Al ''Massimino'' in maglia bianca: non accadeva dal settembre 2005...
- di Salvatore Emanuele
- Storia rossazzurra | LND | Approfondimenti |
- 01 Oct 2022 9:43
Il Catania in bianco visto mercoledì ha riportato alla memoria altre versioni casalinghe del passato...
Catania al “Massimino” in maglia bianca. Questa immagine, vista e vissuta nella notte dello scorso mercoledì, che ha sancito il debutto della nuova compagine rossazzurro nello stadio di casa con i calabresi del San Luca, non la si vedeva in campionato da oltre tre lustri. Serie B 2005-06 in campo le due squadre che avrebbero dominato e vinto il campionato: il Catania di Pasquale Marino e l’Atalanta di Stefano Colantuono, ex tecnico degli etnei.
Quel giorno, il 20 di Settembre del 2005, Baiocco, Mascara e co. uscirono dal tunnel degli spogliatoi in tenuta completamente bianca, eccezion fatta per le evidenti e sgargianti maniche rosse e azzurre confezionate da Legea, in una delle seconde maglie più belle degli ultimi vent’anni. Bianco il Catania, in tenuta nerazzurra la Dea, strapazzata con un netto 4 a 1 e dalla furia di Gionatha Spinesi, autore dei primi (tre) gol in rossazzurro.
Catania-Atalanta 4-1, stagione 2005/06 (Foto: Mimmo Rapisarda)
A dirla tutta, fra la gara con il San Luca dello scorso 28 settembre e quella coi bergamaschi di diciassette anni prima, s’incastra un altro Catania al “Massimino” vestito di bianco. Agosto 2017, Coppa Italia di Serie C, al vecchio Cibali scendono in campo Akragas e Catania, con gli akragantini insolitamente padroni di casa per via dell’indisponibilità dell’Esseneto di Agrigento. Bizzarrie pallonare, con gli etnei relegati al ruolo di squadra ospitata nel proprio stadio, cosa che non accadeva dalla stagione 2000/01, anno dell’ultima stracittadina con l’Atletico Catania, nella quale la formazione di Vincenzo Guerini giocò la gara di andata vestita di bianco al cospetto dei giallogrigi, vincendo per una rete a zero grazie a un rigore trasformato da Giovanni Orfei.
Foto ricordo prima di Akragas-Catania 0-6 dell'agosto 2017
Catania al “Massimino” in maglia bianca, ai più nostalgici e romantici avrà rievocato una gara iconica, quando lo storico impianto di Piazza Spedini non portava ancora il nome del Presidentissimo. Quattro novembre 1993: dal tunnel sbucano fuori due squadre, una vestita di rossazzurro, l’altra di bianco. Per i primi 15 minuti i diecimila spettatori presenti sugli spalti spingono la squadra rossazzurra, ignari che fosse il Paternò e che la “bianca” fosse l’amato Calcio Catania 1946, alla prima gara ufficiale dopo quell’infuocata estate nella quale il Palazzo del calcio declassò il club etneo dalla C1 all’Eccellenza.
Una formazione del Catania 1993/94 iscritto al campionato di Eccellenza
In quegli anni vissuti nel dilettantismo, il Catania in maglia bianca fra le mura amiche si vide anche in altre occasioni. Nel Campionato Nazionale Dilettanti 1994/95, vinto dopo un entusiasmante testa a testa con il Milazzo, il Catania giocò in tenuta white (con vistosi richiami geometrici di rosso e di azzurro) nelle gare di campionato con Gangi, Cariatese, Canicattì e Comiso vincendo in tutte le circostanze.
La maglia bianca del Catania utilizzata nel Campionato Nazionale Dilettanti 1994/95 (Foto Google)
Andando ancor più indietro nei decenni ecco che il bianco casalingo diventa quasi un’abitudine, una sorta di segno di ospitalità verso la squadra ospitante. Una prassi negli anni sessanta e settanta, vedi le gare con Milan e Inter con Cinesinho e Cesare Maldini e Mario Castellazzi e Armando Picchi in bella mostra, con qualche sostanziosa sortita nella stagione 1979/80, come la gara con la Salernitana nel giorno della festa promozione in B, o del derby col Palermo della stagione 1981/82, vinto con un netto 3-1.
A quando il prossimo Catania al “Massimino” in maglia bianca?
Una formazione del Catania dei magici anni sessanta (Foto: CalcioCatania.Com)