Almiron: "La squadra sta cambiando atteggiamento"

Almiron, rientro col botto...

Almiron, rientro col botto... 

Ritornato in campo domenica scorsa dopo quasi tre mesi, ha parlato quest'oggi in conferenza stampa Sergio Almiron, rilasciando dichiarazioni sulla partita di domenica contro il Parma al Tardini.

TORRE DEL GRIFO - In vista dell’importante trasferta contro il Parma, ha parlato in conferenza stampa Sergio Almiron, autore del pareggio nella gara interna contro il Livorno.

Contro il Livorno un gol importantissimo: cosa hai provato in quel momento?
Una gioia molto grande perché è il secondo risultato consecutivo. A livello personale, importante perché ho lottato con parecchi infortuni. Un po’ di rabbia per l’anno così negativo. La voglia di uscire da questo incubo c’è ed è importante perché fino ad adesso abbiamo cercato di dare il massimo e lo faremo fino alla fine.

Come stai, visto che ieri non ti sei allenato?
Con il dottore stiamo cercando di anticipare il recupero e così arrivano problemi da altre parti. Ieri ho avuto una contrattura al polpaccio e stiamo cercando di risolvere il prima possibile.

Il tuo gol rappresenta anche qualcos’altro: il Catania era l’unica squadra che, una volta passata in svantaggio, non riusciva a recuperare. Anche questo è un segnale?
E’ un segnale si. Il ritorno di Maran ci ha dato una carica in più. Il gruppo ha voglia e sta cercando di uscire da questa situazione perché non la meritiamo. Speriamo di fare un altro risultato positivo domenica.

Questa paura dipende solo dalla classifica?
Io ho già passato al secondo anno di Bari una situazione simile. Vivere una situazione così non è facile. L’ambiente non aiuta molto, pur avendo tutte le ragioni. Il gruppo lotterà fino alla fine per uscire da questa situazione.

Hai citato il ritorno di Maran. Secondo te è stato produttivo il cambio ala guida tecnica?
Si, è stato produttivo perché ci ha dato una carica in più: abbiamo capito qual è la strada da percorrere.

Il presidente ha parlato di una politica di ringiovanimento della rosa. La tua prestazione di domenica sta, invece, a sottolineare che voi “anziani” potete ancora dare tanto?
Questa è una domanda da fare al presidente. L’esperienza ci vuole dentro un gruppo e non mi sento ancora vecchio.

Possiamo paragonare la stagione del Parma a quella del Catania dello scorso anno?
Non sto guardando gli altri. Si sta lavorando con più voglia: in un momento come questo bisogna pensare solamente ad uscire da questa situazione.

Quanto è stato importante il ritorno di Lodi a centrocampo?
Ciccio è un giocatore molto importante, che crea gioco ed è quello che ci è mancato dall’inizio del campionato. Lui, Barrientos e Bergessio ci possono dare una grande mano.

Il Parma non perde dall’undicesima giornata e sta vivendo un grande momento. Voi avete avuto una grande reazione passati al 4-3-3, ma più che un cambio di modulo serve un cambio di mentalità?
Certamente è tutta una questione di testa: se si è mentalmente ok, possiamo andare a giocarcela con chiunque. La squadra sta cambiando atteggiamento sia mentalmente che in campo. Bisogna solamente a fare risultato e andare in ogni campo a fare punti.

Quel è la responsabilità più grande che avete voi giocatori?
Allenarsi il più possibile, vivere una vita regolare fuori dal campo. Cercare di far bene tutto.

Quanto fa male a voi veterani del Catania questa situazione di classifica?
Non è bello, non si vive bene. Io sono uno di quelli che la notte non dorme, come diceva Barrientos, perché cerca sempre di trovare una soluzione ad ogni problema. Dopo la partita contro il Siena di Coppa Italia ho versato qualche lacrima. Non è bello, non vorrei capitasse nuovamente la stessa cosa che mi è capitata a Bari.