Calcio Catania 1946: Patrimonio della Città

Il Catania in campo a Messina il 13 dicembre 1998. In piedi da sx: Bifera, Cicchetti, Manca, Ripaldi, Marziano. Accosciati, da sx: Del Giudice, Tarantino, Brutto, Monaco, Lugnan, Di Dio

Il Catania in campo a Messina il 13 dicembre 1998. In piedi da sx: Bifera, Cicchetti, Manca, Ripaldi, Marziano. Accosciati, da sx: Del Giudice, Tarantino, Brutto, Monaco, Lugnan, Di Dio  

Scritta una nuova pagina d'amore fra l'Elefante e i suoi tifosi.

C'è un'altra data da cerchiare di rossazzurro nel calendario della storia del Calcio Catania 1946, matricola federale 11700. Da quasi ventiquattro ore anche il 28 Giugno 2021 si è impregnato di gioia ed emozione. Non si tratta di una vittoria in un Derby a Palermo, né tantomeno di un successo su Inter, Juventus o Milan, o di una promozione. Si è trattato "semplicemente" di una iscrizione al campionato di Serie C, il numero sette consecutivo nei quasi settantacinque anni di storia, record, poco lusinghiero, per il club etneo. Una semplice iscrizione apparentemente, ma in verità tremendamente importante; come uno scoglio che appare dal nulla in mare aperto permettendoti di riprendere fiato e riposarti per poi ripartire. Già, ripartire. Perché il nuovo leitmotiv in casa rossazzurra è proprio ripartire o, se preferite, rilanciare: Rilanciare il glorioso Liotru, attualmente la più longeva società calcistica siciliana, unica fra le "grandi di Trinacria" a non esser mai fallita. Il Calcio Catania 1946 e la sua storia, il Calcio Catania 1946 e la sua gloria, il Calcio Catania 1946 e il suo vanto.

In queste ore cariche di adrenalina, con una eccitazione che non scema, navigando sulle acque eterogenee del web, fra commenti di giubilo ed irriducibili pensieri fatti di scetticismo sul futuro (eufemismo), c'è una foto ricorrente che campeggia su molte "bacheche": dal sindaco Salvo Pogliese alla pagina "La domenica allo stadio". La foto in questione è stata utilizzata anche in questo articolo. Si tratta di uno scatto altamente romantico e passionale che nonostante abbia oltre vent'anni mantiene intatte bellezza e poesia: in piedi da sinistra verso destra Bifera, Cicchetti, Manca, Ripaldi, Marziano, accosciati da sinistra verso destra: Del Giudice, Tarantino, Brutto, Monaco, Lugnan, Didio. Il campo è il "Celeste" di Messina, il giorno è domenica 13 dicembre 1998, la squadra in campo è il Calcio Catania 1946 "vestito" con le maglie "prestate" dai tifosi. Immagine simbolo del legame viscerale fra l'Elefante e i suoi tifosi che mai nessuno potrà recidere. Simbolo di ieri, simbolo di oggi.

Dal Catania vestito dai suoi tifosi al Catania iscritto anche grazie all'apporto dei suoi tifosi il passo è brevissimo. Un salto di quasi un quarto di secolo, nel quale s'intrecciano una miriade di storie da far perdere il fiato. Dal baratro all'altare per poi ripiombare lì, nel baratro polveroso dell'inferno calcistico, con lo spettro del fallimento sempre più presente. Presenza oscura e costante, scacciata anche dal grande cuore dei tifosi catanesi che, nonostante una iniziativa dai tempi e dalle modalità tutt'altro che allettanti, hanno dato ancora una volta il proprio contributo, raccogliendo in pochissimo tempo una somma considerevole (oltre 120mila euro).

Catania e i suoi tifosi, i suoi tifosi e il Catania. Un binomio che resiste nel tempo e che va difeso, protetto, preservato e rilanciato. Calcio Catania 1946, matricola federale 11700: patrimonio della Città. Così come questa foto, simbolo di ieri, simbolo di oggi e simbolo di domani.