Catania-Akragas 0-1: le pagelle rossazzurre

Andrea Di Grazia

Andrea Di Grazia 

Di Grazia strepitoso (Rigoli, perché lo togli?), ok Bastrini e Fornito. Tra i peggiori Scoppa, Biagianti e Paolucci.

Pisseri voto 5,5: Mai seriamente impegnato dagli akragantini, che concludono in porta debolmente soltanto a seguito di alcune ripartenze nella ripresa, paga una scarsa visuale in occasione del tiro beffardo di Zanini, sul quale comunque doveva farsi trovare più pronto.

Parisi voto 5,5: All’esordio stagionale si distingue per continuità in fase di spinta, nella quale sfrutta l’asse con Di Grazia per sfornare diversi traversoni. Al netto di qualche difficoltà riesce a controllare il dirimpettaio Cocuzza, ma lascia colpevolmente troppo spazio a Zanini in occasione dell’harakiri finale.

Drausio voto 6: L’Akragas rinuncia ad attaccare e lo sgrava da compiti difensivi. Nel primo tempo il grande schermo costruito da Di Napoli attorno a Scoppa fa sì che sia lui ad impostare di tanto in tanto l’azione. A dieci minuti dalla fine si immola per fermare un contropiede avversario e si becca un giallo per aver fermato la sfera con le mani.

Bergamelli voto 6: Sopperisce con l’esperienza ad una forma fisica non ancora smagliante, che lo fa andare a volte in difficoltà in marcatura su Gomez. Una scaramuccia col numero 9 ospite gli costa un’ammonizione al minuto numero 81.

Bastrini voto 6,5: Per la prima volta da quando è a Catania gioca da terzino sinistro, e non sfigura affatto. Il passo non è quello di un fluidificante, ma dal suo mancino partono un paio di cross insidiosi nella ripresa. Solido in fase difensiva.

Biagianti voto 5: Il capitano si sfianca ma non riesce a svolge al meglio il ruolo di vigile urbano della mediana, commettendo ogni tanto errori evitabili, come accade al 48° quando un suo retropassaggio sbagliato mette in difficoltà la retroguardia. Anche in proiezione offensiva si aspettano progressi: al 74° ha sul sinistro, in piena area, la palla del possibile vantaggio, ma calcia male.

Scoppa voto 4,5: Si ripete il copione già visto nelle ultime uscite esterne. Stavolta Di Napoli gli piazza in marcatura Salandria e l’argentino non riesce quasi mai a farsi notare dai compagni per ricevere il pallone e smistarlo.

Fornito voto 6,5: Intercetta quando c’è da ricucire, si butta in avanti quando serve spingere, cerca di orchestrare l’azione e appena ha spazio prova pure il tiro, impensierendo Pane in due circostanze nel secondo tempo. Un centrocampista polivalente preziosissimo sotto il profilo tattico.
dal 78° Piscitella voto 4,5: Gioca nel suo ruolo preferito (ala sinistra) senza riuscire mai a creare la superiorità, rendendo vano il suo ingresso. All’84° sciupa una clamorosa occasione in area di rigore.

Calil voto 6: Rigoli lo schiera da trequartista e per gran parte del match deve dedicarsi ad un lavoro sporco che vanifica le proprie prerogative. Se non altro è bravo a conquistare diversi calci piazzati. Nella ripresa, specialmente dopo l’ingresso di Russotto, avanza il proprio baricentro e si fa vedere dalle parti di Pane, segnando anche un gol ingiustamente annullato per fuorigioco. Quando il tecnico decide di giocarsi la carta Anastasi, richiama in panchina lui nonostante sembri più pericoloso rispetto al partner Paolucci.
dall’83° Anastasi SV: Prova a spizzare in avanti qualche lancio che giunge dalle retrovie.

Paolucci voto 5: Primo da tempo da incubo, non riesce a gestire i palloni che gli arrivano compromettendo così possibili combinazioni pericolose. Nella ripresa riesce ad eludere un po’ meglio la marcatura di Marino, lotta con intensità e sfiora il gol in un paio di occasioni.

Di Grazia voto 7,5: Il “Massimino” ha adottato un nuovo beniamino. La stragrande maggioranza dei pericoli creati alla porta difesa da Pane proviene dalla sua testa o dai suoi piedi. Alla concretezza abbina anche giocate da categoria superiore. La traversa gli nega una gioia quanto mai meritata. Il suo diretto marcatore diretto, Genny Russo, stanotte lo sognerà nonostante i tre punti conquistati. I tifosi del Catania invece dormiranno poco a causa della sua prematura uscita dal campo.
dal 66° Russotto voto 5,5: Si sbatte come un dannato sulla fascia destra, prova ad impensierire la difesa in maglia rossa con dei cross non sempre fatti con il goniometro. Nonostante sia più fresco dei compagni di squadra, non rientra mai a dare una mano a Parisi, ed il risultato lo si nota al minuto numero 94.

All. Rigoli voto 4,5: Azzecca la mossa Di Grazia e l’asse creato da quest’ultimo con Parisi sulla destra che mette in crisi Russo ed apre un varco nella difesa avversaria. Bene anche Bastrini terzino, ma nei primi 45’ non si tira mai in porta. Nella ripresa con una maggior collaborazione in avanti si sfiora a più riprese il gol di un vantaggio che sarebbe meritato e che l’assistente di Pagliardini ingiustamente annulla. Ma poi il tecnico di Raccuja si getta la zappa sui piedi sostituendo il man of the match. Da quel momento in poi i rossazzurri continuano a creare pericoli ma più coi nervi che con il gioco. Nel finale la squadra commette l’enorme errore di sfilacciarsi troppo e lo paga ben oltre i propri demeriti. Ma resta l’impressione che la gestione delle sostituzioni abbia cambiato in negativo le sorti della partita.

AKRAGAS voto 5,5: Di Napoli bada solo a non prenderle schierando un attaccante in meno del solito e passando ad un 4-3-1-2 in cui Salandria, che sarebbe il trequartista, in realtà si dedica soltanto a non far respirare Scoppa. La squadra agrigentina soffre parecchio sulle fasce e deve ringraziare portiere, fortuna e guardalinee se arriva al 94° con la porta inviolata. Il Catania nella ripresa offre parecchie occasioni per ripartire ma nessuno dei giganti riesce a gestire come si deve un contropiede, facendo nella migliore delle ipotesi il solletico a Pisseri. Così, alla fine, i 3 punti arrivano grazie a un tiro senza pretese sul quale la difesa etnea si fa trovare impreparata. L’entusiasmo è fisiologico, ma l’impressione è che gli akragantini faranno molta fatica a conquistare molti altri punti in trasferta “giocando” in questo modo.

Arbitro Pagliardini voto 5,5: Il gol ingiustamente annullato a Calil è frutto di un errore di un suo assistente. Ma lui, soprattutto nel primo tempo, interrompe continuamente il gioco utilizzando un metro troppo severo per l’assegnazione dei calci di punizione.