Catania-Atalanta (2-0): Di nuovo in volo

Papu, quarta perla stagionale: un eurogol!!!

Papu, quarta perla stagionale: un eurogol!!! 

Il commento al match del "Massimino" tra etnei e orobici. I temi "caldi": pronto riscatto; la forza del gruppo; a Trieste per non mollare.

Pronto riscatto
Il Catania dimostra di essere un gruppo vero. Dopo due dolorose sconfitte consecutive, i Montella Boys si riscattano mettendo sotto meritatamente una deludente Atalanta, confermano l’ottavo posto in classifica a quota 46 e, aritmeticamente, non abdicano al famoso “sogno” Europa League, un sogno obiettivamente assai lontano, ma con i tempi che corrono, non si sa mai... Infatti, a fine campionato è praticamente sicuro che la classifica verrà stravolta da “Scommessopoli” e pare che almeno un paio di squadre lassù debbano poter tremare. Non contando che, una volta raggiunto il record di punti abbattuto l’anno scorso da Simeone, ci sarebbe da raggiungere quota 50 e mantenere un ottavo posto che costituirebbe il miglior piazzamento di sempre uguagliato. Ma non è questo il punto. Il punto è che questi ragazzi, capitanati da un allenatore vero, anche oggi hanno dimostrato di saper stare in campo, sebbene in una giornata non propriamente brillantissima, mettendo sotto in termini di gioco e di occasioni un’Atalanta probabilmente ancora scossa dalla tragedia abbattutasi su Piermario Morosini. Vittoria netta, inequivocabile, firmata da un eurogol di Alejandro Gomez, al quarto successo personale in stagione, e dal primo gol in rossazzurro del cileno Seymour, un centrocampista di sostanza e discreto piede che non sottovaluterei in prospettiva riscatto a fine campionato. Certo, fino alla stoccata da 30 metri all’incrocio del “papu” i nerazzurri dell’ìex Colantuono erano riusciti ad addormentare gioco e spettatori ma, una volta andato in vantaggio, il Catania ha poi legittimato la vittoria con una buona sicurezza, sia in difesa, sia nelle ripartenze con lo stesso Gomez, un volenteroso Lanzafame e un volenterosissimo Bergessio. Peccato che Gonzalo, fondamentale per il gioco di squadra, sotto porta spesso perda lucidità. Anche oggi, almeno in un paio di occasioni, ha fallito occasioni abbastanza semplici, mantenendo in vita gli orobici che, a un certo punto, nell’unica palla gol creata nella partita, hanno pure rischiato di pareggiare. Un “buco” che si è ripresentato con una certa regolarità nella pur ottima stagione del Catania. Meno male che ci ha pensato l’esordiente Terracciano a inventarsi il paratone sul tap-in da due passi di Bonaventura e tutto è andato a posto. Si sarebbe trattato di una beffa intollerabile.

La forza del gruppo
Non conosco i motivi per cui il presidente Pulvirenti a fine partita abbia inserito questa vittoria nella galleria dei suoi successi personali più importanti nell’ambito della sua già storica gestione, forse li posso intuire ma non mi pare corretto indulgere in illazioni di alcun genere; tuttavia, anch’io penso che questa sia una grandissima vittoria, non solo perché giunta dopo due batoste. È una delle più belle esibizioni “di gruppo” della recente storia etnea. Mancavano 5 titolari. Montella aveva avuto il coraggio di far esordire il quinto portiere stagionale, il giovane Terracciano, alla fine protagonista di una prestazione incoraggiante. Aveva messo dentro Bellusci sulal destra al posto del titolare Motta. Aveva dovuto sostituire Izco e Almiron, due pilastri, con Seymour e il rientrante Biagianti, capitano redivivo al culmine di una stagione buttata via a causa di ripetuti infortuni. Aveva dovuto rinunciare a Barrientos, il valore aggiunto di questa squadra, sostituendolo con il più umile Lanzafame. Eppure, il Catania ha messo sotto una delle più belle realtà di questo campionato (non dimentichiamo che l’Atalanta avrebbe 46 punti reali al momento), non concedendo alcuna chance. Una dimostrazione di forza di gruppo quasi commovente, a dimostrazione che nessuno vuole mollare niente. Detto di Terracciano, ottima la prestazione di Bellusci, benissimo Seymour, volenterosi e positivi Biagianti (non è ancora il “vero” Marco, ma ritengo questa la sua miglior prova stagionale per gamba e continuità) e Lanzafame. Per non parlare delle conferme. Solidi Spolli e Marchese (aveva dalla sua parte l’ex Schelotto, uno dei più pericolosi fra i bergamaschi), sontuoso Legrottaglie (anche un palo per lui), migliore in campo Gomez, e non solo per lo strepitoso gol realizzato. Insomma, tutti hanno tirato fuori l’orgoglio, dando ragione a Montella. Perfino il non sempre continuo Catellani, una volta entrato in campo, ha dato il suo contributo fornendo l’assist decisivo a Seymour per il raddoppio che ha chiuso i conti al 84’. Una risposta che tutti noi attendevamo. Non possiamo far altro che elogiare questi ragazzi che stanno firmando la miglior stagione rossazzurra di tutti i tempi.

A Trieste per non mollare
Ora non bisogna mollare a Trieste con il Cagliari nel match di martedì sera. I sardi si giocheranno la vita, essendo pericolosamente vicini al terz’ultimo posto, e quindi si preannuncia una gara difficilissima, ma il Catania ha, come sottolineato a inizio editoriale, obiettivi prestigiosi da raggiungere. A livello di motivazioni non potremo e dovremo essere da meno rispetto agli uomini di Ficcadenti, reduci da una bruttissima prestazione a Parma. Mancherà Legrottaglie, ammonito oggi e in diffida, ma conta relativamente, considerato ciò che oggi i sostituti sono stati capaci di offrire alla causa. Non contando che wuella di Trieste può essere considerata una sorta di “antipasto” del gran derby in programma a Palermo sabato prossimo. E presentarsi al “Barbera” corroborati da un risultato positivo non sarebbe davvero malaccio. Crediamoci!!! Let’s go, Liotru, let’s go!!!