Aspettando il mercato di gennaio

Reinhart con la maglia dell'Atlético Temperley

Reinhart con la maglia dell'Atlético Temperley 

Focus sulle lacune dell’organico da colmare e sul possibile destino degli giocatori attualmente sotto contratto.

I pensieri di tifosi e addetti ai lavori, all’ombra dell’Etna, sono tutti rivolti agli sviluppi della trattativa che dovrebbe portare a breve il business-man Joe Tacopina alla guida del Catania. Ma nel frattempo gennaio si avvicina e l’attuale staff tecnico ha cominciato già tempo a programmare le relative incombenze. In quest’ottica si inquadra l’acquisto già messo a punto di Tobias Reinhart, centrocampista argentino dai piedi buoni, classe 2000, che si allena a Torre del Grifo da inizio dicembre e sarà annunciato ufficialmente, con ogni probabilità, all’apertura del mercato di riparazione. Pellegrino e Guerini, dunque, stanno già lavorando, nonostante l’imminente cambio di proprietà, che potrebbe portare con sé anche delle novità in ambito dirigenziale, con l’innesto di un nuovo ds. Lo stesso Tacopina ha ammesso a Itasportpress di voler portare a Catania un suo fedelissimo, Franco Zuculini, con il quale ha condiviso le esperienze di Bologna e Venezia.
Ma prima di pensare a chi farà il mercato e a quali siano i possibili colpi in canna, è quanto mai opportuno tirare le somme di questa prima metà di stagione per evidenziare quali siano le necessità tecniche per colmare adeguatamente le lacune dell’organico e quali siano i giocatori da cedere per liberare i posti in lista ai nuovi acquisti. Per procedere in tal senso, occorre partire dallo status quo, esaminando la composizione dell’attuale lista del Catania e le scadenze contrattuali di tutti i giocatori in rosa (inserite tra parentesi nel seguente elenco).

ATTUALE LISTA DEI 24
Portieri: Confente (2021 – fine prestito), Martinez (2021).
Difensori: Calapai (2022), Albertini (2022), Pellegrini (2021), Noce (2021), Silvestri (2023), Tonucci (2021 – fine prestito), Claiton (2022), Zanchi (2022), Pinto (2023).
Centrocampisti: Maldonado (2022), Izco (2021), Welbeck (2021), Dall'Oglio (2022), Rosaia (2022).
Attaccanti: Biondi (2021), Manneh (2021), Piovanello (2021 – fine prestito), Piccolo (2022), Emmausso (2022), Reginaldo (2022), Gatto (2022), Pecorino* (2024), Sarao (2022).
* Pecorino non occupa un posto in lista, ma rientra nello slot dedicato al “giovane professionista”.

Ai 24 (+1) vanno aggiunti i giovani di serie contrattualizzati, ovvero Panebianco (2021) e Vrikkis. Attualmente sono fuori lista Santurro (2021 – fine prestito), Vicente (2021) ed Arena (2023). Santurro, ad ogni modo, essendo portiere, può essere reintegrato in qualsiasi momento.

Portieri: Santurro in bilico
Se c’è un reparto che difficilmente verrà ritoccato è quello dei portieri. Dopo l’infortunio che ha appiedato Santurro già alla 1a giornata, sia Martinez che Confente hanno dato ampie garanzie. La situazione contrattuale di tutti e tre i guardiapali è peculiare. Santurro e Confente sono in prestito, Martinez è in scadenza. Confente è stato ingaggiato l’ultimo giorno di mercato per sopperire all’infortunio di Santurro e, dopo la positività al coronavirus di Martinez, si è preso la maglia da titolare e non l’ha più mollata.
In un ruolo che necessita di una certa stabilità, la soluzione logica sarebbe quella di risolvere anticipatamente il prestito di Santurro e proseguire con gli altri due, col giovane di serie Della Valle promosso terzo portiere. Ma qualcosa potrebbe cambiare se Martinez dovesse manifestare dei mal di pancia. Lo spagnolo, infatti, è ad un bivio: se non rinnova con la garanzia della titolarità potrebbe perdere gli stimoli giusti per onorare il proprio contratto, mettendosi alla ricerca di una nuova sistemazione.

