Benevento-Catania: Mi ritorni in ment Ex

Il portiere Patrizio Fimiani e l'attaccante Tiziano D'Isidoro, il primo da sx tra gli accosciati, tra gli ex di turno...

Il portiere Patrizio Fimiani e l'attaccante Tiziano D'Isidoro, il primo da sx tra gli accosciati, tra gli ex di turno... 

Nuovo viaggio nel mondo dei ‘doppi ex' del passato e del presente...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti. Una miscela esplosiva di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite dentro il cassetto dei ricordi da stadio. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Presente assente, tanto passato
In vista della gara tra Benevento e Catania, in programma domenica 17 aprile alle ore 17.30 allo stadio “Ciro Vigorito-Santa Colomba”, riflettori puntati esclusivamente sui ‘doppi ex’ del passato. Infatti, in ambedue gli organici attuali non ci sono tracce di giocatori o tecnici dal passato incrociato. Presente assente ‘compensato’ da una cospicua rappresentanza legata alle stagioni passate.

Portieri: Fimiani, l’unico rappresentate
L’unico rappresentate tra i pali è Patrizio Fimiani. A difesa della porta rossazzurra nel biennio 1995-97 per un totale di 51 presenze (53 le reti subite), con l’apice rappresentato dalla semifinale play-off contro la Turris: doppia sfida conclusa con il passaggio del turno della formazione corallina. Appena due presenze nel Benevento 2000-01 con sei reti sul groppone…

Difensori: da Bertini a Pignotti
Tanta roba nel reparto arretrato. Partenza sprint con Giovanni Bertini, in rossazzurro dal 1976 al 1980 per un totale di 84 presenze e 7 reti. Concluso il periodo etneo segue il passaggio proprio a Benevento. Nel biennio sannita il difensore romano totalizza 41 presenze tra il 1980 e il 1982 prima di appendere le scarpette al chiodo. Poca gloria per Vincenzo Marino: al Catania nella stagione 1982-83 in A (16 presenze), in Campania nelle vesti di vice di Papagni nella stagione 2008-09. Qualche anno più tardi trova posto Corrado Benedetti: a Catania nella stagione 1986-87, al Benevento nelle vesti di tecnico dalla seconda parte della stagione 2003-04 alla prima del 2004-05. Negli anni novanta troviamo Giuseppe Sampino, protagonista della prima rete che regalò la prima vittoria in CND ai rossazzurri contro la Rossanese nel settembre 1994. In rossazzurro 63 presenze e 3 reti in rossazzurro dal 1994 al 1996. Così come avvenuto a Bertini, ventisei anni prima, dopo Catania segue la cessione proprio al Benevento. In giallorosso, Sampino, totalizza una sessantina di presenze in due stagioni. Presenza marginale quella di Fabio Calcaterra: 14 presenze in rossazzurro nella stagione 1996-97; al Benevento nelle vesti di vice allenatore nel 2010 e successivamente come tecnico delle giovanili. Negli anni duemila troviamo Alessandro Cagnale, fedelissimo di mister Aldo Luigi Ammazzalorso. Poca gloria con la casacca etnea: appena 5 presenze dall’ottobre 2001 al gennaio 2002. Nella stagione 2005-06 al Benevento in Serie C2. Chiusura con Nazareno Pignotti: al Benevento dal 1996 al 1998; appena 7 presenze con la casacca etnea nella Serie B 2002-03.

Centrocampisti: Casale, l'asso di De Petrillo
Quartetto in mediana. Negli anni settanta troviamo Ferdinando Scarpa: in rossazzurro nella stagione 1972-7 3 (23 presenze e 4 reti), al Benevento nel 1976-77. Il più importante dell’insolito oker, senza nulla togliere agli altri tre, è sicuramente Pasquale Casale, tra i protagonisti del Catania di Lino De Petrillo che conquistò la promozione in B al termine del campionato 1979-80. Per il centrocampista campano, all’ombra dell’Etna nel biennio 1979-81, ben 65 presenze e 4 reti. Al Benevento sul finale di carriera, precisamente nel campionato 1988-89. Sempre negli anni ottanta trova posto Franco Ermini: in giallorosso nella stagione 1980-81, successivamente in rossazzurro nella cadetteria 1984-85. Poca gloria con entrambe le casacche per Alessandro Colasante, al Catania dal gennaio al giugno 2003 (14 presenze), al Benevento nel 2007.

