Baldini ai tifosi rossazzurri: ''Siete i custodi di questa fede, i migliori!''

Mister Francesco Baldini in mezzo ai tifosi rossazzurri presenti a Torre del Grifo10

Mister Francesco Baldini in mezzo ai tifosi rossazzurri presenti a Torre del Grifo10  

Il ''saluto'' dei tifosi rossazzurri alla squadra di Francesco Baldini al centro sportivo di Torre del Grifo

Dieci aprile 2022 ore 14.30. Minuto più, minuto meno sarebbe stato il momento in cui il signor Andrea Calzavara della sezione di Varese avrebbe fischiato l’inizio della gara con il Latina.

Lo stadio “Angelo Massimino” però è chiuso, vuoto e in un silenzio tombale. Lo scenario è un altro, distante dal quartiere Cibali. È il centro sportivo di Torre del Grifo, illuminato da una splendida domenica di Primavera, col sole che prova vanamente a scaldare i cuori dei tifosi rossazzurri, raggelati dalla notizia dell’esclusione del Calcio Catania dal campionato di Serie C e la conseguente revoca dell’affiliazione da parte della FIGC.
Duemila persone circa, con sciarpette e bandieroni, a rendere omaggio per l’ultima volta a chi ha indossato ed onorato la maglia rossazzurra nella stagione che ha segnato la fine di una lunghissima storia iniziata il 24 settembre 1946.

Cori, commozione e ringraziamenti al gruppo di ragazzi di mister Francesco Baldini, in un pomeriggio sportivamente drammatico che non avremmo mai voluto vivere.

Squadra e tifosi: una sola cosa... 




E già, Francesco Baldini, il condottiero di questo manipolo di Uomini che ha guidato con infinita professionalità una nave alla deriva per l’intera stagione: “Noi abbiamo semplicemente onorato la maglia fino all’ultimo giorno. Voi non avete visto come si sono allenati questi ragazzi l’ultimo giorno, prima che ci dicessero che fosse finita. Non avevo nessun dubbio di come sarebbe finita la partita, visti gli allenamenti. Noi andiamo via, perché i giocatori e gli allenatori passano, è quello che avete detto voi. Vi vogliamo mettere in mano la responsabilità di una città, di una squadra, di una fede, perché voi siete i padroni di questa fede, siete i migliori custodi. Voi potete farlo, noi andiamo via, è il nostro lavoro, io sono toscano… mentre voi rimanete. Non permettete più mai a nessuno di far accadere quel che è successo, perché è triste per voi e per tutti noi. Nessuno di noi è mai andato a cena coi giornalisti o con qualcuno di voi. Quel che abbiamo fatto non è stato fatto per piaggeria, ma perché sentivamo di farlo. Spero che questa cosa vi faccia capire che ci sono dei ragazzi che non pensano solo ai soldi. Siete custodi di questa fede!”

Parole da incidere sulla prima pagina del libro del futuro. Ma non oggi, perché questo è il momento del silenzio, del ricordo e della commemorazione del Calcio Catania 1946, abbracciato dalla sua gente ed accompagnato all’eternità in una assolata domenica di Aprile.




La lettera di Francesco Baldini
"Chi ha avuto modo di conoscermi sa perfettamente che ripudio il clamore delle notizie causate dai poteri forti e per questo ho deciso di non rilasciare alcuna intervista a seguito della revoca dell’affiliazione alla società fallita Calcio Catania S.p.A..

Nonostante la stima che ripongo nei giornalisti e nelle testate della stampa locale, non rilascio interviste perché le persone autori di questa vicenda non meritano le attenzioni che invece meritano le persone che hanno reso la città di Catania protagonista nel campionato di Lega Pro. I tifosi, i calciatori, lo staff dirigenziale, i dipendenti e i miei collaboratori. Di queste persone e circostanze voglio parlare in queste mie poche righe di saluto.
Catania non è solo una squadra di calcio, Catania è una città che ti regala panorami dalle emozioni uniche, Catania ti regala persone dalle sensazioni nobili, Catania e il Catania sono il punto d’incontro di passione, di voglia di vincere, di voglia di far sentire di essere presente nello scrivere un pezzettino nuovo di storia giorno dopo giorno, e questo punto d’incontro era il “Massimino”.

E qual è l’oggetto che unisce questi sentimenti? La Maglia. A strisce Rosso Azzurre. Resa pesante dalla storia della città e dalla complessità degli astratti significati. Il calcio, le partite della domenica, hanno un valore in punti, hanno un valore economico ma hanno un valore che non è secondo a questi due aspetti, anzi, il rispetto per la Maglia. E, a mio modo di vedere, la maglia si rispetta dedicandole tutti i giorni il sudore, dedicandole tutti i giorni serietà e umiltà, e sento forte dentro di me l’orgoglio quando i tifosi rispettano la Maglia dedicandole la loro voce, i loro cori, i loro applausi.
Io ci ho provato, fino ad oggi, quando ho chiesto di poter scendere in campo alle 14.30 per permettere ai tifosi di salutare la squadra, e alla squadra di apprezzare fino in fondo le lacrime di questa gente a cui è stato sottratto il sorriso. È, in questo momento, importante far sapere ai Catanesi, che il Catania è fatto anche di persone che tutti i giorni lavorano cercando di apportare il loro contributo anche se il loro ruolo è lontano da telecamere e palcoscenico e che ci hanno provato insieme a me, con Dedizione e Caparbietà, ed è loro che voglio ringraziare per primi.
Grazie a tutti i tifosi.

A tutti i cittadini di Catania, che in ogni modo hanno cercato di farmi sentire Catanese.

A presto,
Francesco Baldini"