Avellino-Catania: Ciancio, Carriero e Maniero, tris di ex in biancoverde

Beppe Carriero, in azione con la maglia rossazzurra, oggi all'Avellino

Beppe Carriero, in azione con la maglia rossazzurra, oggi all'Avellino 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex del passato e del presente

EX ATTUALI
In vista della gara fra Avellino e Catania, in programma mercoledì 23 marzo 2022, alle ore 14.30, allo stadio "Partenio-Lombardi", riflettori puntati sui doppi ex. Fra le file irpine, rispetto alla gara di andata, mancherà mister Piero Braglia (rossazzurro nel biennio 1985-87) esonerato lo scorso 16 febbraio, così come il ds Salvatore Di Somma. Dei quattro ex dell'andata, disputata il 20 ottobre e finita sul 2 a 2, sono tre le conferme. Si parte con il difensore Simone Ciancio, transitato ai piedi dell'Etna senza troppe fortune nella stagione 2018-19. Per l'esterno di Cologna Veneta, classe 1987, appena 16 presenze con la maglia del Catania. A centrocampo trova posto Giuseppe Carriero: 13 presenze e una rete dal gennaio al giugno 2019. Più redditizia la parentesi dell'attaccante Riccardo Maniero, approdato in rossazzurro nel gennaio 2015 in Serie B. Per la punta napoletana, classe 1987, 6 reti in 20 gare nei sei mesi (scarsi) trascorsi in Sicilia. Sulla sponda catanese l'unico ad avere trascorsi biancoverdi è Armando Pantanelli, a difesa della porta irpina nella stagione 2007-08.

Il catanese Millesi, in maglia biancoverde, contrastato da Nardini nella gara del 2005/06 



Ciccio Millesi, bandiera biancoverde
Fra i doppi ex del passato di Catania ed Avellino merita un capitolo a parte il centrocampista Francesco Millesi. Nato a Catania, il 24 luglio 1980, Millesi giunge in Irpinia nell’estate del 2003, con alle spalle le esperienze siciliane con le maglie di Atletico Catania, Ragusa ed Igea Virtus. Nelle tre stagioni con la maglia biancoverde ottiene due retrocessioni (dalla B alla C1) intervallate dalla promozione in cadetteria conseguita nella stagione 2004/05, quella di mezzo. Ottantotto presenze e 16 reti prima dell’atteso passaggio al Catania nell’estate 2006, quella della promozione. Con la maglia rossazzurra Millesi trova poco spazio, collezionando in due stagioni una decina di presenze e un assist vincente per Spinesi nel 2-2 di Ascoli. Nel 2010 il ritorno ad Avellino per altre 4 stagioni: 90 presenze e 12 reti, con fascia di capitano al braccio e vertiginosa scalata dalla Seconda Divisione della Lega Pro alla Serie B.

Beppe Mascara, stagione strepitosa in Irpinia... 



La banda Ammazzalorso
Stagione 2000/01, campionato di Serie C1. Annata caratterizzata da ben quattro sfide tra i biancoverdi e i rossazzurri, due in campionato e due nei play-off promozione. Confronti aspri, tiratissimi – soprattutto quelli relativi agli spareggi – che videro il Catania vittorioso in una sola circostanza, proprio in quella che contava di più: 2-0 nella semifinale di ritorno e qualificazione alla doppia finale col Messina. Nonostante la sconfitta quell’Avellino, allenato da Aldo Luigi Ammazzalorso, incantò così tanto i Gaucci – allora proprietari della società etnea – da importare in rossazzurro parte di quella formazione. Oltre al tecnico argentino – la cui esperienza si rilevò negativa (esonerato alla sedicesima giornata dopo la sconfitta col Castel di Sangro) – sbarcarono in Sicilia anche il portiere Gianni Marco Sansonetti, il roccioso difensore Massimo De Martis e l’ala Michele Fini. Un blocco considerevole che poteva esser ancora più consistente. Già, perché Giuseppe Mascara - l’attaccante principe di quell’Avellino con 17 reti in campionato (due delle quali segnate proprio al Catania) – nell’estate del 2001 passò prima alla Salernitana – giusto il tempo di segnare un altro gol ai rossazzurri nella gara di Coppa Italia – e poi al Palermo. Per il folletto calatino l’approdo al Catania sarà soltanto rimandato a qualche stagione più avanti (estate 2003). In quell’Avellino 2000/01, però, c’erano anche altri futuri rossazzurri: il portiere Ciro Polito, il francesino Nassim Mendil, l’attaccante Roberto De Zerbi e il brontese Gaetano Calà Campana, che il rossazzurro l’aveva già indossato dal1995 al 1999 collezionando 29 presenze e una promozione in C1. Sempre in quella stagione, nell’organico del Catania erano presenti due ex biancoverdi: il portiere Gennaro Iezzo e il fantasista Totò Criniti, in biancoverde rispettivamente nel 1991/92 e nel 1995/96 e per sei mesi nel 1998.

Pietro Terracciano, oggi alla Fiorentina, a difesa della porta rossazzurra 



MI RITORNI IN MENT…EX
Classica carrellata finale con gli altri doppi ex del passato. Quiartetto fra i legni con Marco Onorati, Mario Paradisi, Luca Anania e Pietro Terracciano. In difesa ecco Salvatore Vullo, Antonio Ceccarini (protagonista di un andirivieni: dal Catania all'Avellino, dai biancoverdi ai rossazzurri nel giro di tre stagioni) Massimo Drago, Nicola Diliso, Michelangelo Minieri, Marcello Gazzola, Gennaro Sardo, Nicola Mariniello, Mirko Miceli (decisivo nella passata stagione), Antonio Giosa e Joel Baraye. In mediana largo a Pasquale Casale, Maurizio Giovannelli, Maurizio Anastasi, Marco Capparella, Riccardo Nardini, il brasiliano Babù, Federico Moretti, Domenico Di Cecco e il giovane catanese Alessio Rizzo. Reparto avanzato composto da Marco Piga (arrivato in rossazzurro nell’estate del 1979 proprio dall’Avellino), Luca Amoruso, Lorenzo Battaglia, Nicola D’Ottavio, Gabriele Scandurra, Andrea Carnevale, Orazio Sorbello, Demiro Pozzebon ed Emanuele Catania. In panchina troviamo Bruno Pace, Ciccio Graziani (in Irpinia nel 1991-92 ) Walter Alfredo Novellino, Stefano Colantuono (al Catania nel 2003-04 e in precedenza, dal 1986 al 1988, in quel di Avellino come calciatore), Attilio Tesser (al Catania come difensore) e Dario Marcolin.