Bari-Catania (1-1): pagelle

Carboni migliore in campo ma...

Carboni migliore in campo ma... 

I voti ai rossazzurri dopo il pareggio a Bari. Carboni ed Alvarez i migliori, Lodi mai in partita.

ANDUJAR  5,5 Non dà sempre una sensazione di totale sicurezza.  Sul gol di Gazzi non è un mostro di reattività, poi rischia il gollonzo su un tiro cross di Rivas intercettato fortunosamente col piede (ma ciccato con le mani). Allo scadere subisce una carica che annulla il vantaggio pugliese, ma la sfera gli era comunque sfuggita.


ALVAREZ  6,5 Gioca una delle partite più convincenti della stagione. Grintoso ed arcigno, spesso preciso nelle chiusure. A volte anche propositivo sulla corsia di competenza, è apparso anche in netto miglioramento dal punto di vista atletico. Dovrebbe evitare qualche capriccio d’irruenza che gli fa commettere talvolta infrazioni ingenue ed evitabilissime.


AUGUSTYN  6 Si guadagna la pagnotta prendendo le misure col passare dei minuti agli avversari di turno. Questi non sono certo delle bocche di fuoco, ma lui mette pezze qua e là senza subire la velocità avversaria e giocando positivamente di posizione.


TERLIZZI  6 Dopo mesi titolare nell’inedita coppia con Augustyn, gioca con intelligenza. Nessun eccesso di confidenza col pallone, chiusure puntuali. Dà ordine concedendo le briciole ad un attacco comunque sterilissimo dall’inizio di stagione.


MARCHESE  6 Si allinea alla prestazione più che dignitosa dell’intero reparto, confermando un standard  di rendimento accettabile dopo il derby. Ordinato e più d’una volta nella metà campo avversaria a dare supporto alle proiezioni offensive. Spesso aiutato da Bergessio, non viene praticamente mai sorpreso dalla rapidità del temuto Alvarez.


CARBONI  6,5 Migliore in campo. Basta contare il numero di palloni recuperati nell’intero match. Unico neo, non indifferente, la marcatura non perfetta su Gazzi, bravo a girare in rete in occasione del vantaggio biancorosso. Dose infinita di corsa, tamponamenti e palloni smistati anche con discreta precisione a destra e a manca. Non dà la minima possibilità ad Almiron di dettare i tempi e rendersi pericoloso.


LEDESMA  6- Prestazione senza infamia e senza lode. Mai rapidissimo, si limita al compitino, risultando più prezioso in copertura che nel rendere pericolose le trame offensive. Se possibile, i soliti appunti: un pizzico di coraggio in più con e senza palla al piede.


LODI  5 Toppa la trasferta pugliese, non trovando mai la posizione in una mediana che dovrebbe invece vederlo indispensabile cervello. Che non sia in giornata lo dimostra l’alto numero di passaggi non impossibili sbagliati, con palloni regalati alle ripartenze avversarie. Giustamente sostituito dopo l’intervallo.

RICCHIUTI  5,5 Mezzo voto in più di Lodi perché prova almeno a rendersi pericoloso tra le linee, ma non è continuo nel galleggiare tra le linee, e spesso lento nel venirsi a prender palla da dietro per impostare. Comunque volenteroso, ma poco efficace. Quando non ne ha più lascia il posto a Gomez.

BERGESSIO  6+ Avesse concretizzato l’assist di Gomez avrebbe coronato una prestazione di grande sostanza e sacrificio. Ma il piattone sinistro allargato a dismisura non cancella le tante coperture ad aiutare Marchese sulla sinistra, le ripartenze, e soprattutto le due occasioni in cui si rende pericolosissimo. Nel primo tempo chiude troppo un bel mancino diagonale. Con lo stesso piede nella ripresa chiama Gillet ad un grande intervento. <b>MAXI LOPEZ  6+</b> Ogni minima accelerazione crea apprensione alla poco tranquilla difesa pugliese. Solito buon lavoro di fisico e sponde, poi l’atto di forza, tecnica e caparbietà che scherza mezza retroguardia in occasione del pareggio, anche se aiutato dal tocco di Masiello che uccella il portiere. Sciupone a tu per tu con Gillet nella ripresa, quando calcia debolmente il pallone dell’1-2.

*SCHELOTTO  6+ Buon impatto sulla gara. Acuisce le difficoltà di Parisi sulla fascia e crea diverse situazioni di pericolo con la sua rapidità. Avrebbe potuto gestire meglio un paio di azioni. Un pelo in fuorigioco in occasione della rete annullata.

*GOMEZ  6+ Molto volitivo dopo la seconda panchina consecutiva. Gran verticalizzazione non sfruttata da Bergessio.

All. SIMEONE  6,5 Un pareggio a Bari non sarebbe da celebrare come una vittoria. Ed infatti così non è, ma un merito al Cholo va indubbiamente dato. Quello cioè d’aver tenuto alta la concentrazione nella settimana in cui il pericolo di sbandare con la testa era altissimo. Tutti ricordano lo 0-3 rifilato dal Siena (comunque squadra molto più viva del Bari odierno) al Catania di Zenga dopo il primo poker rifilato al Barbera ai cugini. La temuta imbarcata non c’è stata, e con pregi e difetti ormai propri il Catania si è guadagnato l’importante continuità di risultato post derby. Così come è giusto non incensare un pareggio in casa dell'ultima in classifica ormai sull'orlo del baratro chiamato serie b, è altrettanto equilibrato valutare l'handicap mentale che il Catania si porta addosso lontano dal "Massimino", ormai da tempi immemori. Non bisogna dimenticare che oggi, il tecnico rossazzurro ha dovuto schierare un pacchetto arretrato del tutto inedito, privato dei suoi pilastri. E invece proprio dalla difesa sono arrivati segnali di sicurezza alla vigilia non prospettabilissimi. Giusti e puntuali i cambi in corsa, che solo per carenza di cattiveria non hanno prodotto la definitiva sterzata alla gara nonostante le quattro nitide occasioni da gol del secondo tempo. E qui sta il demerito cronico di questo gruppo: non saper quasi mai “ammazzare” l’avversario alle corde. Quello che era oggi il Bari, col passare de minuti sempre più molle, lento, sfiduciato e scollato tra i reparti. Sul rush finale di stagione va comunque più che bene così.

Arbitro VALERI  6+ Buon fischietto emergente. Prende decisioni corrette, spesso fa scorrere il gioco rendendolo gradevole, senza mai ergersi a protagonista.