Catania-Akragas, ex: Quel terzetto rossazzurro...

Dragan Lovric ai tempi delle giovanili

Dragan Lovric ai tempi delle giovanili  

Nuovo appuntamento con i doppi ex del passato e del presente

DUE CALCIATORI, UN DIRIGENTE
In vista della gara tra Catania ed Akragas, in programma sabato 25 novembre alle ore 20:30 allo stadio “Angelo Massimino”, riflettori puntati sui doppi ex del passato e del presente. Curiosando negli attuali organici delle due formazioni emerge un secco 3-0 per gli etnei, con due presenze tra i calciatori ed una tra i dirigenti. Il più rappresentativo del terzetto, senza nulla togliere agli altri due, è senza ombra di dubbi Andrea Di Grazia, transitato nella Valle dei Templi nella seconda parte della stagione 2015-16. Con la maglia biancazzurra del Gigante il folletto di San Giovanni Galermo ha totalizzato 16 presenze e 4 reti, una delle quali segnata proprio al “suo” Catania nel 3-2 dell’Esseneto. Altro ex di movimento è Dragan Lovric, in evidenza nella gara di Coppa Italia contro il Cosenza. Per il difensore croato, nato a Spalato nel 1996 e cresciuto nel settore giovanile rossazzurro, appena tre presenze e tanta sfortuna nel campionato di terza 2015-16 vissuto alla corte di Nicola Legrottaglie e Pino Rigoli poi. Tra i dirigenti troviamo Christian Argurio, attuale ds degli etnei, in passato per un breve periodo in biancazzurro dal luglio al settembre 2015.

L'esultanza di Andrea Di Grazia dopo la rete segnata nella gara di andata 



MI RITORNI IN MENT...EX
Classica carrellata finale con gli altri ‘doppi ex’ di Catania e Akragas. Tra i pali, l’unico rappresentante dei portieri è il taorminese Francesco Bifera, in biancazzurro nella stagione 1992-93, al Catania nella fortunata stagione 1998-99 coronata con la promozione in Serie C1. Tanta roba in difesa, dove ritroviamo il compianto Giorgio Michelotti, Pier Giuseppe Mosti (entrambi ad Agrigento come tecnici), Giuseppe Sampino, Desiderio Garufo, Ciro Capuano, Nicola Legrottaglie (ad Agrigento come tecnico), Luigi Carillo e la coppia composta da Andrea De Rossi e Tino Parisi ad Agrigento nel biennio 2012-14 (con mister Rigoli in panchina) con il romano presente anche nella seconda parte della seconda stagione. In mediana ritroviamo Enzo Garavoglia, Alvaro Biagini (ad Agrigento come tecnico sul finire degli anni settanta), Vittorio Schifilliti, Pietro Puzone, Pasquale Marino (all’Akragas dal 1984 al 1986), Santo Ardizzone, Giuseppe Catalano, Sem Addamo (il percorso giovanile), Davide Baiocco, quest’ultimo protagonista di una promozione sia a Catania (dalla B alla A nel 2006) sia ad Agrigento (dalla D alla Lega Pro nel 2014-15) e Sergio Bernardo Almiron.

Davide Baiocco, freschissimo ex  



In avanti ecco: Enzo Bellini, a Catania nelle vesti di calciatore prima (1937-40) e tecnico poi (1955-56), in biancazzurro come allenatore negli anni sessanta; Luigi Faita, rossazzurro nella C 1947-48 (16 presenze e una rete), con il Gigante nel 1949-50; Fabio Aveni, sfortunatissimo attaccante di Barcellona Pozzo di Gotto (il percorso giovanile) e i palermitani Salvatore Cocuzza (prelevato dalla società etnea nell’estate del 2006 dal Catanzaro ed aggregato alla formazione primavera rossazzurra) e Matteo Di Piazza, prodotto del vivaio etneo, ad Agrigento nella stagione 2015-16. In panchina, oltre al già citato Pino Rigoli, spicca il nome di Carmelo Di Bella. Catanese, classe 1921, Don Carmelo, prima di allenare con successo il Catania (tra il 1958 e il 1966, 1971-73 e 1976-77), ha vissuto il biennio 1952-54 sulla panchina biancazzurra, conseguendo una promozione dalla Prima Categoria alla Promozione (1952-53) e un brillante terzo posto nella stagione seguente. Altro nome altisonante è quello di Egizio Rubino, protagonista di due le promozioni col Catania, rispettivamente in Serie A nella stagione 1969-70 e in B nel 1974-75. Una promozione anche alla guida del Gigante biancazzurro, in Serie C1, conseguita al termine della stagione 1982-83. A seguire i palermitani Angelo Busetta, all’Akragas nella stagione 1992-93 (in C2) in sostituzione di Mauro Zampollini, al Catania nel 1994-95 e nella parte iniziale della stagione 1996-97, e Giuseppe Caramanno, allenatore akragantino nella stagione 1975-76, al Catania nel campionato di Serie C1 1991-92.

Ciro Capuano in azione al "San Paolo" di Napoli