Bologna-Catania: presentazione della gara

Maxi Lopez, attaccante rossazzurro

Maxi Lopez, attaccante rossazzurro 

La presentazione del match del "Dall'Ara".

Diciassettesima effettiva, finalmente!
Sette ed otto gennaio 2012, si riparte! Dopo cenoni, lunghe soste, ritiri esotici, prime voci di mercato e, purtroppo, ennesime news legate al calcioscommesse il caro ‘vecchio’ pallone della serie A ritorna a rotolare per la felicità di tifosi e sportivi. Si riparte dalla diciassettesima giornata effettiva, senza più quell’ingombrante ‘asterisco’ del primo turno da recuperare. Era ora. Avanti così fino a maggio con altre 22 giornate da vivere intensamente. Il campionato del Catania di Montella, reduce da tre risultati utili consecutivi in trasferta, riprende da dove si era temporaneamente interrotto: da Parma a Bologna, ma pur sempre in Emilia. Al “Tardini” ci furono troppi ‘regali’ natalizi donati ai ducali. Al “Dall’Ara” con la Befana già andata via da qualche giorno non si accettano proroghe…

Aggrappati alla cabala
L’arma più ‘affidabile’ alla quale si affida il Bologna, per il match contro il Catania, è senza ombra di dubbio la ‘cabala’. Infatti la storia dei precedenti disputati in terra emiliana sorride ampiamente alla formazione di Stefano Pioli, vittoriosa in nove circostanze sulle undici gare di A. Un Pioli che, dopo la cocente delusione estiva di Palermo, ha trovato nella più tranquilla Bologna l’ambiente ideale per lavorare. All’inizio, forse. Dopo l’iniziale exploit, fatto di tre vittorie in quattro gare, l’andamento dei felsinei ha avuto dei risultati decisamente altalenanti. Le cinque sconfitte rimediate al “Dall’Ara” sono davvero troppe, soprattutto per una formazione impelagata per la lotta per non retrocedere. Le ultime due sconfitte, contro Genoa e Roma, hanno chiuso malamente il 2011 rossoblu consegnando una classifica assai preoccupante: quart’ultimo posto in classifica, in compagnia del Siena, con tre punticini di vantaggio sulla zona retrocessione. Troppo poco, per un Bologna che vive delle invenzioni dei Diamanti, Ramirez e Di Vaio: pedine fondamentali che hanno tirato la carretta quasi da soli. Il Catania attuale non è più quella formazione spaurita che andava fuori casa a rimediare brutte figure. Anzi, i rossazzurri in trasferta sono diventati davvero temibili. Ecco perché la cabala, numeri alla mano, rimane l’arma più affidabile per i felsinei.

Rimanere a sinistra con umiltà
Scritto così potrebbe sembrare uno slogan politico ma considerando l’ambito e il periodo, non proprio ideale per far propaganda di alcun tipo, sarebbe meglio soffermarsi qualche secondo in più e ragionare. Dopo sedici giornata il Catania di Vincenzino Montella si trova all’ottavo posto con 22 punti nella ‘parte sinistra’ dell’immaginaria classifica televisiva. Adesso è più chiaro. Una posizione di classifica che potrebbe essere sorprendente. Forse per tutti quelli che, nel corso di questi anni, hanno continuato a mantenere il ‘prosciutto sugli occhi’, ignorando palesemente la lenta e progressiva crescita di una società e di una squadra partite da zero. L’ottavo posto, al momento, è un punto d’arrivo che va mantenuto. Compito arduo ma non impossibile. Questo Catania, dal carattere inossidabile e dalle risorse infinte (vedi le tante rimonte), può confermare l’ottima prima parte di stagione. L’importante, però, è mantenere sempre l’umiltà: qualità fondamentale per raggiungere qualsiasi obiettivo sia nello sport che nella vita. Bologna è l’ennesima tappa insidiosa da non sottovalutare. Gli errori contro Chievo e Cagliari hanno lasciato il segno. Ne siamo certi. -28 all’Alba:”Siate Affamati, siate Folli, siate Elefanti!”