Appuntamento con la storia: 28 maggio 2006

L'esplosione di gioia rossazzurra...

L'esplosione di gioia rossazzurra... 

Decimo anniversario dell'ultima promozione in serie A del Catania. Il tutto nel ricordo di Gennarino Pulvirenti

Un sogno vissuto
Attesa, voluta, desiderata, invocata da generazioni e generazioni; la mia, che ti ha conosciuto soltanto attraverso i racconti di chi, nel lontano 1983, era tra i quarantamila rossazzurri dell’Olimpico di Roma, o di quelli ancor più navigati che ricordavano le apparizioni degli anni cinquanta e settanta e le sei stagioni consecutive degli anni sessanta. Ti sei fatta attendere per quasi un quarto di secolo, anni lunghissimi nei quali il Catania ha calcato quasi tutte le categorie calcistiche: dalla B all’Eccellenza, passando dal CND, C2 e Serie C1. Il girovagare tra le periferie più desolate ha finalmente conosciuto una fine. Un caldo giorno di primavera inoltrata hai deciso che era giunto il tempo di percorre quei cento chilometri oltre lo Stretto. Ti sei fermata sull’Etna a distanza di ventidue anni dall’ultima volta. Era il 28 maggio 2006. Negli anni a seguire, quel giorno, è stato sempre ricordato con infinita gioia, come se fosse un dì di festa. Una data del calendario cerchiata di rossazzurro. E anche oggi, nel giorno del decennale, nonostante lo scenario attuale sia tutt’altro che paradisiaco, il ricordo di quella giornata rapisce i sensi distogliendo la mente dal presente, proiettandola in quel sogno vissuto. Buon 28 maggio.

 





 



Spinesi-Del Core, è Serie A!
In uno stadio “Angelo Massimino” interamente bardato di rossazzurro, strapieno in ogni ordine di posto, il Catania di Pasquale Marino affronta l’Albinoleffe dell’ex tecnico granata Emiliano Mondonico con un unico obiettivo: la vittoria. Vincere per vanificare l’ultimo disperato attacco del Torino, a due punti dagli etnei, e per coronare quel sogno atteso quasi un quarto di secolo. Dopo un quarto d’ora sembra già fatta: Gionatha Spinesi, il “Gabbiano”, insacca di testa un preciso traversone di Davide Baiocco. Uno a zero per il Catania, lo stadio esplode. In chiusura di primo tempo, però, ecco la doccia fredda. Cross di Iacopino (un ex) per il seriano Nello Russo che insacca la rete del pareggio mandando, temporaneamente, il Torino in serie A. Ma c’è troppo calore il 28 maggio 2006 al “Massimino”. Un calore che nessuna doccia fredda è capace di raffreddare. Dopo sette minuti dall’inizio della ripresa il neo entrato Umberto Del Core insacca in rete il pallone della storia. In quella palla che rotola lenta, nella porta bergamasca sguarnita, ci sono ventitré anni di emozioni, gioie e delusioni. Sembra non entrare mai, sembra che sia spinta dal fiato di un’intera città che attende con ansia e trepidazione. Quando la palla accarezza la rete, l’uomo della provvidenza, si è già sfilato la maglia numero 11 da un pezzo. Corre Umberto da Bari, corre verso la storia. C’è tutto un tempo ancora da giocare, ma quella partita finisce proprio in quell’istante. I rossazzurri di Marino controllano agevolmente la gara, sfiorando più volte un terzo gol che non arriva mai. C’è da soffrire, come sempre del resto. Perché la sofferenza è nel DNA del Calcio Catania 1946. Il fischio di Farina arriva e la sofferenza lascia spazio ad una valanga di gioia irrefrenabile. Il Catania è in Serie A!


Catania-Albinoleffe 2-1

Catania: Pantanelli, Silvestri, Sottil, Bianco, Marchese (84’Sabato), Baiocco, Biso, Caserta (91’Brevi), O. Russo (46’Del Core), Spinesi, Mascara. All: Pasquale Marino

Albinoleffe: Ginestra, Garlini, Minelli, Sonzogni, Regonesi, Iacopino, Belinghieri, (70’Previtali), Poloni, Colombo (64’ Testini), Bonazzi (56’ Salgado), N. Russo. All: Emiliano Mondonico

Arbitro: Farina di Novi Ligure

Reti: 15’ Spinesi, 40’ N. Russo, 53’ Del Core.