Bellusci: "Amo la maglia ma non accetto critiche alla persona"

 

In conferenza stampa a Torre del Grifo è il giorno di Bellusci al rientro dopo la squalifica che lo ha costretto ad andare in tribuna contro il Chievo. "Amo la maglia - ha dichiarato chiarendo un pensiero già espresso in settimana su Twitter - ma non posso accettare le critiche sul lato personale".

In conferenza stampa a Torre del Grifo è il giorno di Bellusci al rientro dopo la squalifica che lo ha costretto ad andare in tribuna contro il Chievo. "Amo la maglia - ha dichiarato chiarendo un pensiero già espresso in settimana su Twitter - ma non posso accettare le critiche sul lato personale".

Non temiamo il ritorno di Gasperini
"No non temiamo il nuovo allenatore. Temiamo solo le motivazioni che solitamente ci sono quando c'è un cambio di allenatore. Tuttavia noi dobbiamo stare tranquilli e pensare più a noi, a fare il nostro gioco, specie in casa in cui è dura per tutti. La vittoria ci ha aiutato tanto sotto l'aspetto del risultato ma fino adesso dobbiamo riconoscere che il campionato non è stato al livello delle nostre aspettative. Domenica dovremo fare una grande partita per sfruttare al meglio il doppio turno casalingo. Con il Chievo abbiamo preso tre punti importanti, eravamo in emergenza ma i ragazzi hanno fatto una grande partita sostituendo al meglio i compagni che non c'erano. Vincendo con il Genoa raggiungeremo altri 3 punti fondamentali.

Non accetto critiche sotto il profilo personale
"Il rapporto con la tifoseria non è mai cambiato. Io sono un giocatore che o si ama o si odia. Io ho sempre dato tutto per questa maglia. I tifosi possono contestarmi sotto il profilo tecnico e lo accetto, ma non possono permettersi di toccarmi sotto il profilo personale, questo non lo accetto".

Rinnovo del contratto vicino
"Siamo molto vicini a trovare una intesa per il mio rinnovo, mancano solo alcuni dettagli di minore importanza. Non ci sono stati problemi al riguardo, e sia io che la società aspettiamo un momento migliore per poter dialogare e chiudere. Adesso bisogna pensare soltanto a risollevarsi a non certo al contratto di Bellusci".