Attaccanti: D’Isidoro, Passiatore e…
Sestetto in avanti, con Claudio Piccinetti ad aprire le danze per motivi di ‘anzianità’. In rossazzurro nell’infausta stagione 1973-74, per un totale di 28 presenze e 2 reti; con la casacca giallorossa tra il 1978 e il 1980. Di tutt’altro genere l’esperienza catanese di Angelo Crialesi. Per l’attaccante romano ben 95 presenze e 16 reti dal 1981 al 1984, con in cima il colpo di testa a volo d’angelo al Como che regalò la promozione in A agli etnei di Gianni Di Marzio. Ventisei presenze e undici reti nell’unica stagione giallorossa, 1986-87. Sempre negli anni ottanta troviamo Nicola D’Ottavio. Poca fortuna al Catania, nel corso del biennio 1988-90, ceduto proprio al Benevento nell’estate del 1990. Coi sanniti in più riprese: 1990-91, dal 1993-95. Sessanta tre presenze e 21 reti in due stagioni: è lo score di Tiziano D’Isidoro, bomber del Catania nel biennio 1995-97 vissuto nella vecchia Serie C2. Nell’estate 1997 la cessione proprio al Benevento. In giallorosso, l’attaccante di Silvi Marina (Teramo), disputa una stagione mettendo insieme 15 presenze e 6 reti, una delle quali siglata al Catania al “Cibali”. Rete del 2-0 sannita accompagnata dagli applausi scroscianti dei tifosi etnei. Compagno d’attacco, in quel Benevento 1996-97, il buon Francesco Passiatore, che dopo quell’unica annata sannita (conclusa con 33 presenze e 10 reti) venne acquistato proprio dal club etneo. Protagonista del Catania di Pierino Cucchi l’attaccante pugliese contribuì con 8 reti (una delle quali siglata proprio al Benevento nel 2-0 del 31 gennaio 1999) alla promozione degli etnei in C1. Ancor più positiva la stagione seguente con mister Simonelli in panchina, conclusa a doppia cifra. Commiato amaro con la cessione all’Ascoli, a campionato in corso, figlia dei dissapori con i Gaucci a seguito delle pesanti sconfitte contro Palermo (5-1 a La Favorita) e Giulianova (1-3 in casa) nell’ottobre del 2000. Chiusura con Michele Sergi: attaccante: sparuta comparsa a Catania (appena 27 minuti nella gara contro la Vis Pesaro nel campionato di C1 2000/01). Undici presenze e 2 reti nel Benevento dal gennaio al giugno 2003 in C1.

Gianni Simonelli, promosso in C1 col Benevento nel 2008 



Allenatori: Simonelli il più rappresentativo
Poker in panchina. Tra gli allenatori il tecnico più distante dai giorni nostri è Pietro ‘Rino’ Santin. Sulla panchina giallorossa a più riprese (1972-73 e 1974-76), poca gloria in quella rossazzurra: dal novembre 1987 al febbraio 1988 prima di esser rimpiazzato da mister Bruno Pace. Sempre nello stesso periodo troviamo Aquilino ‘Lino’ De Petrillo. Stagione 1979-80: sulla panchina del Catania, dopo le prime otto giornate presidiate da Gennaro Rambone, arriva proprio De Petrillo: annata conclusa con la promozione in B conseguita a Reggio Calabria. L’Idillio coi rossazzurri si interrompe bruscamente nella stagione seguente, in cadetteria, dopo appena tre giornate. Sulla panchina dei campani nel 1981. Altro doppio ex è Edy Reja. L’attuale tecnico dell’Atalanta guidò il Catania con scarsi risultati dal febbraio all’aprile 2003 in B, ottenendo 2 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. In giallorosso come giocatore (ruolo centrocampista) sul finire degli anni settanta. Dulcis in fundo Gianni Simonelli. Campano di Saviano, ex portiere negli anni settanta, Simonelli è stato ribattezzato il ‘filosofo’ per via di una laurea in lettere classiche. Serafico, impassibile, talvolta schivo, davanti alle telecamere celava tutta l’ansia e la tensione accumulate nel corso dei 90 minuti domenicali. Al Catania nella stagione 1999-2000 in Serie C1. Campionato altalenante, con il picco del quarto posto dopo la vittoria di Castellammare di Stabia in aprile, proseguito con un crollo rovinoso finale e un deludente settimo posto, tra i silenzi ed incomprensioni tattiche. Poca fortuna per un tecnico tra i più preparati della categoria. Più duratura, e allo stesso tempo travagliata, l’esperienza in terra sannita. Stagione 2006-07: a campionato in corso sostituisce Danilo Pileggi portando il Benevento ad un passo dalla promozione in C1; giallorossi fermati soltanto dal Potenza nella finale play-off. Confermato per la stagione successiva, riesce a conquistare la promozione in terza serie. Nell’estate dello stesso anno (2008) lascia la panchina sannita per accasarsi al Sorrento. Nel 2011-12, dopo sole due stagioni, ritorna a Benevento in sostituzione dell’esonerato Imbriani, concludendo il campionato al sesto posto, insufficiente per disputare gli spareggi promozione.