Akragas-Catania: tre amarezze all'Esseneto da cancellare in un colpo solo al De Simone

L'illusoria rete del vantaggio rossazzurro siglata da Mazzarani nella gara dello scorso anno

L'illusoria rete del vantaggio rossazzurro siglata da Mazzarani nella gara dello scorso anno 

Domenica pomeriggio, a Siracusa, l'occasione per riscattare le sconfitte patite in terra akragantina negli ultimi due anni...

RIGORI COME FILO CONUDUTTORE
Sulla strada del Catania si materializza la sagoma dell’Akragas, un avversario che negli ultimi anni si è rivelato un vero e proprio ostacolo…Gigante. Nel corso di queste stagioni vissute in terza serie le gare disputate allo stadio “Esseneto” di Agrigento hanno prodotto soltanto dolori all’Elefante, sconfitto e deriso in tutte le tre circostanze. Dalla gara di Coppa Italia dell’ottobre 2015 al match di campionato del 12 febbraio 2017, gara fatale alla panchina di mister Pino Rigoli, il filo conduttore che ha unito idealmente le gare è stato il dischetto degli undici metri. Cinque i calci di rigore che hanno tenuto col fiato sospeso gli spettatori presenti nell’impianto akragantino, tre realizzati e due parati. Manco fosse la finale mondiale tra Brasile e Italia al “Rose Bowl” di Pasadena ad Usa ’94.

Andiamo con ordine. Si parte dal match del 28 ottobre 2015 valido per il primo turno della Coppa Italia di Lega Pro. Il Catania di Pippo Pancaro si reca nella Valle dei Templi a distanza di quasi settant’anni dall’ultima volta. I rossazzurri, schierati con una formazione rimaneggiata ed imbottita di giovani, disputano una gara incolore, lasciando campo ai biancazzurri degli ex Nicola Legrottaglie, Dragan Lovric e Ciro Capuano. La gara si sblocca in avvio di ripresa con una rete di Leonetti. Sotto di un gol – meritatamente – il Catania fatica a reagire. Tuttavia, al minuto 78’, trova la grande occasione per pareggiare, con un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Fourneau di Roma per un fallo del portiere Vono su Barisic. Dal dischetto l’estremo difensore akragantino ipnotizza Russotto, salvando l’1-0 per il Gigante. Al triplice fischio i rossazzurri si ritrovano eliminati dalla manifestazione senza troppi rimpianti…

Andrea Di Grazia, con la maglia dell'Akragas, fredda LIverani per la rete del momentaneo 2-0 akragantino 



Il 20 marzo 2016, in campionato, le due squadre si presentano all’appuntamento dell’“Esseento” con tante novità. In primis, in panchina ci sono Pino Rigoli da una parte e Francesco Moriero in quella ospite. In campo, Andrea Di Grazia, che nella gara di Coppa Italia giocò con la maglia del Catania, è adesso avversario dell’amata squadra della sua città. L’Akragas gioca la partita della vita e dopo dieci minuti si trova già avanti di 1-0 con Peppe Madonia, abilissimo a trasformare un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Viotti di Tivoli per un contrasto fortuito tra Pelagatti e Di Piazza. Poco dopo la mezzora la formazione di casa resta in dieci per via dell’espulsione per doppia ammonizione del mediano bulgaro Dyulgerov. Il Catania ci prova, ma è l’Akragas a trovare il raddoppio proprio con un catanese… È il 44’ quando Di Grazia fredda Liverani dopo un’irresistibile sgroppata. Nella ripresa i rossazzurri ci provano in tutti modi, ma al 75’ è il Gigante a triplicare con il palermitano Matteo Di Piazza. Nonostante il pesantissimo passivo il Catania ci prova lo stesso, con istinto e tanta confusione. Gli sforzi vengono premiati ad 8 minuti dalla conclusione con Lupoli che devia, in qualche modo, una conclusione di Falcone. Le speranze si arenano due minuti più tardi quando Bombagi si fa cacciare fuori, rimettendo le squadre in parità numerica. Al quinto di recupero arriva la seconda rete rossazzurra, con una splendida punizione mancina di Leo Nunzella, che aumenta la rabbia per una partita alla portata gettata alle ortiche nel peggior dei modi.

Il decisivo rigore del 2-1 akragantino realizzato da Salvemini 



La sagra delle occasioni sprecate ha il suo culmine il pomeriggio del 12 febbraio 2017. Il Catania, reduce dalla convincete vittoria casalinga sul Matera di Auteri, è atteso all’ “Esseneto” per confermarsi e migliorare la propria posizione nella griglia dei play-off. I buoni propositi della vigilia si materializzano in campo dopo appena una decina di minuti. Fallo in area akragantino di Sepe ravvisato dall’arbitro Volpi di Arezzo e calcio di rigore per gli etnei. Dal dischetto Mazzarani spiazza Pane, portando avanti i suoi. Il vantaggio conseguito dagli etnei sembra l’inizio di una giornata tranquilla e produttiva, tanto più che la formazione di casa è imbottita di under. I “ragazzotti” dell’Akragas, così definiti dal tecnico biancazzurro Lele Di Napoli, corrono per tre rispetto ai “senatori” in maglia rossazzurra, procurando più di un problema al portiere Pisseri. Il Catania, in un modo o nell’altro, va al riposo mantenendo lo striminzito vantaggio. Gli incubi intravisti nella seconda parte della prima frazione di gioco e vissuti nella stagione precedente si materializzano tra il 57’ e il 73’: prima il centrocampista Pezzella indovina il gol della vita con un destro da distanza siderale che s’infila all’incrocio dei pali della porta catanese – guadagnandosi a fine stagione la palma di rete più bella del campionato – poi tocca a Salvemini realizzare il rigore la rete del sorpasso. L’occasione per evitare il terzo K.O. in due anni in terra akragantina si presenta al 91’, ancora dal dischetto. L’arbitro aretino Volpi concede il terzo rigore della gara per un intervento scomposto su Biagianti. Dagli undici metri il portiere biancazzurro Pane intercetta la conclusione prevedibile di Mazzarani. L’Akragas vince ancora, mentre il Catania dà il benservito a Pino Rigoli.

Pane para il rigore di Mazzarani, salvando la vittoria akragantina 



Il tabù akragantino viene sfatato la notte del 29 agosto scorso. Al “Massimino”, nella gara valida per la Coppa Italia, il Catania nelle insolite vesti di squadra ospite rifila all’Akragas di Lele Di Napoli un fragoroso 6-0. Punteggio tennistico siglato dalle reti di Ciccio Ripa (doppietta), Tedeschi, Rossetti, Zé Turbo e Mazzarani, quest’ultimo a segno su punizione dopo aver fallito nel corso della gara un calcio di rigore, che dà all’Elefante la prima vittoria in “casa” del Gigante, dopo quelle risalenti al pre-46. Domenica 15 aprile, sul neutro del “Nicola De Simone” di Siracusa, casa dell’Akragas per questa stagione, l’occasione più ghiotta per provare a cancellare le pagine amare dell’ “Esseneto” patite in questi anni dannati. Un abbraccio finale, nel cuore del sintetico aretuseo, così come quello visto qualche mese fa…

14 ottobre 2017: gioia rossazzurro nel cuore del "De Simone". Un'immagine da rivedere...