Antonio Panebianco, mancino di corsa classe 2001, alla corte di Lucarelli

Antonio Panebianco, classe 2001 (ph. Daniele Sicilia)

Antonio Panebianco, classe 2001 (ph. Daniele Sicilia) 

Copre brillantemente tutti i ruoli della fascia sinistro, è un mancino naturale dal piede educato al cross e al tiro

Dopo la lunga sosta per contrastare la diffusione del Covid-19, nella ripresa della preparazione a Torre del Grifo, in vista della prima gara dei playoff che potrebbero già vedere i rossazzurri in azione il 30 giugno, sono subito saltati agli occhi nella lunga lista di convocati i nomi di un cospicuo numero di giovani del vivaio. E se i Rossitto, i Pino, i Frisenna non rappresentano certo una novità nelle convocazioni della prima squadra, peraltro proprio l'attaccante ha anche esordito in Serie C prima dell'interruzione del campionato, gli occhi più attenti hanno subito colto le novità delle chiamate dei portieri Coriolano e Borriello, e l'esterno sinistro Antonio Panebianco, classe 2001, di cui parliamo in dettaglio in questo articolo.

Nel campo della Scuola Calcio Trinacria dei due prestigiosi ex rossazzurri Baiocco e Sottil, Antonio muove i primi passi calcistici a soli quattro anni; dopo quattro stagioni alla Trinacria il ragazzino è pronto per il grande passo verso il rossazzurro, i colori del Calcio Catania. Il suo ruolo, agli inizi, era quello di attaccante e più propriamente esterno alto di fascia sinistra. I primi allenamenti a Massa Annunziata, ma nello stesso anno apre definitivamente i battenti la casa rossazzurra per eccellenza, il Village di Torre del Grifo. Passando dal "gotha" dei giovani tecnici catanesi, Riela, Gentile, D'Amico, per Antonio inizia un periodo di sperimentazione e applicazione di nuovi concetti e competenze, passando con disinvoltura dal ruolo di terzino sinistro a quello di centrocampista, sulla stessa fascia. Non c'è stagione che non si trasformi in successo, obiettivo spesso raggiunto anche nel salto sotto età verso la squadra dei compagni più grandi, crescendo e puntando sulle capacità tecniche, la facilità di corsa e mettendo a frutto a pieno il vantaggio di essere un mancino naturale, doti tutte apprezzate dagli allenatori incontrati di volta in volta, La Causa, Alderisi, Bellia e Russo. Nella corrente stagione, conclusa anticipatamente come detto, nel torneo Berretti, Antonio ha pienamente risposto alle aspettative dello staff tecnico diretto dal team Rotta-Carboni, coprendo e interpretando con bravura addirittura tre ruoli distinti, passando dall'attacco al centrocampo, infine in difesa, anche dimostrando doti da difensore nato. Ma la fase di spinta e più propriamente offensiva risulta sempre ben curata e nelle sue corde, e il dribbling gli viene facile; infatti, partendo da lontano, ha possibilità di destreggiarsi sia nella corsa che nei traversoni dal fondo grazie al piede educato e preciso, contribuendo alla realizzazione di molti gol. La fascia di capitano assegnatagli nella seconda parte della stagione è un ulteriore importante tassello nella carriera di questo interessante prospetto. Significativa la chiamata di Lucarelli fra i convocati per la preparazione ai playoff, il tecnico lo sta ovviamente utilizzando da terzino sinistro, proprio in continuazione agli ultimi sviluppi nella Berretti; non ci meraviglieremmo affatto della candidatura di Panebianco quale valida alternativa al titolare Pinto, strizzando l'occhio anche all'interscambiabilità della posizione in campo, ampiamente nelle corde del ragazzo, in ruoli delicati ancorché coperti da un mancino puro.