Catania-Benevento, presentazione: sulla via della continuità

Leo Nunzella, imprendibile cursore mancino

Leo Nunzella, imprendibile cursore mancino 

La presentazione della gara tra etnei e sanniti in programma sabato 5 dicembre alle ore 15 al "Massimino"...

Quattro gare per la svolta: secondo atto
I rossazzurri, reduci da quattro risultati utili consecutivi, ospitano il Benevento per la quattordicesima giornata del Girone C della Lega Pro. L’obiettivo, manco a dirlo, è sempre lo stesso: la vittoria. Battere i sanniti per dar seguito al successo ottenuto a Rieti e, soprattutto, per dare inizio a quel tanto invocato ‘filotto’ di vittorie necessario per scalare una classifica ancora deficitaria.

Dopo tredici giornate i rossazzurri, sui quali pende una penalità di 11 punti, si trovano al quart’ultimo posto a +2 dal Melfi (gialloverdi prossimi avversari degli etnei dopo il Benevento) ed ad un solo punto da quella tredicesima piazza (occupata in condominio da Matera e Ischia) che equivale alla salvezza diretta senza l’ausilio dei play-out. Una distanza ormai minima, assottigliatasi grazie anche ai risultati delle rivali (Ischia sconfitto a Monopoli, pareggio tra Melfi e Matera), che spinge sempre più l’Elefante ad oltrepassare il valico della zona retrocessione ben prima del giro di boa. Trovarsi fra le prime nove all’alba del girone di ritorno rappresenterebbe, infatti, un ottimo punto di partenza per impostare la seconda parte di stagione in un modo differente rispetto alla prima. Per far ciò il Catania chiede spazio, in rapidissima sequenza, a Benevento, Melfi e Paganese prima del ‘rompete le righe’ natalizio che sancirà la prima pausa del campionato. Dopo la vittoria sulla Lupa Castelli Romani (punti pesantissimi sia per il morale che per la classifica) sulla strada degli etnei ecco i sanniti di Gaetano Auteri, tecnico siciliano originario di Floridia.

Momento tutt'altro che felice per i sanniti. Nonostante la striscia di quattro risultati utili consecutivi (vittoria nel derby con la Paganese, pareggi di fila con Juve Stabia, Ischia e Cosenza) e il sesto posto in classifica, a sole due lunghezze dalla seconda piazza, l’aria in casa degli ‘stregoni’ è tutt’altro che respirabile. Costruito per tentare il salto in cadetteria – così come accade ormai da oltre un decennio – il Benevento in questa prima parte di campionato non è proprio riuscito a decollare. Bene la difesa (8 reti al passivo), male l’attacco (9 reti realizzate): un minimo sindacale che rischia di far bruciare l’ennesima stagione. Anche per il Benevento, quindi, la gara del "Massimino" rappresenta un match da non fallire. Solita solfa, nulla di nuovo in questo tortuoso cammino della Lega Pro.