. Nella ripresa perde lucidità insieme al resto della squadra.

Musacci voto 6: Lentezza a parte dimostra di attraversare un periodo di ripresa, mostrando una buona predisposizione al lancio e persino al recupero del pallone che non è mai stato il suo cavallo di battaglia. Nella ripresa viene sacrificato da Pancaro per passare al 4-2-4.
-> Lupoli voto 5,5: Mezzo punto in meno perché insieme ai compagni si fa pescare troppo spesso in fuorigioco. I suoi movimenti in proiezione offensiva sono però interessanti e creano le uniche difficoltà in marcatura ai difensori avversari.

Di Cecco voto 5: Un’altra prova non esaltante, in particolar modo in fase di gestione del pallone.

Russotto voto 4: Il giocatore più cercato dai compagni nella maggior parte dei casi getta alle ortiche la costruzione di possibili occasioni, intestardendosi col possesso palla, non azzeccando quasi mai i traversoni (eccezion fatta per un bel pallone che mette sulla testa di Falcone nella ripresa), e divorando in area al 66° una delle poche palle gol create dai suoi. L’unico guizzo degno di nota consiste nell’aver provocato il fallo di mano e la conseguente espulsione per doppia ammonizione di Bonifazi.

Calil voto 4: Ha una buona occasione a tu per tu con Gragnaniello al 17° ma spreca; nella ripresa indirizza verso la porta due colpi di testa velleitari su cross di Falcone. Tutto qui e, al netto della condizione fisica non eccelsa, non può bastare.

Calderini voto 6: Gioca solo 45’ e sorvolando sulla scarsa qualità dei cross effettuati è uno dei pochi che riesce a saltare l’uomo e aggredire la trequarti. Ciò nonostante Pancaro lo lascia negli spogliatoi nell’intervallo.
-> Falcone voto 5,5: Ha la palla del pareggio ma di testa su cross di Russotto non inquadra la porta. E’ l’unica che sforna qualche traversone interessante, puntualmente non valorizzato da Calil e compagni.

All. Pancaro voto 4: Astinenza realizzativa che si protrae da 411’. Vittoria che manca da un mese. Media punti da retrocessione nel girone di ritorno. Squadra non solo senza idee di gioco, ma anche demotivata, che si complica la vita persino con gli schemi sui calci piazzati, e che non è capace di pungere un avversario rimasto in 10 contro 11. Serve aggiungere altro?

CASERTANA voto 7,5: Come all’andata il gioco non è scintillante, ma la sicurezza ostentata sia in parità che in inferiorità numerica fa la differenza. I giocatori di Romaniello si trovano a memoria, sembrano quasi giocare col freno a mano tirato per giocare al gatto col topo. A conti fatti pungono solo grazie a un errore difensivo su calcio piazzato commesso dalla difesa etnea, ma portano a casa con merito la massima posta in palio.

Arbitro Tardino voto 5,5: Il match non è dei più calmi ma insieme agli assistenti lo gestisce bene, in particolar modo per quanto concerne le chiamate sugli offside e l’espulsione di Bonifazi. Se proprio vogliamo trovare un difetto è un po’ troppo parsimonioso coi cartellini e consente ai centrocampisti della Casertana di picchiare un po’ più del dovuto.