Aspettando il calciomercato: prima parte

Ciccio Lodi, rimarrà rossazzurro?

Ciccio Lodi, rimarrà rossazzurro? 

Ampia panoramica sulle prospettive dei giocatori che compongono l'organico rossazzurro.

Prospettive rossazzurre
Considerando che l’apertura ufficiale del mercato estivo è fissata per l’1 Luglio, prima di cominciare a rincorrere i rumours di mercato della stampa specializzata ed interpretare i tweet di giocatori e procuratori, ci sembra opportuno fare il punto della situazione su ciò da cui il Catania dovrà necessariamente ripartire: in questa prima parte analizzeremo il destino e le prospettive dei giocatori che compongono l’organico etneo; nei prossimi giorni approfondiremo i nodi legati ai giocatori in prestito, alle comproprietà, e daremo un’occhiata alle trattative già concluse.

PORTA
L’analisi della rosa attuale parte dai portieri. La stagione appena conclusa lascia in eredità ampie garanzie in vista della prossima: Andujar, che ha il contratto in scadenza fra un anno, potrebbe essere confermato (e si potrebbe lavorare sul rinnovo), ma in presenza di buone offerte potrebbe anche fare le valigie, considerando che l’alternativa Frison ha dimostrato di non farlo rimpiangere. Resta comunque da risolvere la comproprietà col Vicenza. Nel caso in cui Frison venisse promosso titolare bisognerebbe valutare l’acquisto di un estremo difensore d’esperienza come alternativa. Sembra difficile infatti l’eventuale promozione del primavera Messina al ruolo di secondo portiere. Ricordiamo inoltre che Terracciano è in scadenza e andrà via a parametro zero.

DIFESA
Settore che presenta buchi sulle fasce e garanzie al centro. Sul versante di destra, resta un anno di contratto al rigenerato Alvarez, e vista la fiducia riposta in lui da Maran, è facile presumere una sua riconferma. Va via invece Potenza, da svincolato. Per far sì che il trainer di Rovereto abbia a disposizione due alternative per ruolo, va quindi coperta questa lacuna. In organico sono presenti i difensori centrali Bellusci e Cabalceta, che possono adattarsi al ruolo, nonché il factotum Izco, ma è chiaro che sarebbe preferibile poter contare su uno “specialista” che entri in concorrenza col n°22 argentino. La corsia mancina lasciata vacante da Marchese è uno degli aspetti più chiacchierati del mercato etneo. Tanti candidati in corsa, una sola certezza: chiunque arriverà, avrà le spalle coperte da Capuano, riconfermato per l’ultimo anno di contratto.

Per quanto riguarda il settore centrale, un’unica certezza: per il polacco Augustyn l’avventura a Catania è finita con la comparsata in quel di Torino. Rinnovato di un anno il contratto a Legrottaglie, si presume che il centrale d’esperienza farà da chioccia ai vari Bellusci e Rolìn, che dovrebbero essere riconfermati. Il futuro di Nicolas Spolli in rossazzurro invece è un’incognita: è il difensore che vanta maggiori richieste, sia in Italia che dall’estero, e in presenza di una cospicua offerta dovrebbe partire. La società si è comunque già cautelata, quantomeno da un punto di vista numerico, ingaggiando in anticipo il giovane slovacco Gyomber.

CENTROCAMPO
Tutto ruota intorno al futuro di Lodi. Considerando che il Catania attualmente non dispone di alternative al regista di Frattamaggiore, nel caso in cui si optasse per una sua cessione bisognerebbe provvedere all’acquisto di un sostituto, sempre che non siano già in cantiere differenti strategie sul piano tecnico-tattico. Confermatissimo il vice-capitano Izco, fresco di rinnovo contrattuale, da valutare le posizioni del capitano Biagianti e di Almiron, entrambi in scadenza fra un anno. Sul n°4 argentino circolano da settimane voci sull’imminente rinnovo che però non è stato ancora formalizzato. Considerando l’età (32 anni) si potrebbe decidere di cederlo di fronte ad interessanti proposte. Valutazioni da compiere anche nel caso di Sciacca: le troppe stagioni perse a causa di infortuni potrebbero suggerire alla società di mandarlo a giocare in prestito, piuttosto che trattenerlo come alternativa. Sempre che Maran non decida di concedergli la giusta fiducia. Chiudono il reparto Salifu e Ricchiuti: il primo è in prestito con diritto di riscatto, ma lo scarso spazio che gli è stato concesso nel girone di ritorno rappresenta un implicito indizio della volontà del Catania di non riscattarlo; il trequartista di Lanus invece ha già salutato compagni e tifosi ed andrà ad accasarsi in una squadra delle serie inferiori.

ATTACCO
E’ il reparto che presenta gli elementi più appetiti dai grandi club, e per questo motivo desta maggiori incognite e/o preoccupazioni per i tifosi. Una partenza annunciata, in realtà, c’è già: è quella di Gomez, conteso (pare) da Inter ed Atletico Madrid. La cessione del “Papu” dovrebbe far incassare alla società una decina di milioni di euro, più che sufficienti a scongiurare l’esodo degli altri pezzi pregiati Bergessio e Barrientos. Meglio comunque tenere gli occhi aperti perché un eventuale mal di pancia di questi ultimi potrebbe sbloccare ulteriori trattative in uscita. Nel caso del “Pitu”, inoltre, c’è da considerare l’esistenza di una clausola di rescissione fissata a 5 milioni. Per ciò che concerne le alternative in organico, anche Castro è finito sul taccuino di diversi ds, ma per il Catania rappresenta un imprescindibile punto da fermo da cui ripartire. Non vale lo stesso discorso per i giovani Keko e Doukara: in entrambi i casi si dovrà decidere se mandarli a fare esperienza in prestito, possibilmente in Serie B, o cederli a titolo definitivo. Lo spagnolo ha qualche chance in più di permanenza, ma il contratto in scadenza nel 2014 non lascia ben sperare, qualora la società non decida di tributargli una certa fiducia rinnovandolo. Ulteriore discorso a parte merita Cani: non sembra un profilo adatto al gioco etneo, ma ha avuto poche occasioni e potrebbe essere valutato meglio in ritiro. Sempre che la nuova composizione societaria non decida di “tagliare” l’ultimo acquisto targato Gasparin. Non a caso la prima importante trattativa di mercato per la stagione 2013/14, quella che ha portato a Catania il talentuoso esterno offensivo Leto, è una traccia lasciata dal neo vice-presidente Pablo Cosentino.

E proprio quest’ultima operazione rappresenta il segno tangibile di quanto dichiarato recentemente dal presidente Pulvirenti, che ha chiarito che non intende smantellare la squadra, non essendo costretto a vendere nessuno per ragioni economiche, ma che è pronto a rinforzare l’organico con giocatori più forti di quelli ceduti nel caso in cui si concluda qualche trattativa in uscita.