Difensori: urgono riserve per i centrali, esterni ok
Che si giochi con le due o con le tre punte, il chiodo fisso di Raffaele è la difesa a 3, dalla quale non vuole prescindere. In questo momento i difensori centrali a disposizione - non contando Zanchi, che al netto dei grandi progressi registrati nel ruolo, rimane un terzino sinistro - sono quattro, due dei quali (Tonucci e Claiton) hanno manifestato a turno problemi fisici in questi mesi.
Un altro, Noce, era stato in un primo momento escluso dalla lista, salvo poi essere reintegrato in virtù dell’emergenza infortuni che ha colpito il reparto. Il classe ’99 è in scadenza e anche su di lui la società dovrà fare le opportune valutazioni: in caso di rinnovo, non sarebbe peregrina l’idea di mandarlo in prestito a giocare per farlo maturare più di quanto non possa fare in Sicilia, diversamente potrebbe “fare numero” fino a fine stagione ed essere utilizzato in caso di necessità.
Ma a prescindere da Noce, uno o due difensori centrali andrebbero presi, per mettere il tecnico nelle condizioni di presentare sempre una difesa composta da giocatori di ruolo, funzionali al suo schema. L’alta qualità dei titolari, comunque, non obbliga la società a reperire giocatori di grido, andrebbero bene anche profili di primo pelo per coprire le spalle ai compagni più esperti.
Pur giocando a centrocampo, gli esterni utilizzati da Raffaele sono sostanzialmente dei terzini e dunque li esaminiamo in questo segmento. Si tratta del settore in cui non si ravvisano necessità né in entrata né in uscita. Probabilmente da Calapai e Pinto, in uno modulo del genere, ci si aspettava un apporto ancor più importante, ma si tratta di giocatori intoccabili, ed anche le loro alternative (Albertini e Zanchi) hanno fin qui pienamente convinto. Sostanzialmente inutile, anche in virtù delle noie fisiche patite, é invece parso l'acquisto di Pellegrini, che è uno dei papabili sacrificati per far spazio ai nuovi arrivi.

Centrocampisti: reparto già saturo
Non contando Vicente (il quale è con più di un piede lontano da Catania, essendo fuori lista e in scadenza), sono cinque, al momento, i centrocampisti centrali a disposizione, ai quali come detto si aggiungerà a breve Reinhart che, per caratteristiche, dovrebbe giocarsi una maglia con Maldonado. Probabilmente un po’ troppi, considerando che Raffaele non usa stabilmente il 3-5-2 con tre centrocampisti puri, ma predilige spesso utilizzare un elemento offensivo (Biondi o Piovanello) che va a comporre un 3-4-3.
Considerazioni che sfuggono a Tacopina, che auspica l’ingaggio di Zuculini, giocatore che peraltro nella sua carriera ha patito due volte (nel 2015 e nel 2017) un grave infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. E giocatore che, a parte l’esperienza ed il pedigree da categoria superiore, poco aggiungerebbe per caratteristiche all’organico attuale, trattandosi di un centrocampista di quantità.
Se proprio deve arrivare un ulteriore rinforzo nel reparto, allora sarebbe il caso di individuare quel prototipo di calciatore che a Catania manca ormai dalle calende greche: una mezzala rapida e offensiva. Che però, nel contesto tattico di Raffaele, non è detto che verrebbe valorizzata più di tanto. Forse meglio rimanere così, magari facendo delle valutazioni sull’opportunità di mantenere in rosa Izco, che per ragioni di età e condizione fisica non è stato finora all’altezza delle aspettative. La sua eventuale conferma, al momento, avrebbe senso solo se dettata da ragioni di spogliatoio.

Attaccanti: tanti esterni da tagliare, una punta serve davvero?
Gli esterni non sono mai abbastanza” è uno dei credi di mister Raffaele, ma quest’anno forse lui e la società l’hanno applicato troppo alla lettera, in tutte le zone del campo. Quelli offensivi, in particolare, sono decisamente troppi. Le due certezze si chiamano Piccolo e Piovanello. Un terzo, Biondi, pur avendo reso molto al di sotto delle attese, dispone della massima considerazione del tecnico. Poi c’è chi, come Emmausso, ha deluso ampiamente, e chi come Gatto e Manneh non ha goduto della necessaria fiducia. Infine, c'è pure un giovane fuori lista, Arena, che merita di proseguire altrove la propria crescita professionale. Almeno un paio di questi giocatori sono destinati a fare le valigie, non fosse altro per liberare degli slot inutilmente occupati. Gatto è il principale indiziato ed anche Manneh, che ha il contratto in scadenza, sembrava in odor di cessione, ma l’exploit contro il Catanzaro potrebbe aprire nuovi scenari.
Anche il settore delle punte è gremito, con Sarao, Pecorino e Reginaldo a disposizione. Tutti elementi che, in modo diverso, hanno dimostrato di poter contribuire alla causa e di meritare ancora fiducia. Per una questione anagrafica si potrebbe sollevare qualche dubbio su Reginaldo, il quale comunque è nelle grazie del mister, per la sua capacità di saper spaccare la partita anche a gara in corso. Eppure i rumors di mercato danno il Catania a caccia di un attaccante (si fa il nome di Pandolfi, rivelazione della Turris e giocatore poliedrico), mentre lo stesso Tacopina pochi giorni fa ha confidato a La Siciliaabbiamo bisogno di un grande attaccante”. Parole che stuzzicano l’ambiente, ma una cosa è certa: con un numero 9 in più, uno o due degli attuali attaccanti sarebbero di troppo e si correrebbe il rischio di frenare l’ascesa di Emanuele Pecorino, che sta già catturando i riflettori di società di serie maggiore. Anche questa non è una scelta facile…